Agricoltura in crisi? Coldiretti: «Riconvertire le attività e sbloccare i contributi comunitari»

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l'assemblea di Coldiretti a Sassari

Rimettersi in gioco attraverso soluzioni alternative, per riconvertire le attività bloccate dal lockdown e affrontare la ripartenza con una nuova identità e le caratteristiche adatte a nuove scommesse. È la ricetta sperimentata sul campo da agricoltori e allevatori del Nord Sardegna, la cui testimonianza è stata al centro del dibattito promosso dai vertici territoriali di Coldiretti in occasione della prima assemblea successiva al blocco degli incontri pubblici. Nella sala Angioy del palazzo della Provincia gli operatori e gli iscritti si sono confrontati con i 48 presidenti delle sezioni locali, col presidente di Coldiretti, Battista Cualbu, col direttore della delegazione provinciale, Ermanno Mazzetti, ma anche con l’amministratore straordinario della Provincia di Sassari, Pietro Fois, col presidente della Commissione Attività produttive del consiglio regionale, Piero Maieli, e col commissario straordinario di Argea, Patrizia Mattioni. I provvedimenti anti Covid e i tempi e le modalità per i pagamenti comunitari sono stati al centro del dibattito che aveva come obiettivo quello di tracciare la strada per la ripartenza del comparto, duramente colpito dalle conseguenze dell’emergenza sanitaria e dal blocco di numerose attività, specie di tipo commerciale.

«Sono stati mesi duri, abbiamo cercato di tamponare e limitare i danni intervenendo su più fronti, come sempre ci siamo messi in gioco cercando soluzioni alternative per riconvertire le attività bloccate dal lockdown», conferma Cualbu. «Dalla vendita a domicilio attraverso la rete di Campagna Amica alle collaborazioni con alcuni rappresentanti della grande distribuzione organizzata, che hanno accolto i prodotti locali, senza dimenticare vecchi e nuovi poveri, cui sono state dedicate iniziative solidali elaborate con amministrazioni locali e associazioni», aggiunge Mazzetti. Il presidente di Coldiretti reitera la richiesta dell’organizzazione. «La liquidità che serve potrebbe arrivare dallo sblocco dei 90milioni di euro di premi comunitari e delle calamità naturali, che a onore del vero hanno subito in questi mesi una accelerata», spiega prima di annunciare che «grazie al nostro contributo partiranno a breve le anticipazioni delle misure a capo e a superficie del Psr 2014-2020, che interessano circa 30mila domande per un importo intorno ai 100milioni di euro, con la formula taglia burocrazia dei super Caa”. Coldiretti Sardegna ha anche ideato una misura di economia circolare: 5milioni di euro per l’acquisto del pecorino a bassa stagionatura da destinare agli indigenti, più 7milioni e mezzo di euro da destinare ai settori agricoli più penalizzati.

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Agricoltura
30/06/2020