Mercato del lavoro: nel primo semestre 2024 aumentano le assunzioni nel settore privato

Crescita

L’Inps ha pubblicato i dati dell’Osservatorio sul mercato del lavoro relativi a giugno 2024, con i numeri di assunzioni, trasformazioni e cessazioni di rapporti di lavoro. Le assunzioni nel settore privato continuano a crescere con un saldo positivo di 440.000 nuove posizioni a giugno 2024.

Dinamica dei flussi

Complessivamente le assunzioni attivate dai datori di lavoro privati nel primo semestre del 2024 sono state 4.294.000, in leggerissima flessione rispetto allo stesso periodo del 2023 (-1,6%). Più accentuato è il calo per i contratti in apprendistato (-11,2%), a tempo indeterminato (-5,3%) e in somministrazione (-4,2%); contenuto quello dei contratti a tempo determinato (-0,9%) mentre si registra un incremento per gli intermittenti (+5,6%) e +per gli stagionali (+0,9%).
La dinamica delle assunzioni nei primi sei mesi del 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023 evidenzia una flessione per la classe 100 dipendenti e oltre (-4%) e per la classe da 16 a 99 (-1,8%); sostanzialmente stabile invece il risultato per la classe fino a 15 (+0,7%). 
Per quanto riguarda le tipologie orarie, l’incidenza del part time è lievemente aumentata nell’insieme delle assunzioni a termine (37%) mentre è sostanzialmente stabile nelle assunzioni a tempo indeterminato (31%). Le trasformazioni da tempo determinato nel corso del I semestre del 2024 sono risultate 380.000, in diminuzione rispetto allo stesso periodo del 2023 (-6%).  Le conferme di rapporti di apprendistato giunti alla conclusione del periodo formativo risultano 55.000, in aumento rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente (+10%). Le cessazioni nei primi sei mesi del 2024 sono state 3.354.000, stabili rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+0,3%). In dettaglio: contratti in apprendistato (-5%), contratti in somministrazione (-2%), contratti a tempo indeterminato (-1%), contratti stagionali (+0,3%), contratti a tempo determinato (+1%) e contratti di lavoro intermittente (+7%).

Agevolazioni ai rapporti di lavoro

Le attivazioni di rapporti di lavoro incentivati, al netto dei rapporti di apprendistato, nel I semestre 2024 - considerando quindi sia le assunzioni che le variazioni contrattuali - presentano complessivamente una variazione negativa pari al -3% rispetto allo stesso semestre dell’anno precedente. Gli esoneri contributivi totali per i giovani (-54%) e le donne (-18%) hanno registrato una importante flessione rispetto allo stesso periodo del 2023 in quanto a giugno 2024, tali incentivi non erano ancora stati rinnovati (il decreto Coesione - D.L. n. 60/2024 - approvato il 3 luglio 2024 ne ha previsto il rinnovo con decorrenza da settembre 2024). Una diminuzione si riscontra anche per le “altre misure” (-13%) mentre continua a essere in crescita l’agevolazione “Decontribuzione Sud” (+5%) che si conferma come l’agevolazione di maggior impatto.

Consistenza dei rapporti di lavoro

Il saldo annualizzato, ossia la differenza tra i flussi di assunzioni e cessazioni negli ultimi dodici mesi, identifica la variazione tendenziale su base annua delle posizioni di lavoro (differenza tra le posizioni di lavoro in essere alla fine del mese di marzo rispetto al valore analogo alla medesima data dell’anno precedente). 
A giugno 2024 si registra un saldo positivo pari a 440.000 posizioni di lavoro. Per il tempo indeterminato la variazione risulta pari a +347.000 unità mentre per l’insieme delle altre tipologie contrattuali la variazione è pari a +93.000 unità (dettagliatamente: +50.000 per i rapporti a tempo determinato, +33.000 per gli intermittenti, +9.000 per gli stagionali, +6.000 per gli apprendisti e -5.000 per i somministrati).
La crescita, rispetto a giugno 2019 (vale a dire alla vigilia della pandemia), delle posizioni di lavoro a tempo indeterminato è pari a +1.393.000 unità; l’incremento delle altre tipologie contrattuali, sempre nel medesimo quinquennio, è stato pari a +603.000 unità. I settori che hanno maggiormente contribuito alla crescita nel quinquennio sono stati: Terziario professionale (+388.000), Costruzioni (+362.000) e Alloggio e ristorazione (+319.000); nell’ultimo anno si segnala una conferma di Alloggio e ristorazione (+101.000) e del Terziario professionale (+83.000), mentre le Costruzioni lasciano il posto al Commercio (+76.000). 
Nel corso del 2023 si è completato il ritorno del ricorso alla Cassa integrazione guadagni a livello fisiologico, dopo il massimo e straordinario sviluppo registrato ad aprile 2020 con 5,6 milioni di dipendenti interessati e 106 ore pro capite. A giugno 2024 i cassintegrati risultavano 279.000 (con 40 ore medie pro capite), valore inferiore a quello dei mesi precedenti e leggermente superiore a quello di giugno 2023.

Rapporti in somministrazione

Nel corso dei primi sei mesi del 2024, rispetto al corrispondente periodo del 2023, le assunzioni in somministrazione sono diminuite per entrambe le tipologie contrattuali: tempo indeterminato -16%, a termine -4%. Il complessivo saldo annuale – e quindi la variazione tendenziale – è risultato negativo a giugno 2024 (-5.000), esito di una flessione più marcata per le posizioni di somministrazione a tempo indeterminato rispetto a quelle a termine.

Lavoro occasionale

La consistenza dei lavoratori impiegati con Contratti di Prestazione Occasionale (CPO) a giugno 2024 si attesta intorno alle 20.000 unità, in aumento del +14% rispetto allo stesso mese del 2023; l’importo medio mensile lordo della remunerazione effettiva risulta pari a 247 euro. Per quanto attiene ai lavoratori pagati con i titoli del Libretto Famiglia (LF), a giugno 2024 essi risultano circa 10.000, in diminuzione del -4% rispetto a giugno 2023; l’importo medio mensile lordo della loro remunerazione effettiva risulta pari a 177 euro.