![<span>Photo by <a href="https://unsplash.com/@chrisliverani?utm_source=unsplash&utm_medium=referral&utm_content=creditCopyText">Chris Liverani</a> on <a href="https://unsplash.com/s/photos/research?utm_source=unsplash&utm_medium=referral&utm_content=creditCopyText">Unsplash</a></span> Ricerca](/sites/default/files/styles/immagine_principale/public/upload/2021/01/chris-liverani-dBI_My696Rk-unsplash.jpg?itok=kjpx9w39)
La Legge di Bilancio 2021 proroga al 31 dicembre 2022 il credito d’imposta per ricerca, sviluppo e innovazione. L’agevolazione è stata potenziata nelle aree del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia), e sarà applicata al 25% per le grandi imprese, al 35% per le medie imprese e al 45% per le piccole imprese. L’incentivo riguarda l’acquisto di beni strumentali come macchinari, impianti e attrezzature varie che ricadano all’interno di un progetto di sviluppo che può riguardare: un nuovo stabilimento; l’ampliamento di uno stabilimento esistente; l’avvio di produzioni diversificate con l’inserimento di nuovi prodotti nel ciclo produttivo; la trasformazione dell’intero processo di produzione in uno stabilimento esistente.