Crolla il numero di artigiani: in 11 anni cancellati 410mila titolari

Artigiano

Gli artigiani in Italia sono in via di estinzione. Secondo un’analisi dell’Ufficio studi della CGIA di Mestre, che ha elaborato i dati dell’Inps e di Infocamere/Movimprese, dal 2012 al 2023 la platea degli artigiani si è ridotta di 410mila unità.

In base ai dati analizzati, nel 2012 i soggetti iscritti alla gestione artigiani dell’Inps erano 1.867.000; nel 2023 il numero totale sfiora appena 1.457.000, con 73mila titolari cancellati nell’ultimo anno. 

Non va molto meglio per le imprese artigiane attive. Come spiega la CGIA di Mestre, nel 2008, anno in cui si è toccato il picco massimo di questo inizio di secolo, in Italia le imprese artigiane erano pari a 1.486.559 unità, successivamente sono scese costantemente e nel 2023 si sono fermate a quota 1.258.079.

Una diminuzione nei numeri che in parte può essere spiegata dal processo di aggregazione e acquisizione aziendale dell’ultimo decennio, con il vantaggio dell’aumento della produttività, che ha riguardato molti comparti quali il trasporto merci, il metalmeccanico, gli installatori impianti e la moda.

La provincia italiana dove in 11 anni si è registrato il calo più forte di artigiani è quella di Vercelli, dove il numero si è ridotto del 32,7%. La provincia con la diminuzione minore è quella di Bolzano con -6,1%. 

In Sardegna Oristano è al 39° posto della classifica negativa nazionale con un -23,7%, seguita da Sassari con -21,9% (57ª), quindi Cagliari con -20,8% (64ª) e Nuoro con -18,5% (85ª). Nel complesso la Sardegna è 11ª per calo di artigiani, con 10.086 iscritti in meno tra il 2012 e il 2023, pari al -21,1%.

Ma non tutti i settori dell’artigianato segnano un calo nel numero degli effettivi: dall’analisi emerge che mentre sono sempre meno calzolai, corniciai, fabbri, falegnami, fotografi, lavasecco, orologiai, pellettieri, riparatori di elettrodomestici e Tv, sarti, tappezzieri, a imboccare la strada opposta sono i protagonisti delle nuove forme di artigianato, l’artigianato digitale. Risulta in netta crescita il numero di sistemisti, addetti al web marketing, video maker ed esperti in social media.