Cassa integrazione, procedure più snelle contro la crisi post Covid 19

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Tra gli effetti prodotti dalle misure varate in Italia per contrastare la crisi economica conseguente al diffondersi della pandemia da Covid19, ci sono le modifiche introdotte nella disciplina dei trattamenti a sostegno del reddito, cassa integrazione ordinaria e assegno di solidarietà dei fondi di solidarietà e del fondo di integrazione salariale, le cui procedure sono ora assai più snelle.

Per la cassa integrazione ordinaria e l’assegno ordinario, la principale novità normativa consiste nella possibilità per le aziende di richiedere un ulteriore periodo non superiore a cinque settimane con la causale “Covid 19 nazionale”, per il periodo dal 23 febbraio al 31 agosto 2020. Questa tranche aggiuntiva rispetto a quella originariamente prevista è tuttavia subordinata all’effettivo completamento della fruizione delle prime nove settimane di integrazione salariale.

Per la gestione della quota incrementale è stato individuato un iter procedurale snello, che nel rispetto del dettato normativo consente ai datori di lavoro la possibilità di accedere al trattamento, sia residuale che complessivo, fino a un massimo di quattordici settimane attraverso l’invio anche di un’unica domanda.

Il decreto Rilancio introduce termini più stringenti per l’invio delle istanze con previsione di una penalizzazione nei casi in cui la domanda sia presentata oltre il termine stabilito. Per consentire alle aziende un più graduale adeguamento ai nuovi e più rigorosi termini di presentazione delle domande, è stata individuata una scadenza differita alla fine del mese successivo a quello di entrata in vigore del decreto, ossia il 30 giugno, per l’invio delle istanze da parte dei datori che hanno già presentato domanda di Cig o assegno ordinario per periodi di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa che iniziano all’interno del periodo tra il 23 febbraio e il 30 aprile 2020 e che debbano trasmettere una nuova domanda per completare la fruizione delle 9 settimane o per richiedere ulteriori settimane.

Argomenti
Formazione e risorse umane
16/06/2020