Addio al Reddito di cittadinanza, con le nuove misure novità per le aziende

Browse
Risorse umane

Con la fine del Reddito di cittadinanza decretato dal Governo entreranno in vigore nuove misure di inclusione sociale e lavorativa che coinvolgono anche le imprese, prevedendo incentivi alle assunzioni.

Le nuove disposizioni per l’inclusione sociale e lavorativa si basano sul coinvolgimento delle aziende in una rete partecipata che faciliti l’inserimento lavorativo. ​Alle aziende che operano all’interno della nuova piattaforma di politiche attive del lavoro, contribuendo all’inclusione sociale e lavorativa delle fasce deboli e delle famiglie fragili, saranno riconosciuti incentivi alle assunzioni come:

  • l'esonero dal versamento del 100% dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro per un periodo massimo di 12 mesi, nel limite massimo di importo pari a 8.000 euro su base annua;
  • l'esonero dal versamento del 50% dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro in caso di assunzione con contratto subordinato a tempo determinato o stagionale, pieno o parziale, per un periodo massimo di 12 mesi e non oltre la durata del rapporto di lavoro, nel limite massimo di 4.000 euro annui.​

Fra le nuove misure adottate dal Governo in sostituzione del Rdc c’è anche un altro aspetto che riguarda direttamente o indirettamente le imprese, il supporto alla formazione e al lavoro.

Per aiutare le persone a trovare un’occupazione, viene riconosciuto l’accesso a diversi strumenti di politiche attive del lavoro come programmi di formazione, progetti utili alla collettività, servizio civile universale e offerte di lavoro adeguate alle caratteristiche e alle competenze di ognuno. Inoltre, nel momento in cui tale percorso viene effettivamente avviato, per la sua durata, è previsto anche un beneficio economico di 350 euro mensili erogato con bonifico per la durata delle attività formative o delle altre iniziative indicate, per un massimo di complessivi 12 mesi.

A partire dal 1° settembre 2023, possono beneficiare dello strumento di Supporto alla formazione e al lavoro le persone tra i 18 e i 59 anni con ISEE non superiore a 6.000 euro, che siano in possesso degli ulteriori requisiti richiesti; possono attivare il proprio percorso di formazione e attivazione lavorativa, rilasciando la dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro e dimostrando di essersi rivolte ad almeno 3 agenzie per il lavoro o enti autorizzati all’attività di intermediazione, quale misura di attivazione al lavoro.

Altra misura in vigore in sostituzione del Rdc, cessato il 31 luglio 2023 (esta in vigore solo per le famiglie che hanno un componente minorenne, disabile o con almeno 60 anni di età e comunque non oltre il 31 dicembre 2023), è l’Assegno di inclusione, con cui viene riconosciuto un beneficio economico a integrazione mensile del reddito familiare e un contributo per l’abitazione concessa in locazione. L’assegno di inclusione viene erogato per 18 mesi tramite uno strumento di pagamento elettronico ricaricabile chiamato “Carta di Inclusione” e può essere rinnovato per 12 mesi (con sospensione di un mese).

Argomenti
Formazione e risorse umane
02/08/2023