Se vuoi esercitare un’attività come imprenditore agricolo, hai la possibilità di usufruire di particolari agevolazioni: sia che tu voglia lavorare da solo, sia con altre persone, in società.
Si tratta di un regime speciale, ideato su misura per questa tipologia di attività.
Per poterlo applicare devi:
- essere un produttore agricolo, secondo l’articolo 2135 del Codice Civile;
- vendere i tuoi prodotti agricoli.
Puoi anche commercializzare prodotti agricoli non tuoi, ma non in modo prevalente.
La figura dell’imprenditore agricolo e della pesca è descritta dall’articolo 2135 del Codice Civile:
È imprenditore agricolo chi esercita una delle seguenti attività: coltivazione del fondo, selvicoltura, allevamento di animali e attività connesse.
Per coltivazione del fondo, per selvicoltura e per allevamento di animali si intendono le attività dirette alla cura e allo sviluppo di un ciclo biologico o di una fase necessaria del ciclo stesso, di carattere vegetale o animale, che utilizzano o possono utilizzare il fondo, il bosco o le acque dolci, salmastre o marine.
Si intendono comunque connesse le attività, esercitate dal medesimo imprenditore agricolo, dirette alla manipolazione, conservazione, trasformazione, commercializzazione e valorizzazione che abbiano ad oggetto prodotti ottenuti prevalentemente dalla coltivazione del fondo o del bosco o dall'allevamento di animali, nonché le attività dirette alla fornitura di beni o servizi mediante l'utilizzazione prevalente di attrezzature o risorse dell'azienda normalmente impiegate nell'attività agricola esercitata, ivi comprese le attività di valorizzazione del territorio e del patrimonio rurale e forestale, ovvero di ricezione ed ospitalità come definite dalla legge.
Entrando in questo regime, puoi versare l’Imposta sul Valore Aggiunto (IVA) in modo forfetario, anziché con le regole valide per le altre imprese.
Esempio: Vediamo insieme un esempio di applicazione del regime forfetario. Supponiamo che un’impresa agricola venda ortaggi freschi per 5.000 euro. L’Iva da applicare su 5.000 euro è il 10%, quindi 500 euro. Su questo importo, si calcola una percentuale (chiamata percentuale di compensazione) che in questo caso è uguale al 4%. L’importo calcolato, 200 euro, si sottrae dai 500 euro: l’Iva da versare allo Stato è di 300 euro.
In ogni caso, nulla ti vieta di adottare il regime IVA seguendo i sistemi normali.
Inoltre, se in un anno la tua attività ha totalizzato un volume d’affari inferiore ai 7.000 euro, hai l’opportunità di non versare l’IVA e non sei obbligato agli adempimenti contabili e fiscali previsti per chi gestisce un’impresa.
Dovrai soltanto numerare e conservare i tuoi documenti d’acquisto e di vendita.
Infine, tieni conto che si considerano produttori agricoli anche gli imprenditori che esercitano attività di pesca in acque dolci, piscicoltura, mitilicoltura, ostricoltura e allevamento di altri molluschi e crostacei.
Ulteriori dettagli sul regime forfetario sono contenuti nell’articolo 34 del Dpr 633/72 (noto anche come Testo IVA), che puoi consultare a questo link: www3.unisi.it/ammin/uff-ragi/Fisco/DPR633-72.htm.