![<span>Photo by <a href="https://unsplash.com/@shanestagner?utm_source=unsplash&utm_medium=referral&utm_content=creditCopyText">Shane Stagner</a> on <a href="https://unsplash.com/s/photos/seaweed?utm_source=unsplash&utm_medium=referral&utm_content=creditCopyText">Unsplash</a></span> Alghe](/sites/default/files/styles/immagine_principale/public/upload/2020/10/nils-stahl-neUbjUnjXNk-unsplash_0.jpg?itok=BRERnfzn)
Si scrive Comisar, si legge Coltivazione di ceppi microalgali sardi per applicazioni innovative nei settori agro-alimentare, nutraceutico, cosmetico e ambientale. È un progetto cluster condotto dal Cinsa, il Centro interdipartimentale di Ingegneria e Scienze ambientali dell’Università di Cagliari, in collaborazione con il CRS4 e con il coinvolgimento di 18 aziende del territorio.
È uno dei 35 progetti cluster promossi da Sardegna Ricerche attraverso il programma di trasferimento tecnologico “Azioni cluster top-down”, finanziato coi fondi del Por Fesr Sardegna 2014-2020 con l’obiettivo di individuare nuovi prodotti basati sulle microalghe autoctone da proporre su diversi mercati strategici, dalla nutraceutica alla cosmesi, dall’agroalimentare alle tecnologie ambientali e alla produzione di bioplastiche.
Sono stati caratterizzati diversi ceppi algali, tra quelli conservati nella ceppoteca Scca, Sardinian Culture Collection of Algae, individuandone le potenzialità produttive e i terreni più adatti alla loro coltivazione. Sono state inoltre sperimentate tecniche di estrazione di composti ad alto valore aggiunto. Nei prossimi giorni saranno resi noti i risultati dello studio.