Turismo: stabiliti indirizzi aumento cubature strutture ricettive

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L’incremento volumetrico per l’ampliamento delle strutture ricettive sarde non potrà superare il 25% della cubatura esistente e potrà essere realizzato solo su immobili al di fuori della fascia costiera dei 300 metri. La Giunta regionale ha così stabilito con delibera gli indirizzi indicati dalla Legge Casa varata il 23 aprile scorso.

Gli interventi edilizi potranno essere finalizzati alla riqualificazione e all’accrescimento delle potenzialità delle strutture, con obiettivi più generali di destagionalizzazione dei flussi turistici e attrazione di nuovi segmenti di domanda. Tutte le opere dovranno essere compatibili e parte integrante del complesso al quale fanno riferimento e concorrere a ‘caratterizzare’ i luoghi.

È ammessa la realizzazione, l’ampliamento o l’adeguamento di bar, chioschi, ristoranti, sale ricevimenti e prima colazione, aree benessere, spa, beauty farm, impianti ricreativi, palestre, sale relax, servizi per attività sportive, piscine coperte, business centre, sale conferenze, biblioteche, reception, spazi per disabili, bambini e animali, cucine e lavanderie. È ammesso, inoltre, utilizzare parte dell’incremento volumetrico consentito, fino a un massimo del 30%, per adeguare la superficie delle stanze, di tutte e di parte, a uno standard non inferiore a 19 metri quadri, bagno incluso.