Nel processo del controllo sono coinvolti diversi soggetti aziendali, i cui ruoli variano da impresa ad impresa a seconda, ad esempio, dell’esperienza posseduta da vari soggetti e dallo stile direzionale presente. Per queste ragioni non esiste un modello-base di ripartizione dei compiti del Controllo di Gestione, ma in linea generale possiamo individuare i seguenti soggetti coinvolti:
- Colui che guida l’impresa: ricopre un ruolo essenziale nel Controllo di Gestione, in quanto ad essa spetta il governo dell’impresa nel suo insieme e quindi ha bisogno di informazioni per formulare le scelte da cui dipende la sopravvivenza dell’azienda stessa: definisce obiettivi del budget aziendale, traccia le linee-guida per orientare il comportamento dei managers ai vari livelli, approva o respinge il budget delle diverse aree funzionali;
- managers o responsabili delle aree funzionali: anch’essi ricoprono un ruolo attivo nel controllo di gestione, in quanto definiscono gli obiettivi da conseguire e da assegnare alle unità organizzative (prima fase del processo di controllo), e successivamente al termine del processo di controllo si occupano di decidere quale comportamento adottare in risposta agli scostamenti, se non sia necessaria alcuna azione correttiva perché si tratta di scostamenti accettabili, se intervenire nel caso di scostamenti significativi oppure se modificare gli obiettivi qualora invece emerga la loro inidoneità;
- controller: è lo specialista del controllo di gestione, una volta definiti gli obiettivi da conseguire da parte dei manager, si occupa di attivare le procedure tecnico-contabili necessarie alla misurazione dei risultati (seconda fase del controllo), nonché di operare l’attività di confronto risultati/obiettivi (terza fase del controllo) e di trasmettere tutte le elaborazioni ai manager al fine di valutare insieme, ciascuno secondo le proprie competenze, quali siano gli scostamenti interessanti da sottoporre ad analisi.
Aggiornato il 11/09/2017