Spese telefoniche dei dipendenti, il rimborso forfetario è tassabile

Il rimborso spese aziendale per l’utilizzo promiscuo del telefono cellulare da parte del dipendente è soggetto a tassazione e concorre alla determinazione del reddito da lavoro dipendente. Lo dice una Risoluzione dell’Agenzia delle entrate in risposta a uno specifico interpello. Il caso in questione riguardava una società che intendeva rimborsare forfetariamente le spese sostenute dai propri dipendenti anche per finalità aziendali, dunque con un uso promiscuo dell’utenza, per l’acquisto dell’apparecchio telefonico e per il servizio di telefonia mobile. Il rimborso forfetario riguardava la sola “quota aziendale” delle suddette spese telefoniche e la società necessitava di sapere se tale rimborso poteva costituire per il destinatario reddito da lavoro dipendente. Secondo l’Agenzia la quantificazione del rimborso è effettuata su criteri forfetari e va considerato come reddito di lavoro dipendente perché non è possibile determinare la “quota aziendale” delle spese telefoniche in base a elementi oggettivi e accertabili.

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