![Photo by <a href="https://unsplash.com/@claybanks?utm_source=unsplash&utm_medium=referral&utm_content=creditCopyText">Clay Banks</a> on <a href="https://unsplash.com/s/photos/commerce?utm_source=unsplash&utm_medium=referral&utm_content=creditCopyText">Unsplash</a> Commercio](/sites/default/files/styles/immagine_principale/public/upload/2021/07/clay-banks-E2HgkL3LaFE-unsplash%20%281%29.jpg?itok=lLpsxP09)
"È proseguito anche a maggio il graduale recupero dei livelli occupazionali. Il ritmo a cui procede questo processo è peraltro decisamente insufficiente per far ipotizzare, nel breve periodo, un avvicinamento ai livelli pre-crisi". Lo scrive l’Ufficio Studi di Confcommercio in una nota a commento dei dati Istat di oggi. "Rispetto a febbraio 2020 il numero di persone impegnate nel processo produttivo è ancora inferiore di 735mila unità. Gran parte di questa minore occupazione è tra gli indipendenti (-427mila unità su febbraio 2020), segmento che continua a mostrare anche negli ultimi mesi una tendenza alla riduzione. Questi dati confermano lo stato di estrema difficoltà che ancora vivono molte imprese, soprattutto quelle di minori dimensioni, e il lavoro autonomo. Più in generale, rispetto ai massimi di aprile 2019 le forze di lavoro hanno perso circa un milione di unità, segno che rispetto ai livelli pre-crisi l’economia italiana è ben lontana dal girare a pieno ritmo".