Le recenti novità sull’applicazione del Dlgs n. 231/2001 ai reati ambientali e di sicurezza sul lavoro

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Il Dlgs n. 231/2011 ha introdotto nell’ordinamento italiano il principio della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche in merito ad una serie di reati commessi dalle figure apicali e dalle persone sottoposte alla vigilanza delle stesse nell’interesse o a vantaggio del soggetto collettivo.
Con tale decreto, pertanto, si è introdotta la nuova responsabilità amministrativa per un determinato numero di reati presupposto, progressivamente esteso nel corso degli anni, che si aggiunge alla responsabilità penale della persona fisica che ha commesso il reato stesso.

In questo elenco troviamo numerosi reati presupposto in materia ambientale e di sicurezza sul lavoro.

Ascrivere la responsabilità amministrativa agli enti e alle aziende, quindi, ha la finalità prioritaria di prevedere un modello sanzionatorio rivolto anche al soggetto collettivo portatore dell’interesse economico sotteso alla commissione del reato nel momento in cui il comportamento illecito sia, per così dire, prodotto dalla politica aziendale o derivi da una colpa dell’organizzazione.
In questo modo è possibile colpire direttamente l’ente o l’azienda attraverso, ad esempio, l’irrorazione di sanzioni pecuniarie particolarmente gravose, l’interdizione dall’attività, il divieto a contrarre con la Pubblica Amministrazione, la sospensione o la revoca delle autorizzazioni accedendo quindi contestualmente all’interesse economico dei soci.

L’ente o l’azienda, tuttavia, non risponde se può dimostrare di avere adottato ed efficientemente attuato un modello organizzativo idoneo a prevenire la commissione di reati della stessa fattispecie di quello verificatosi in quanto il Dlgs n. 231/01 ha previsto una forma di esonero dalla responsabilità amministrativa dell’ente o dell’azienda se tali soggetti sono in grado di dimostrare, in sede giudiziale per uno dei reati indicati, di aver adottato ed efficacemente attuato e mantenuto attivo un modello di organizzazione, gestione e controllo idoneo a prevenire il reato della specie di quello verificatosi.
L’adozione di tale modello organizzativo è facoltativa anche se, di fatto, diviene necessaria nella misura in cui l’ente o l’azienda intendano beneficiare del sistema di esonero disciplinato dalla norma.

Il seminario si propone di focalizzare l’attenzione sulle modalità di implementazione ed attuazione del modello organizzativo, sulla sua effettiva capacità esimente anche in relazione ai sistemi di gestione ambientale e della sicurezza sul lavoro e sull’apparato sanzionatorio nel suo rapporto con il procedimento penale.
Inoltre verrà dato ampio spazio alla trattazione delle recenti sentenze sulla validità del modello organizzativo.

 

Programma della giornata

Ore 9:00 – Registrazione dei partecipanti

Ore 9:30
Gabriele TADDIA
– Principi generali ed elementi sostanziali del Dlgs n. 231/2001:
– Le responsabilità dei soggetti coinvolti nella commissione dei reati presupposto
– Reati presupposto ambiente/sicurezza sul lavoro previsti dal D.Lgs. n. 231/2001 e s.m.i
– Il modello organizzativo 231 ed il Codice etico
– Composizione, finalità e modalità operative dell’Organismo di vigilanza

Ore 11:00 – Pausa caffè

Ore 11:15
– L’applicazione del modello organizzativo 231 in alcuni casi particolari
– Sanzioni pecuniarie, interdittive, confisca e pubblicazione della sentenza
– Il modello organizzativo 231 e la sicurezza sul lavoro

Ore 13:00 – Colazione di lavoro

Ore 14:00
Andrea SILLANI
– Il ruolo dei sistemi di gestione nell’implementazione del modello organizzativo 231
– Le novità previste dalla nuova versione ISO 14001:2015 e ISO 9001:2015 per la valutazione del rischio
– Analisi e mappatura delle attività e degli ambiti aziendali a rischio di commissione dei reati presupposto
– Politica ambientale e Codice etico e di condotta
– Ruoli e responsabilità, competenza, formazione e consapevolezza
– Controllo operativo ed auditing  per un’efficace attuazione del modello organizzativo 231
– Riesame periodico delle prestazioni del Sistema di gestione ambientale e modifica del modello organizzativo 231

Ore 17:00 – Chiusura dei lavori

 

tratto da: http://www.edapro.it/