![Photo by <a href="https://unsplash.com/@arronchoi?utm_source=unsplash&utm_medium=referral&utm_content=creditCopyText">Arron Choi</a> on <a href="https://unsplash.com/s/photos/worker?utm_source=unsplash&utm_medium=referral&utm_content=creditCopyText">Unsplash</a> Lavoro](/sites/default/files/styles/immagine_principale/public/upload/2021/06/arron-choi-fYD54gVXFGM-unsplash.jpg?itok=pdPYj60O)
Inps e Mef hanno definito tecnicamente la norma approvata in Consiglio dei Ministri lo scorso venerdì 5 giugno che consente all’Istituto di autorizzare ulteriore Cassa integrazione Covid nel rispetto della normativa vigente in tema di limiti di spesa e monitoraggio prospettico.
Attraverso l’utilizzo dei risparmi emersi con le misure del dl 137/2020 e la rimodulazione di alcune voci di spesa relative alle integrazioni salariali, è garantita la copertura da 7,3 a 8 miliardi di euro e l’Inps potrà prendere in considerazioni le domande di Cig tenendo conto del tiraggio della spesa sull’autorizzato 2020. Il processo di autorizzazione, sospeso solo per alcuni giorni per superare i vincoli di legge, potrà quindi riprendere senza difficoltà.
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