5 regole per rendere al massimo nel proprio lavoro (senza scaricare app)

Siamo ossessionati dal tempo. Per capirlo basta scorrere il lungo elenco di app negli store di Google Play o di Apple. Il secondo gruppo più numeroso di applicazioni scaricabili ha come etichetta “lifestyle”. Ossia, tutto ciò che serve per gestire le nostre vite nel modo più efficace ed efficiente possibile. Eppure, come racconta un recente articolo pubblicato su The Next Web, saremmo in grado di dare il meglio anche senza un lifecoach virtuale. Basta seguire cinque regole.

  1. Obiettivi chiari.«Il primo passo per gestire il tempo in maniera efficiente è avere un’idea chiara dei tuoi obiettivi», scrive The Next Web, perché solo «una volta stabilito ciò che vuoi raggiungere sarà più semplice dare priorità agli aspetti davvero importanti». Questo sarà utile anche per sapere su cosa concentrarsi ed evitare distrazioni controproducenti.
  2. Separare il lavoro “attivo” da quello “reattivo”. Pejman Ghadimi, il fondatore di Secret Entourage, un organizzazione che sostiene gli imprenditori con corsi di formazione, conferenze e altre iniziative, sostiene che uno dei segreti per raggiungere la massima produttività è quello di dividere il tempo in due parti: il lavoro attivo (70%) e il lavoro reattivo (30%). Il lavoro attivo è quello che serve direttamente per far crescere l’azienda – Ghadimi lo definisce il «pane col burro» dell’azienda. Il lavoro reattivo è un’insieme di azioni di mantenimento o a supporto dell’azienda. È il tipo di lavoro che una volta avviato può essere delegato a qualcun altro. Ghadimi consiglia anche di darsi dei compiti settimanali per essere sicuri di dedicarsi soprattutto alla crescita dell’azienda e non al resto.
  3. Sapere ciò che può essere delegato o automatizzato. «Spesso i compiti che prendono più tempo sono anche quelli che rendono di meno», scrive The Next Web e cita le parole di Jere Simpson, il fondatore dell’azienda di web services Kitewire Inc: «Mi piace ripensare (e capire) cos’ha impegnato il mio tempo senza fruttare abbastanza né rendermi più felice. Penso a cosa avrebbe potuto essere delegato o automatizzato. Così, quando mi ritroverò di fronte a situazioni simili, ricorderò lo spreco di energie del passato e correggerò il tiro». Bastano cinque minuti al giorno per capire cosa è stato fatto e cosa poteva essere fatto diversamente.
  4. Testa l’idea prima di implementarla del tutto. C’è chi sviluppa un prodotto o un’idea completamente senza averla prima testata nel mercato. Il problema è che il mercato cambia in continuazione. La domanda di qualche mese fa potrebbe non corrispondere a quella di oggi. Quindi, non arrivare a un prodotto o ad un’idea definitiva solo su basi teoriche o esperienze passate. Piuttosto, sviluppa l’idea iniziale solo fino al punto in cui è pronta per essere testata. Il web può essere uno strumento perfetto per il test di alcuni prodotti. Basta la pagina Facebook di un prodotto che hai intenzione di vendere per capire le possibilità di successo. Magari con un link per i pre-ordini. Questo è un modo per vedere se le persone sono interessate. Prima di sprecare tempo, energie e soldi in un prodotto definitivo.
  5. Dedica più tempo a ciò che rende davvero. Una volta provato che la tua idea può dare un ritorno economico, vai avanti e sviluppala fino in fondo. In questa fase non perderti in aggiunte che non hai ancora testato, ma procedi con l’essenziale. Il resto può essere sviluppato con il tempo, una volta che la risposta degli user o dei clienti sarà in grado di coprire i tuoi sforzi. L’importante, per ottenere il massimo con il minimo sforzo, è concentrarsi su idee già testate.

Fonte: http://blog.startupitalia.eu/