I dispositivi di protezione individuale (DPI) sono l’ultima possibilità che ti rimane per contrastare i cosiddetti “rischi residui”, cioè quei rischi della tua attività che non sei riuscito ad eliminare o ridurre a livelli non pericolosi per i lavoratori.
Infatti, poiché indossare un DPI comporta un disagio per il lavoratore, è solo quando non hai altri strumenti per evitare il rischio che la legge ti obbliga a proteggerlo in questo modo e obbliga lui a indossarlo.
Ci sono due metodi per acquistare e consegnare un DPI: uno sbrigativo ma pieno di insidie, l’altro più scrupoloso ma anche più efficace.
Il secondo metodo è quello suggerito dal Decreto 81 e prevede che:
- l’RSPP individui insieme al medico competente, se presente in azienda, le caratteristiche tecniche dei DPI necessari
- tu provveda a verificare le caratteristiche ergonomiche dei DPI
- i lavoratori, adeguatamente informati e in alcuni casi anche addestrati, li utilizzino correttamente e ne segnalino ogni eventuale carenza o difetto
Solo se seguirai questo metodo con attenzione potrai pretendere dai tuoi lavoratori un uso corretto e costante dei DPI e potrai sanzionarli se persisteranno nel mancato rispetto della regola.
Al contrario, sarà difficile imporre il loro uso e dimostrare che avrai fatto tutto il possibile per evitare un infortunio dovuto al loro non utilizzo.
Caratteristiche tecniche dei DPI
Le caratteristiche tecniche di un DPI si possono riassumere nei seguenti due punti:
- deve avere la marcatura CE non contraffatta
- deve proteggere dal rischio specifico per il quale è stato ritenuto necessario
Non sottovalutare nessuno dei suddetti punti, anche se ti appaiono a prima vista scontati.
In realtà la marcatura CE, quella vera, ti garantisce che il DPI sia stato testato e sia conforme alle norme tecniche di prodotto. In questo caso il produttore rende disponibili nella confezione i dati sulle norme tecniche di riferimento e la categoria di appartenenza del DPI (1°, 2° o 3°).
Il secondo punto, invece, è spesso trascurato: se il tuo lavoratore è esposto solo al rischio di scivolamento e non puoi evitare in alcun modo questo rischio, dovrai acquistare scarpe antinfortunistiche con suola antiscivolo senza che queste scarpe abbiano anche il puntale rinforzato. Il puntale rinforzato, infatti, comporta una protezione ulteriore per il rischio da schiacciamento (non presente nel tuo caso), ma anche un appesantimento della scarpa e, in generale, un livello di confort inferiore.
Marcatura CE non contraffatta
Per riconoscere se il marchio CE è un marchio contraffatto è sufficiente verificare se la C, capovolta lateralmente, combacia con la E.
Caratteristiche ergonomiche dei DPI
Possiamo affermare che un DPI è ergonomico quando:
- è della misura di chi lo deve indossare e si adatta alle sue condizioni anatomiche
- rispetta le condizioni di salute di chi lo deve indossare (es. fattori allergizzanti, difficoltà respiratorie …)
- è adatto all’ambiente in cui si deve indossare (es. intemperie per i lavori all’aperto, alte temperature, ambienti polverosi …)
- il suo utilizzo non espone il lavoratore a un rischio più grave (es. cuffie antirumore e rischio da investimento)
Informazione e addestramento sui DPI
La consegna di un DPI è un passaggio importante nella gestione della sicurezza della tua azienda: puoi impostarlo come un atto meramente burocratico oppure come un’opportunità educativa per i tuoi lavoratori.
Il Decreto 81 prevede, infatti, che la consegna di un DPI sia accompagnata da un momento informativo in cui il lavoratore sia informato su:
- le caratteristiche tecniche del DPI
- il rischio o i rischi dai quali lo proteggono
- le attività o operazioni in cui il suo uso è obbligatorio
- gli obblighi a carico del lavoratore di custodirlo e segnalarne tempestivamente eventuali carenze o difetti
- le sanzioni alle quali può andare incontro in caso di non utilizzo
Se, infine, dovrai consegnare DPI di terza categoria, cioè DPI che proteggono da rischi fortemente invalidanti o mortali (es. cinture anticaduta, autorespiratori …), oppure dispositivi di protezione dell’udito (tappi, auricolari, cuffie …), ricordati che oltre all’informazione dovrai garantire anche un momento di addestramento vero e proprio per verificare che i lavoratori sappiano indossarli e utilizzarli correttamente.
Allegato: Come scegliere un guanto da lavoro
Il guanto da lavoro è uno dei DPI più comunemente usati. Tecnicamente esso protegge dai pericoli meccanici, ossia da quei pericoli dovuti alla interazione tra le nostre mani ed altri elementi materiali.
I guanti di protezione da pericoli meccanici devono essere conformi alla norma UNI-EN 388, che prevede quattro categorie di pericoli ai quali il guanto oppone resistenza:
- resistenza all’abrasione
- resistenza al taglio
- resistenza allo strappo
- resistenza alla perforazione
Per ciascuno di questi tipi di resistenza esistono diversi livelli di protezione.
La scelta del guanto dovrà quindi tener conto, oltre che delle caratteristiche ergonomiche di chi dovrà indossarlo, della natura dei pericoli (taglio, perforazione…) e del livello di protezione necessario per ciascuno di essi.