CULTURE LAB - “Sostegno finanziario alle imprese del settore culturale e creativo per lo sviluppo di progetti culturali innovativi”. Annualità 2018

Browse
Oggetto del bando

Oggetto dell’intervento è il sostegno alla realizzazione di progetti culturali innovativi atti a valorizzare i beni culturali della Sardegna, rafforzando la fruizione degli stessi e incrementando le attività economiche ad essi connesse.

Finalità delle Disposizioni è fornire sostegno finanziario alle micro, piccole e medie imprese (MPMI) in forma singola o associata, operanti nel settore culturale e creativo (attività culturali, creative, artistiche e di intrattenimento e inerenti a musei, archivi, biblioteche, luoghi e monumenti storici, ecc.) per la qualificazione e l’ampliamento dell’offerta dei servizi relativi ai beni culturali, con l’obiettivo di: 

  •  ampliare e migliorare l’accessibilità e la fruibilità dei beni culturali;
  • creare relazioni tra diversi beni culturali finalizzate ad una logica di sistema e di rete.
Spese ammissibili
Investimenti produttivi (IP), Servizi (S), Costi materiali (CM), Spese gestione (SG)
Macrosettore
Servizi, Turismo
Data di scadenza dell'agevolazione
Soggetti ammissibili

Per soggetti beneficiari, ai fini dell’ammissibilità della domanda e della concessione/erogazione del contributo, si intendono le MPMI, compresi i liberi professionisti, in forma singola o aggregata, che svolgono in via stabile e principale attività nel settore culturale e creativo. 

Sono escluse dalla partecipazione alle agevolazioni di cui alle presenti Disposizioni le domande presentate da imprese singole, beneficiarie del precedente bando Culture Lab 2017 sia in forma singola che in qualità di capofila di aggregazione di imprese. 

Sono ammissibili le domande presentate da:

  • imprese singole, beneficiarie del precedente bando in forma aggregata ma non in qualità di impresa capofila; 
  • imprese capofila di aggregazioni, beneficiarie del precedente bando in forma aggregata ma non in qualità di impresa capofila; 
  • imprese non capofila di aggregazioni, beneficiarie del precedente bando sia come impresa singola che in forma aggregata anche come capofila. 

I soggetti beneficiari devono esercitare un’attività, identificata come prevalente, rientrante nei seguenti codici ATECO ISTAT 2007:
Sez. R ATTIVITÀ ARTISTICHE, SPORTIVE, DI INTRATTENIMENTO E DIVERTIMENTO 

  • 90 Attività creative, artistiche e di intrattenimento, ad esclusione del codice 90.03.01 (attività di giornalisti indipendenti) e 90.03.02 (attività di conservazione e restauro di opere d’arte) 
  • 91 Attività di biblioteche, archivi, musei ed altre attività culturali.
    Si precisa che l’impresa o tutte le imprese componenti l’eventuale aggregazione devono risultare in possesso di almeno uno dei suddetti codici, quale prevalente, al momento della presentazione dell’istanza di contributo. 

Le forme di aggregazione ammesse sono le seguenti:
- Associazioni temporanee di impresa (A.T.I.) costituite o costituende;
- Contratti di rete, costituiti o costituendi, ai sensi della L. 33 del 9 aprile 2009 e ss.mm.ii; - Consorzi e Società consortili di imprese, costituiti o costituendi.
L’aggregazione deve essere composta da almeno 3 (tre) imprese: tale requisito deve essere valido sino alla conclusione del progetto, pena la revoca del contributo.
L’aggregazione deve obbligatoriamente indicare l’impresa capofila alla quale conferire mandato con rappresentanza anche processuale. 

Progetti finanziabili

Il progetto, che deve necessariamente prevedere la valorizzazione del bene culturale, deve essere presentato esclusivamente compilando la scheda progettuale e deve avere un valore compreso tra 15.000 e 150.000 Euro, dato dalla somma delle spese ritenute ammissibili.

Nel progetto dovranno essere obbligatoriamente contemplate almeno quattro tra le seguenti azioni, a pena di esclusione: 

  1. la messa in rete dei beni culturali del territorio regionale, con particolare riguardo a quello dislocato nelle aree di attrazione di rilevanza strategica; 
  2. la creazione di servizi e/o sistemi innovativi che attraverso l’utilizzo di tecnologie avanzate favoriscano la diffusione della conoscenza e la fruizione del patrimonio (ad es. mobile application, audio guide fruibili da smartphone e/o tablet, sistemi di biglietteria e prenotazione elettronica, sistemi di localizzazione dei beni culturali, realtà aumentata etc.);
  3. ampliamento e miglioramento dell’accessibilità e della fruibilità del bene culturale con il ricorso a strumenti, attività e contenuti innovativi; 
  4. attività di comunicazione del bene culturale, quali ad es. mostre ed eventi culturali temporanei, applicazioni interattive attraverso le quali il visitatore, interagendo col bene, può inserire commenti e suggerimenti, social network per la creazione di spazi virtuali di condivisione, etc.; 
  5. adozione di strategie di marketing mirate al posizionamento strategico dei beni culturali oggetto di valorizzazione; 
  6. prevedere la sostenibilità gestionale e finanziaria dell’intervento e contenere l’indicazione del personale con specifica delle qualifiche possedute da impegnare nel progetto, etc.; 
  7. prevedere relazioni tra diversi beni culturali finalizzate ad una logica di sistema in termini di gestione degli stessi;
  8. consolidare il legame tra identità e territorio, attraverso azioni di sistema tra le imprese dell’indotto culturale ed economico che ruotano intorno all’attrattore valorizzato. 

Le attività previste dal progetto non devono essere avviate prima della pubblicazione delle disposizioni attuative del bando.

Agevolazione concessa

Gli aiuti sono concessi nella forma di contributo a fondo perduto, a copertura parziale delle spese ritenute ammissibili, fino ad un massimo dell’80% delle spese ammissibili.

Il 20% residuo deve essere garantito dal soggetto beneficiario con risorse derivanti dalle proprie attività, da risorse private esterne, da risorse proprie, in forma priva di qualsiasi sostegno pubblico.

Termini

La procedura informatica per la presentazione della domanda è disponibile a partire dalle ore 12.00 del giorno 23/07/2018 e fino alle ore 12.00 del giorno 01/10/2018. 

Spese ammissibili

Le spese ammissibili devono essere collegate direttamente al progetto culturale innovativo, in particolare:

  1. costi operativi per la realizzazione del progetto culturale, quali materiali e forniture (quali ad es. relativi a mostre o messe in scena o didattica, prestiti, locazioni e ammortamento di strumenti, software hardware, attrezzature, spese di viaggio, spese di promozione, spese assicurative e legali), con esclusiva attinenza al progetto; 
  2. spese per rendere il bene culturale maggiormente accessibile al pubblico, compresi i costi per la digitalizzazione e altre nuove tecnologie, i costi per migliorare l’accessibilità delle persone con esigenze particolari (ad es. indicazioni in braille e esposizioni interattive nei musei etc.) e per la promozione della diversità culturale per quanto riguarda presentazioni, programmi etc.; 
  3. spese relative al personale impiegato nel progetto che non possono superare il 30% del costo complessivo del progetto stesso; 
  4. spese per i servizi di consulenza e di progettazione direttamente ed esclusivamente imputabili al progetto.

Sono spese non ammissibili: 

  • l’IVA (l’IVA sarà considerata costo ammissibile solo per quei soggetti che non possono detrarla, compensarla o recuperarla); 
  • le spese generali non imputabili nello specifico al progetto; 
  • le spese amministrative e di gestione o per servizi continuativi periodici o/e legati al normale funzionamento del soggetto beneficiario; 
  • le spese per consulenze contabili, fiscali, giuridico - amministrative finalizzate alla gestione ordinaria del soggetto beneficiario; 
  • spese per adeguamento ad obblighi di legge; 
  • spese pagate in contanti ovvero con modalità che non ne consentano la tracciabilità; 
  • spese per l’acquisizione di beni o servizi non strettamente necessari alla realizzazione del progetto; 
  • spese per servizi per i quali si è già usufruito, a qualsiasi altro titolo, di altra agevolazione pubblica; 
  • fatturazioni tra i partner appartenenti al medesimo raggruppamento (“divieto di fatturazione incrociata”); 
  • spese per lavori. 
Procedura

La domanda di accesso deve essere presentata entro i termini stabiliti utilizzando esclusivamente il SIPES – Sistema informativo per la gestione del processo di erogazione e sostegno, disponibile all’indirizzo Internet: https://bandi.regione.sardegna.it/sipes/login.xhtml. 

Per poter accedere alla procedura il legale rappresentante dell’impresa deve registrarsi come utente sul sistema Identity Managment (IDM) della Regione Autonoma della Sardegna.

Una volta concluso il procedimento di compilazione del modulo elettronico, il sistema consente la stampa della domanda di partecipazione che deve essere firmata digitalmente dal legale rappresentante dell’impresa (o da altra persona delegata a rappresentare), ricaricata a sistema e trasmessa telematicamente. Il sistema invia la notifica di avvenuta trasmissione, completa di data e ora di ricevimento, all’indirizzo di posta elettronica certificata indicato in sede di compilazione della domanda. 

Criteri di valutazione

La selezione delle domande avviene tramite procedura valutativa a graduatoria, articolata nelle seguenti fasi:

  1. istruttoria di ammissibilità formale delle domande; 
  2. valutazione del merito dei progetti presentati.

L’istruttoria di ammissibilità formale viene effettuata dal Servizio beni culturali e Sistema museale ed è finalizzata alla verifica dei requisiti.

La valutazione dei progetti ritenuti formalmente ammissibili è condotta da una Commissione di valutazione nominata con apposito provvedimento del Direttore Generale dei Beni culturali, Informazione, Spettacolo e Sport. 

La valutazione è effettuata sulla base del punteggio totale assegnato, per un massimo di 80 punti. Per l’ammissione a contributo i progetti devono raggiungere un punteggio pari o superiore a 48/80. 

Il punteggio complessivo è determinato dalla somma dei punteggi ottenuti per ciascun parametro di valutazione cosi come indicato nel bando.

Dotazione finanziaria
La dotazione è pari complessivamente a Euro 1.675.680,00