![<span>Photo by <a href="https://unsplash.com/@markusspiske?utm_source=unsplash&utm_medium=referral&utm_content=creditCopyText">Markus Spiske</a> on <a href="https://unsplash.com/s/photos/european-union?utm_source=unsplash&utm_medium=referral&utm_content=creditCopyText">Unsplash</a></span> Unione europea](/sites/default/files/styles/immagine_principale/public/upload/2020/10/markus-spiske-wIUxLHndcLw-unsplash.jpg?itok=RK6-7m2f)
Dall’Ue arriveranno alle Regioni italiane 11,358 miliardi di euro per sostenere l’occupazione e le imprese in tutti i settori produttivi danneggiati dalla pandemia da covid-19. Il pacchetto di aiuti React-Eu, compreso nel quadro del Next Generation Eu, entrerà nelle casse dello Stato nel 2021, e fa parte della politica di coesione e investimento prevista con il Recovery Plan per ridurre le disparità di sviluppo fra le diverse regioni europee. I fondi saranno utilizzati per cercare di mantenere i livelli di occupazione, rinforzare il sistema sanitario, sostenere le piccole e medie imprese di tutti i settori, compreso turismo e cultura. Ogni Stato membro dell’Ue potrà decidere in autonomia come meglio distribuire il pacchetto di aiuti economici, ma secondo le indicazioni della Commissione europea, che consente di assegnare i fondi direttamente alle Regioni, i Paesi che registrano tassi di disoccupazione giovanile superiori alla media dell’Ue, dovrebbero destinare almeno il 15% del fondo al sostegno dei giovani e almeno il 5% del Fondo sociale europeo plus (FSE+) per contrastare la povertà infantile.