Agricoltura, Copagri: «Puntare sull’internazionalizzazione per favorire la ripresa dopo la pandemia»

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«Puntare sull’internazionalizzazione per favorire la ripresa dell’agricoltura dopo la pandemia da Coronavirus». È la richiesta formulata dal presidente della Copagri, Franco Verrascina al ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, e al sottosegretario dell’Agricoltura, Giuseppe L’Abbate. «Occorre investire nella comunicazione per promuovere l’agroalimentare sui mercati esteri, potenziare l’eCommerce, rafforzare la partecipazione delle Pmi al sistema fieristico, incrementare le risorse pubbliche per contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati in favore dell’internazionalizzazione delle imprese – dice – mirando al contempo a potenziare e a rafforzare le attività dell’Ice, l’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, per favorire la ripresa del primario, che sta ancora scontando gli effetti della chiusura del canale HoReCa e del blocco dell’export».

Lo scorso giugno al Ministero degli Affari Esteri è stato siglato il “Patto per l’Export”, un documento programmatico redatto nell’ambito dei lavori della Cabina di regia per l’Italia internazionale. Il confronto promosso dalla Copagri parte proprio dalla condivisione dei processi di realizzazione di quella dichiarazione di intenti, fondata sulle scelte relative all’utilizzo delle risorse messe in campo dal governo per rafforzare gli strumenti utili all’internazionalizzazione delle imprese, a partire dalla comunicazione per un rebranding nazionale, passando dalla formazione e dalla informazione, fino ad arrivare al sistema fieristico, all’eCommerce, alla promozione integrata e alla finanza agevolata.

«È fondamentale accelerare con le azioni individuate nel Patto per favorire il più possibile la conquista di nuovi mercati e la difesa di quelli storici – prosegue il presidente di Copagri – ma anche la creazione di un unico portale pubblico di accesso ai servizi per l’export, con un utilizzo personalizzato per settori e mercati prioritari, e l’inserimento di sei esperti di agricoltura nella rete diplomatico-consolare italiana, che avranno il non semplice compito di ottimizzare il lavoro delle Ambasciate nella promozione del Made in Italy nel mondo».

Argomenti
Internazionalizzazione ed export
21/07/2020