La propensione al rischio

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L’imprenditore è colui che investe nel mercato, in termini finanziari, di tempo e di conoscenze. Come ogni investimento, questo dovrà sopportare dei rischi, ma ha una forte fiducia in sé stesso e nelle sue capacità ed è pertanto disposto ad accettare la sfida che questo comporta.

Non vi è una garanzia che prevede il successo a tutti i costi dell’attività di business avviata, ovviamente.

I vari fattori che influenzano la redditività dell’impresa sono soggetti a forti cambiamenti:

  • I consumatori possono cambiare i loro gusti e le loro preferenze;
  • i concorrenti possono crescere e migliorare la loro offerta;
  • le condizioni ambientali e il quadro normativo possono diventare meno favorevoli;
  • i costi da sostenere possono diventare più elevati.

L’imprenditore è quindi una persona che rischia e che è consapevole che gli affari potranno anche non andare sempre bene.

Inoltre, chi gestisce un'attività autonoma, deve affrontare quotidianamente criticità come clienti che non pagano, fornitori che non consegnano la merce, prodotti che non si vendono, banche che chiedono improvvisamente la restituzione di prestiti, e deve avere la capacità di gestire questi problemi razionalmente, senza ansia e frustrazioni, valutando tutte le azioni necessarie per superare le difficoltà.

L’imprenditore, per considerarsi tale, dovrà perciò manifestare una propensione al rischio, anzi che un’avversione ad esso, poiché non si tratta soltanto di rischiare un proprio capitale, ma anche di resistere all’ansia, alle frustrazioni, allo stress.

 

Aggiornato il 30/04/2020