PNRR, riapre lo sportello dei Contratti di sviluppo Net zero, Rinnovabili e batterie

Energia rinnovabile

Il 27 giugno 2024 riapre lo sportello dei Contratti di sviluppo Net Zero e Rinnovabili e batterie, gestito da Invitalia, con 1.738.770.155 di euro del PNRR disponibili per il “Sostegno al sistema di produzione per la transizione ecologica, le tecnologie a zero emissioni nette e la competitività e la resilienza delle catene di approvvigionamento strategiche”.

Le risorse disponibili saranno destinate nella misura pari almeno al 40% a progetti da realizzare nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

In base a quanto indicato nel Decreto direttoriale 14 giugno 2024 del ministero delle Imprese e del Made in Italy, devono riguardare la realizzazione, su iniziativa di una o più imprese, di un programma di sviluppo industriale o di un programma di sviluppo per la tutela ambientale, per la cui realizzazione sono necessari uno o più progetti di investimento, come individuati nei Titoli II e IV del richiamato decreto 9 dicembre 2014, ed eventualmente, progetti di ricerca, sviluppo e innovazione, come individuati nel Titolo III del medesimo decreto 9 dicembre 2014, strettamente connessi e funzionali tra di loro in ottica di rafforzamento delle catene di produzione dei dispositivi utili per la transizione ecologica. I dispostivi utili per la transizione ecologica contemplati dal provvedimento sono: le batterie, i pannelli solari, le turbine eoliche, le pompe di calore, gli elettrolizzatori e i dispositivi per la cattura e lo stoccaggio del carbonio (CCUS).

I programmi di sviluppo possono anche riguardare la produzione dei componenti chiave e il recupero delle materie prime critiche necessarie per la produzione dei dispositivi. Inoltre i progetti contenuti nei programmi di sviluppo devono essere in grado di determinare una capacità produttiva o di recupero aggiuntiva rispetto a quella esistente.

Lo sportello sarà aperto per accogliere nuove domande di Contratto di sviluppo, ma anche, con apposita istanza, domande già presentata a Invitalia, il cui iter agevolativo risulti, alla data della richiesta, sospeso per carenza di risorse finanziarie.

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