Come ottenere i 150 mila euro del bando europeo frontierCities

La Commissione europea mette 80 milioni di euro a disposizione delle startup. Cifre alla mano, Future Internet Accelerators può essere considerato a tutti gli effetti il bando dell’anno.

A lavoro ci sono 16 acceleratori. Ognuno di questi lancia una propria richiesta dedicata a startup e PMI, perché presentino progetti, prodotti e applicazioni e dimostrino di essere interessate a investire nell’innovazione attraverso internet.

Il 20 novembre, uno di questi acceleratori, frontierCities ha pubblicato il proprio bando. A disposizione ci sono quasi 4 milioni di euro suddivisi in finanziamenti a fondo perduto da 50 mila a 150 mila euro per ogni startupPMI e singoli sviluppatoriche vogliano realizzare applicazioni nell’ambito della mobilità urbana e delle smart cities. I progetti saranno valutati da un team composto da esperti indipendenti e approvato dalla Commissione europea, i vincitori riceveranno anche un supporto tecnologico e manageriale con sessioni di training, mentoring e showcase event a livello europeo.

Ma vediamo come si procede all’applicationche, secondo quanto indicato nella call, va presentata esclusivamente attraverso la F6S Platform. Per chi ne avesse bisogno, sono state previste una guida e anche un help desk dedicato.

Gli step principali da superare sono due

Il primo è aperto a tutti potenziali partecipanti e scade il 14 gennaio 2015, il secondo è dedicato invece solo a chi riesca a superare il primo step e scade il 14 marzo 2015.

1) Prima di tutto, bisogna presentare la propria idea di “smart mobility” in una proposta sintetica, corredata dai dati del richiedente e dalla richiesta di fondi. Il tutto, tenendo conto di cinque questioni fondamentali:

a) Quale problema si vuole risolvere (20 punti)

b) Quale soluzione si propone (30 punti)

c) Quale tecnologia verrà applicata, specificando come verrà usata la tecnologia FIWARE (20 punti)

d) Qual è il mercato di riferimento (20 punti)

e) Da chi è composto il team di lavoro (10 punti)

2) Solo chi riesce ad ottenere un punteggio sufficiente a passare alla seconda fase, dovrà poi preparare un documento in cui dovranno essere esposti:

a) I motivi di eccellenza tecnologica

b) Il tipo di commercializzazione

c) Il modello economico-finanziario

d) Il piano di organizzazione del lavoro

e) Le proposte di budget

f) L’impatto di accelerazione

g) Una presentazione in Power Point

C’è anche la possibilità che i candidati siano chiamati a sostenere un colloquio come parte integrante della seconda fase di selezione. Tutte le proposte saranno sottoposte ad un controllo di ammissibilità che coinvolge chi fa domanda, le attività proposte e i costi da sostenere. Il due maggio saranno resi pubblici i nomi dei vincitori del bando.

Autore: Maria Chiara Furlò

Fonte: http://blog.startupitalia.eu