Ayuda a las empresas, archivo

In questa sezione di archivio puoi conoscere i bandi e gli incentivi già scaduti per il finanziamento delle Imprese in Sardegna.

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Imposta di bollo sulla fattura elettronica: nuove disposizioni

La fattura elettronica, per restare tale, non deve essere stampata ma seguire regole di conservazione digitale. Nel caso, ad esempio, di contribuenti minimi che devono emettere fattura elettronica ad enti pubblici, sorge il dubbio per l'affissione del contrassegno telematico in sostituzione della marca da bollo sulla fattura.

Con le nuove disposizioni contenute nel decreto del MEF datato 17 giugno 2014 e riportato in allegato al presente post, si detta la nuova disciplina per l'assolvimento dell'imposta di bollo sulla fattura elettronica:

  1. l'assolvimento dell'imposta di bollo sulla fattura elettronica deve avvenire esclusivamente per via telematica;
  2. il pagamento dell'imposta di bollo deve avvenire entro 120 giorni dalla chiusura dell'esercizio;
  3. la fattura deve indicare tra le note l'indicazione imposta di bollo assolta ai sensi del decreto 17 giugno 2014. Tale annotazione va indicata anche nel tracciato per la fattura elettronica alla PA;
  4. il pagamento deve avvenire per via telematica mediante modello f24 ma al momento non è presente alcun codice tributo specifico. La vecchia procedura prevede il pagamento con modello f23 utilizzando il codice 458T.

La nuova procedura è stata notevolmente semplificata ed agevola il compito dei soggetti che si avvalgono della conservazione sostitutiva dei documenti tributari. Tali disposizioni, come meglio evidenziato nel decreto riguardano anche i libri contabili.

Il testo del decreto

 

Fonte: http://www.codiceazienda.it

100mila euro a 64 startup: la call di Impact per l’internet mobile

Avete progetti in ambito mobile internet che, mediante le tecnologie digitali europee (FI-Ware e FI-Content) possono riguardare mobile app o modelli di business basati sulla mobilità in ambito comunicazione, video, media e advertising, design, educazione, entertainmentecommerce, dispositivi periferici, connected TV, infrastrutture, sicurezza, finanza, smart cities e social networks?

Siete allora pronti per presentare la vostra candidatura a Impact, un nuovo acceleratore d’impresa rivolto al settore del mobile internet creato da B-Ventures, l’acceleratore di startup di Buongiorno, con ISDI, Seaya Ventures e Teknologiudviking ApS.

Le candidature a IMPACT saranno aperte a partire da ottobre e potranno essere inviate mediante il form sul sito http://www.impact-accelerator.com/en/.

Nello specifico, saranno valutate le domande di imprese in fase di startup (progetti con un prototipo già disponibile, valutate meno di un milione di euro, con almeno due fondatori che lavorano a tempo pieno sul progetto e la previsione di lancio sul mercato in meno di sei mesi) che in fase di crescita (ovvero aziende già presenti sul mercato da meno di sette anni con fatturato inferiore a due milioni di euro, dove i fondatori ancora possiedono il 51% del capitale, in grado di fornire indicatori che dimostrino il potenziale di crescita).

In caso di selezione avrete accesso al programma di accelerazione di IMPACT e riceverete 100mila euro per finanziare il vostro progetto d’impresa. La Comunità Europea ha garantito a IMPACT circa 8 milioni di euro per lo sviluppo del progetto di cui 4 sono già stati versati. 64 startup avranno la possibilità di ottenere ciascuna fino ad un totale di 6,4 milioni di euro in 2 anni. Il finanziamento sarà erogato in tre rate per un periodo di sei mesi e sarà soggetto al rispetto degli obiettivi di ogni startup.

IMPACT è quindi una straordinaria opportunità, con una significativa apertura internazionale, per consentire ad una startup la globalizzazione e/o il consolidamento del business.

Fonte

STUDIO DE PAOLIS / TEAMPRO BUSINESS
Marco De Paolis
@depaolismarco / @teamprobusiness

Turismo: coinvolte 6.500 imprese sarde. Vincente il binomio con l'artigianato

artigianato tessile

Il 17,3% delle imprese artigiane sarde sono potenzialmente coinvolte nel mercato turistico. In tutto 6.599 aziende.

I settori? Agroalimentare e imprese dolciarie, servizi, abbigliamento, attività ricreative, editoria, somministrazione di alimentari e bevande e trasporti. Lo rileva un'elaborazione dell'Ufficio Studi di Confartigianato, su dati UnionCamere-Movimprese del primo trimestre 2014. Nell'abbinamento artigianato-turismo la Sardegna è al settimo posto. Al primo c'è la Campania (21%), poi Sicilia (20,4%), Marche (19,5%) e Lazio (19%).

Fanalino di coda il Friuli con l'11,9%. "Questi numeri dimostrano come artigianato e turismo possano essere complementari - afferma Maria Carmela Folchetti, vice presidente di Confartigianato Imprese Sardegna, nonché presidente di Confartigianato Nuoro - e come questo binomio sia una parte sempre più importante dell'economia isolana. Stare al settimo posto non ci basta - continua - dobbiamo puntare a essere i primi in Italia: investendo, promuovendo e credendoci".

Anche se in calo rispetto all'anno scorso (-1,9%) il settore si dimostra importante. Delle 6.599 imprese, i "Servizi" la fanno da padrone con 1.663 attività artigiane coinvolte; seguono quelle agroalimentari "1.477", la "ristorazione" con 1.341, i "trasporti" con 1.054, la produzione di "abbigliamento e calzature" con 494, le "imprese dolciarie" con 474, le "attività culturali e ricreative" con 86 e "editoria e guide" con 10 attività. A livello provinciale, 2.599 sono a Cagliari (con un tasso del 17,7%, ovvero di imprese artigiane legate al turismo sul totale delle imprese artigiane della provincia): 673 sono legate ai servizi e 637 alla ristorazione.

Segue Sassari con 2.338 imprese (17,3%) con preponderanza delle imprese di servizi (570) e della ristorazione (462). Al terzo posto Nuoro con 1.196 (17,4% di incidenza) e 412 imprese dell'agroalimentare e 311 nei servizi. Chiude Oristano con 506 aziende (15,5%) di cui 159 dell'agroalimentare e 109 dei servizi.

Fonte: Unione Sarda

Start-up innovative: semplificati gli adempimenti presso il Registro delle imprese

Pubblicata la Circolare dal MISE n. 3672 /C del 29 agosto 2014 recante misure di semplificazione per la conferma del possesso dei requisiti presso la sezione speciale del registro delle imprese delle start-up e degli incubatori certificati.

La circolare emanata rende la vita più facile ai neoimprenditori dal punto di vista burocratico. La novità consiste nel ridurre da tre a due all’anno il numero degli adempimenti necessari a startup innovative e incubatori certificatori ai fini dell’aggiornamento dei dati e della conferma dei requisiti che servono per mantenere l'iscrizione nella sezione speciale del Registro delle imprese.

Ministero dello Sviluppo Economico - Circolare n. 3672/C

Startup di successo: l’analisi di Startup Europe Partnership

Occupazione, innovazione e crescita sono il motore dello sviluppo economico di un Paese.

Un contributo importante alla crescita economica e all’occupazione può certamente provenire dalla nascita di nuove imprese, soprattutto del settore tecnologico: sono infatti principalmente le startup che possono innovare ma soprattutto creare (e “moltiplicare” grazie a dimensioni via via crescenti) posti di lavoro reali.

Occorre quindi sostenerle attraverso investimenti e risorse finanziarie, potenziando gli incubatori d’impresa (o acceleratori), e sensibilizzando venture capital e business angel a investire nel capitale di rischio di piccole startup o piccole iniziative alle prime fasi di sviluppo. 

A livello europeo, le startup soffrono di un gap con l'ecosistema startup americano che racchiude la roccaforte virtuosa della Silicon Valley, che può contare su un flusso continuo di investimenti e reinvestimenti.  

Per aiutare concretamente le nuove imprese europee a farsi spazio sui palcoscenici oltre confine, sostenendo quelle capaci di competere a livello internazionale, è necessario garantire loro una piattaforma per trovare finanziamenti e sfondare quel muro che le separa dal mercato globale.

Con queste finalità, è nata Startup Europe Partnership (SEP), la prima piattaforma aperta europea finalizzata a sostenere la crescita e la sostenibilità delle startup in Europa, in grado di competere e raccogliere fondi a livello internazionale e globale.

Rappresenta una delle sei azioni per imprenditori web che sono stabilite nella comunicazione della Commissione Europea, "2020 Piano d'azione per l'imprenditorialità" (Commissione europea, gennaio 2012). Tra le azioni del SEP: stimolare gli studenti universitari ad avviare un business prima della laurea, preparare i laureati ad un mercato diverso, incoraggiare gli investimenti privati ​​e istituzionali in startup, condividere le migliori pratiche di avvio per ridurre il divario culturale e favorire la reiterazione di esempi virtuosi. La mission del partenariato è che le aziende europee - grandi e medie dimensioni - così come le università europee e le comunità di investimento devono essere protagonisti attivi di questo processo (grazie a partnership commerciali e investimenti aziendali strategiche). Per sostenere l’iniziativa, è stato redatto il “manifesto per l'imprenditoria & l'innovazione per sostenere la crescita nell'UE”.

Startup Europe Partnership, promosso dalla Commissione Europea, è guidato da Mind the Bridge Foundation, una fondazione non profit con sede in Italia e negli Stati Uniti, con il supporto di Nesta (fondazione del Regno Unito), e Factory, campus per startup a Berlino. Nel gruppo vi sono altri partner tra cui Cambridge University, la IE Business School, l'Università tedesca HIIG Berlin, gruppi bancari, grandi società telefoniche e il sostegno istituzionale della Investment Fund/Gruppo Banca europea per gli investimenti.


Fonte:http://www.cliclavoro.gov.it

 

La prima domenica del mese, musei gratis per tutti

Torna da domenica 7 settembre 2014 l’iniziativa “Domenica al museo”, che prevede l’apertura gratuita di tutti i musei e le aree archeologiche statali.

L’iniziativa prevede infatti che ogni prima domenica del mese, non si pagherà il biglietto per visitare monumenti, musei, gallerie, scavi archeologici, parchi e giardini monumentali dello Stato.

Puoi consultare una lista di tutti i siti coinvolti dal progetto sul sito www.beniculturali.it.

L'hashtag ufficiale dell'iniziativa è #DomenicaalMuseo

 


Fonte: MiBACT - Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo

 

Le proposte di partenariato dell'Ufficio di Bruxelles

L’Ufficio di Bruxelles segnala le seguenti richieste di partenariato: 

1 settembre 2014
Proponente: Città di Granollers (Spagna- Catalogna) 
Tipologia di partner richiesto: PME 
Sintesi della proposta: La Citta di Granollers (www.granolles.cat) e la Fondazione Interarts (interarts.net) cercano partner per presentare un progetto di cooperazione europea nell’ambito del prossimo bando del Programma Europa creativa. Scopo del progetto è di promuovere un’economia creativa“ rafforzando e potenziando le capacità creative degli singoli e delle piccole imprese del settore culturale fornendo loro supporto nell’internalizzazione delle loro produzioni. 
La scadenza è il 1° ottobre 2014. 

2 settembre 2014
Proponente: Centro culturale della regione autonoma di Kosice (Slovacchia) 
Tipologia di partner richiesto: Agenzie regionali di sviluppo, organizzazioni pubbliche del settore
Sintesi della proposta: Il Centro culturale della Regione Autonoma di Kosice in Slovacchia ricerca partner per presentare un progetto nell’ambito del bando COS-WP2014-3-15.03 Diversifying the EU Tourism Offer and Products – Sustainable Transnational Tourism Products 2014. Obiettivo del progetto è la condivisione del know-how e delle buone pratiche nell’ambito del turismo rurale basate sullo sport e le attività volte al benessere psico-fisico. 
La scadenza è il 7 ottobre 2014. 

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CASSAZIONE: I continui ritardi del dipendente legittimano la sospensione disciplinare

continui ritardi del dipendente nel presentarsi al lavoro legittimano la sanzione disciplinare adottata dal datore di lavoro della sospensione dal servizio e dallo stipendio per 10 giorni, anche qualora il codice disciplinare non sia affisso in azienda: l’addebito infatti è riconducibile alla prestazione sinallagmatica e questa non impone l’affissione del codice disciplinare.

La Corte di Cassazione, con la Sentenza n. 18462 del 29 agosto 2014, ha infatti constatato il “rifiuto dell’orario di lavoro” da parte del dipendente, che tendeva ad arrivare sempre in ritardo e a recuperare il tempo perso fermandosi oltre l’orario normale: tale prestazione, però, non era utile al datore di lavoro per l’organizzazione del lavoro stesso e così la Suprema Corte ha anche intimato il lavoratore a restituire le retribuzioni percepite dallo stesso per tale lavoro fuori dall’orario di lavoro, escludendo di fatto tali prestazioni “overtime”.