Vino, aumentano i prezzi e calano le vendite nella grande distribuzione

Vino in bottiglie

Brusco calo delle vendite di bottiglie di vino nella grande distribuzione in Italia. Secondo l'Osservatorio del vino Uiv-Ismea su dati Ismea-Nielsen, nei primi 9 mesi del 2022 gli acquisti nel Gdo e retail sono diminuiti del 6,9% rispetto al 2021, pari a 55 milioni di bottiglie in meno (5,6 milioni di ettolitri), scendendo perfino sotto i livelli pre-pandemia. In ribasso anche il saldo del valore che registrando un -3,5%, si è attestato a 2 miliardi di euro.

A far frenare le vendite, secondo l’Osservatorio, è stato in gran parte l’aumento dei prezzi del vino, cresciuto del 7%, su spinta dell’inflazione.

Le vendite presso la Gdo evidenziano un calo dei volumi di tutte le tipologie di vini, con i “fermi” a -7,5% e gli spumanti a -2,2%, un calo minore dovuto alla crescita in doppia cifra del segmento degli spumanti secchi "low cost", che ha mantenuto invariato un prezzo medio del 30% inferiore rispetto alla media di categoria. Tra i vini fermi, le elaborazioni Uiv-Ismea evidenziano picchi negativi a volume per i rossi (-9,2%), mentre i bianchi si fermano a -6% e i rosati a -3,8%. I più colpiti dalle riduzioni di consumo risultano i vini Dop, che chiudono i primi nove mesi a -8,7% (-che diventa -11,5% per i rossi), contro il -8,1% per gli Igt, mentre i vini comuni chiudono il saldo a -6%. Fra le poche denominazioni che hanno registrato un andamento positivo figura il Vermentino di Sardegna.

In calo anche la nicchia dei i vini biologici (incidono in volume poco più dell'1% sul totale), non solo in termini di bottiglie consumate (-2,3%), ma soprattutto di valore generato (-5,9%), nonostante una limatura dei listini del 4% (5,19 euro al litro). Giù anche l'e-commerce, la cui spinta si è fermata sia nei volumi (-15%) che nei valori (-23%, a 34,7 milioni di euro).