Bonus 600 euro e voucher baby sitter: domanda con PIN semplificato

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Bonus 600 euro e voucher baby sitter: domanda con PIN semplificato

Seicento euro di indennizzo una tantum per i lavoratori autonomi e partite IVA e un bonus “baby-sitting” fino a 600 euro per dipendenti e professionisti non iscritti agli ordini (fino a 1.000 euro per il settore sanitario), in alternativa al congedo parentale straordinario di 15 giorni. Sono alcune delle misure più attese, inserite nel decreto “Cura Italia” del 17 marzo 2020 con cui il Governo ha emanato una serie di aiuti alle famiglie, ai lavoratori e alle imprese per fronteggiare la crisi generata dall’emergenza Covid-19. 

Gli indennizzi e i bonus potranno essere richiesti all’Inps a partire dal 1° aprile, e le domande dovranno essere inoltrate esclusivamente in modalità telematica, attraverso l’uso di una procedura semplificata predisposta per facilitare l’accesso agli aiuti, sul sito internet www.inps.it.   

Le indennità da 600 euro, una tantum, sono rivolte ai liberi professionisti e ai titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa attivi al 23 febbraio 2020 e iscritti alla gestione separata, non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, ai lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali dell’AGO, agli operai agricoli a tempo determinato, ai lavoratori dello spettacolo, agli stagionali del settore turistico e degli stabilimenti termali, e ai lavoratori del settore agricolo. 

Il bonus baby-sitting, come spiegato dalla circolare dell’Inps n.44 del 24- marzo 2020, è una misura “di sostegno alle famiglie per l’assistenza e la sorveglianza dei figli di età non superiore ai 12 anni. In alternativa rispetto allo specifico congedo parentale, è prevista la possibilità di fruizione di un bonus per i servizi di baby-sitting, nel limite massimo complessivo di 600 euro da utilizzare per prestazioni effettuate a partire dal 5 marzo 2020. Il bonus viene erogato mediante il Libretto Famiglia di cui all’articolo 54-bis, del decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50”. Sulla base di quanto ulteriormente previsto all’articolo 25 del decreto Cura Italia, “il bonus spetta per un importo fino a 1.000 euro complessivi, anche ai lavoratori dipendenti del settore sanitario, pubblico e privato accreditato, appartenenti alla categoria dei medici, degli infermieri, dei tecnici di laboratorio biomedico, dei tecnici di radiologia medica e degli operatori sociosanitari, in alternativa al congedo parentale specifico, nonché al personale del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico impiegato per le esigenze connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19”.

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Formazione e risorse umane
30/03/2020