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L’impennata delle entrate delle “società di punta”: un salto di 10 miliardi di euro nel 2022

Infografica TOP 1000

Recentemente, il quotidiano La Nuova Sardegna ha pubblicato il suo inserto annuale della TOP 1000, che analizza le performance economiche delle prime 1000 aziende sarde per consistenza dei fatturati. Questa edizione prende in considerazione i volumi d'affari relativi all'esercizio contabile del 2022.

Nel panorama economico del 2022, particolarmente impressionante è stato il salto di 10 miliardi di euro nelle entrate delle società di punta. Questo fenomeno espansivo è stato stimolato da diversi fattori, tra cui la crescente influenza dell’industria petrolifera, le buone performance della maggior parte dei settori economici e, non da ultima, la forte inflazione che ha caratterizzato l'anno. Analizzando nel dettaglio i bilanci, emergono interessanti particolarità nei diversi territori amministrativi dell'Isola, offrendo uno spaccato delle dinamiche economiche in Sardegna.

La distribuzione delle principali aziende per provincia conferma i trend rilevati negli anni precedenti, con il nord Sardegna che continua a piazzare sempre più imprese di successo. In particolare, la provincia di Sassari ha visto un incremento significativo, con 357 attività elencate, 19 in più rispetto alla Top 1000 precedente. Questo aumento ha comportato un cambiamento nella classifica, con molte società oristanesi e del Sud Sardegna che sono state sostituite dalle nuove entrate sassaresi.

Dal punto di vista economico la città Metropolitana di Cagliari si conferma il cuore dell'Isola, consolidando una forte concentrazione di fatturato pari al 67% del totale delle top aziende, in crescita rispetto al 60% dell’edizione precedente. Questo dato è fortemente influenzato dalle attività delle raffinerie del comune di Sarroch, che hanno contribuito con oltre 15 miliardi di euro al fatturato totale.

In sintesi, il 2022 ha segnato un anno di notevole crescita per le società di punta in Sardegna, con un significativo aumento delle entrate complessive. La distribuzione geografica delle performance economiche mette in luce l'importanza della provincia di Sassari e della città Metropolitana di Cagliari, sebbene tutte le province abbiano registrato un rimbalzo dei ricavi rispetto all'anno precedente.

Nell’infografica sono stati sintetizzati alcuni dei principali dati presentati nell’inserto della Top 1000 edizione 2024.

Industria, calo della produzione ad aprile 2024

Operaio industria

L’Istat rileva un calo della produzione industriale italiana ad aprile 2024. Segno negativo che si registra per il secondo mese consecutivo. 

I dati analizzati e pubblicati dall’Istituto di statistica dicono che l’indice destagionalizzato della produzione industriale diminuisca dell’1,0% rispetto a marzo. Nella media del periodo febbraio-aprile si registra un calo del livello della produzione dell’1,3% rispetto ai tre mesi precedenti.

L’indice destagionalizzato mensile diminuisce su base congiunturale per i beni strumentali (-0,1%), i beni intermedi (-1,2%) e l’energia (-2,1%) mentre i beni di consumo risultano stabili.

Al netto degli effetti di calendario ad aprile 2024 l’indice complessivo registra una flessione in termini tendenziali del 2,9% (i giorni lavorativi di calendario sono stati 20 contro i 18 di aprile 2023). Flessioni tendenziali caratterizzano tutti i comparti: la riduzione è meno pronunciata per i beni intermedi (-2,1%), mentre risulta più rilevante per i beni strumentali (-3,1%), per l’energia (-3,6%) e i beni di consumo (-3,9%).

I settori di attività economica che registrano gli incrementi tendenziali maggiori sono la produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+4,4%), le industrie alimentari, bevande e tabacco (+2,1%) e la fabbricazione di computer e prodotti di elettronica (+1,4%). Le flessioni più ampie si registrano nelle industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-13,3%), nella fabbricazione di mezzi di trasporto (-9,3%) e nella fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-8,1%).

Taxi e Ncc: dal 17 giugno al via gli incentivi Ecobonus

Taxi

Prende il via l’Ecobonus per i titolari di licenze taxi e Ncc e per gli installatori di impianti di alimentazione a GPL e metano. Dalle ore 10 del 17 giugno 2024 sul sito dedicato alla misura sarà possibile prenotare i contributi per l'acquisto di veicoli non inquinanti di categoria M1 da adibire al servizio taxi o noleggio con conducente.

Il bonus è raddoppiato nel limite del regime de minimis previsto dal Regolamento UE n. 2023/2831. Le indicazioni operative e la modulistica per richiedere il contributo sono riportate nella Circolare 13 giugno 2024 del ministero del Made in Italy.

L’incentivo introduce anche la misura 'Ecobonus - Retrofit', rivolta a chi intende installare impianti di alimentazione a GPL e metano su veicoli di categoria M1. In questo caso, dalle ore 10.00 del 19 giugno 2024 gli installatori potranno accreditarsi attraverso l’area rivenditori del sito.

La data di avvio per prenotare i contributi 'Ecobonus - Retrofit' sarà resa nota in seguito, mediante apposito avviso pubblicato sul sito del ministero delle Imprese e del Made in Italy. I dettagli della misura sono consultabili nella sezione Normativa del sito 'Ecobonus', che riporta il decreto attuativo del 3 giugno 2024.

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PNRR, riapre lo sportello dei Contratti di sviluppo Net zero, Rinnovabili e batterie

Energia rinnovabile

Il 27 giugno 2024 riapre lo sportello dei Contratti di sviluppo Net Zero e Rinnovabili e batterie, gestito da Invitalia, con 1.738.770.155 di euro del PNRR disponibili per il “Sostegno al sistema di produzione per la transizione ecologica, le tecnologie a zero emissioni nette e la competitività e la resilienza delle catene di approvvigionamento strategiche”.

Le risorse disponibili saranno destinate nella misura pari almeno al 40% a progetti da realizzare nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

In base a quanto indicato nel Decreto direttoriale 14 giugno 2024 del ministero delle Imprese e del Made in Italy, devono riguardare la realizzazione, su iniziativa di una o più imprese, di un programma di sviluppo industriale o di un programma di sviluppo per la tutela ambientale, per la cui realizzazione sono necessari uno o più progetti di investimento, come individuati nei Titoli II e IV del richiamato decreto 9 dicembre 2014, ed eventualmente, progetti di ricerca, sviluppo e innovazione, come individuati nel Titolo III del medesimo decreto 9 dicembre 2014, strettamente connessi e funzionali tra di loro in ottica di rafforzamento delle catene di produzione dei dispositivi utili per la transizione ecologica. I dispostivi utili per la transizione ecologica contemplati dal provvedimento sono: le batterie, i pannelli solari, le turbine eoliche, le pompe di calore, gli elettrolizzatori e i dispositivi per la cattura e lo stoccaggio del carbonio (CCUS).

I programmi di sviluppo possono anche riguardare la produzione dei componenti chiave e il recupero delle materie prime critiche necessarie per la produzione dei dispositivi. Inoltre i progetti contenuti nei programmi di sviluppo devono essere in grado di determinare una capacità produttiva o di recupero aggiuntiva rispetto a quella esistente.

Lo sportello sarà aperto per accogliere nuove domande di Contratto di sviluppo, ma anche, con apposita istanza, domande già presentata a Invitalia, il cui iter agevolativo risulti, alla data della richiesta, sospeso per carenza di risorse finanziarie.

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Transizione energetica settore industriale: termini per richieste di compensazione dei costi 2023

Emissioni industruiali

Le imprese energivore hanno tempo fino al 1° luglio 2024 per presentare la domanda di aiuto di Stato per la compensazione dei costi indiretti delle emissioni di carbonio sostenuti nel 2023.

Nei giorni scorsi il ministero dell’Ambiente e Sicurezza energetica ha pubblicato sul proprio sito istituzionale l’Avviso in cui sono indicati i termini e le modalità di presentazione delle domande di accesso agli aiuti del Fondo per la Transizione Energetica nel settore industriale e di valutazione delle stesse, per le imprese che operano in uno dei settori o sottosettori elencati nell'allegato I della comunicazione della Commissione europea (2020/C 317/04) e che abbiano sostenuto costi indiretti delle emissioni di carbonio tra il 1° gennaio 2023 e il 31 dicembre 2023.

I soggetti beneficiari hanno diritto agli aiuti esclusivamente nei limiti delle disponibilità finanziarie del Fondo che saranno corrisposti, su richiesta. Qualora le risorse non consentano l’integrale accoglimento dei costi ammissibili previsti dalle domande di beneficio, gli aiuti potranno essere concessi in misura proporzionalmente ridotta rispetto all’ammontare dei già menzionati costi.

Le domande devono essere presentate utilizzando il modello disponibile sul sito web del soggetto gestore Acquirente Unico spa, devono essere sottoscritte dal legale rappresentante dell’impresa proponente attraverso una delle modalità previste dall’art. 65 del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, e devono essere inviate via Pec all’indirizzo di posta elettronica certificata fondotesi@pec.acquirenteunico.it con i relativi allegati.

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Esonero contributivo per le assunzioni di donne vittime di violenza

Violenza

I datori di lavoro privati che nel triennio 2024-2026 assumono donne disoccupate vittime di violenza, beneficiarie del Reddito di libertà, possono usufruire dell’esonero contributivo del 100%, fino a un massimo di 8mila euro. 

L’esonero contributivo ha la durata di 24 mesi se l’assunzione è a tempo indeterminato; per i contratti a tempo determinato l’agevolazione spetta fino a un massimo di 12 mesi; in caso di trasformazione da tempo determinato a tempo determinato, l’esonero è esteso fino a 18 mesi. 

Per poter beneficiare dell’agevolazione il datore di lavoro deve inoltrare la domanda di ammissione all’esonero all’Inps, tramite il modulo online “ERLI” disponibile all’interno del Portale delle Agevolazioni (ex DiResCo).

La procedura da seguire è indicata nel messaggio 16 giugno 2024, n. 2239 dell’Inps, mentre nella circolare 5 marzo 2024, n. 41, l’Istituto fornisce ulteriori dettagli in merito alla disciplina dell’agevolazione.

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Autotrasportatori, definiti gli importi per le agevolazioni fiscali 2024

Autotrasporto

Il ministero dell’Economia e delle finanze, d’intesa con il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, ha definito le agevolazioni fiscali per il 2024 in favore degli autotrasportatori relativamente alle deduzioni forfetarie per spese non documentate.

Per i trasporti effettuati personalmente dall’imprenditore oltre il territorio del comune in cui ha sede l’impresa (autotrasporto merci per conto di terzi) è prevista una deduzione forfetaria di spese non documentate per il periodo d’imposta 2023 nella misura di 48 euro.

La deduzione spetta una sola volta per ogni giorno di effettuazione di trasporti, indipendentemente dal numero dei viaggi. L'agevolazione fiscale si ottiene anche per i trasporti effettuati personalmente dall’imprenditore all’interno del territorio del comune in cui ha sede l’impresa, per un importo pari al 35% di quello riconosciuto per i medesimi trasporti oltre il territorio comunale.

Productive Vocation

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Sardinia is characterised by being a simple and cooperative land, in which real economy is prevalent. The processes of the traditional industry are cultivated with care, in the face of a structured vocation for the tourism, agroindustry, craftsmanship and advanced services activities.

The Island economy is divided in sectors:

  • tertiarysector (trade, tourism, logistics);
  • industrial sector (mining, manufacturing, energy production, etc.);
  • constructions;
  • agriculture.

The environmental, cultural, artistic and enogastronomic heritage supports the tourist industry, which at this point has become the island’s core business; this industry also promotes the development of precision craftsmanship, that is present and well-known in the international markets.

The quality know-how in the primary sector facilitates agro-industry. The creativity and the industrious talent of the business world, jointly with the strength of the productive specializations of the human capital, supports all sectors of the traditional industry, thanks also to the ability in the use of raw materials. Logistics and advanced services, environmental sustainability compliance processes and ICT act as a binding force for the entire production system, which is proudly resilient to fluctuating economic trends and able to exploit its territorial vocations.

In Sardinia there are several manufacturing communities organized in districts, located in specific areas where a productive specialization in terms of supply chain is found. The industrial district model, created in Sardinia in the nineties, has now evolved into local production systems.

The Local Production Systems (SPL) of Sardinia, are defined as homogeneous productive contexts characterized by a high concentration of industrial companies, mainly of small and medium size.

The Industrial Districts (ID) are local production systems that are characterised by firm concentration and also by the productive specialization of business networks.

As for tourism, the nodes of the main tourist districts, embellished with fascinating sequences of villages and towns are located in the famous Costa Smeralda, in the lively Riviera del Corallo, in the cosy Gulf of Orosei, in the coastal and mountain region of Ogliastra, in the variety of sceneries of the South Coast. The high concentration of accommodation facilities in these areas has not affected the increasing inclination of visitors to discover the territory through an ever-growing fruition of the environmental, cultural and gastronomic heritages of the different areas of the island. Each area of the island has its own identity and is ready to present it to the visitor.

With regard to craftsmanship, the ancient knowledge handed down from generation to generation is the beating heart of the Sardinian handicraft system, which is characterised by simplicity and originality, while epitomizes history, art and tradition.

Sardinian artisanal craftsmanship is not just a productive activity, it is a lifestyle, witnessed in the people’s houses and in the accommodation facilities. These craft products, born to answer to practical needs of the past, are now re-defined for modern time’s usage and for distribution through trade and export.

The agro-food sector, including fisheries and aquaculture (particularly sea urchins, tuna, mussels, fish roe and tasty local fish), plays a key role in the production system. It also represents a fundamental resource for its intrinsic quality levels, which are not reproducible in other contexts, for its sustainability coupled with traditional methods, and for the reputation of its products on an international scale. The strong points of the agro-food sector are the wine industry (native vines, international vines, sector leaders and award-winning products), olive groves (local varieties and high concentration of specialized companies), dairy products (with excellent cheeses), farming (meat and meat-products with have unique organoleptic properties), cereals (grain and different varieties of wheat) and horticulture (particularly tomatoes and artichokes).

Sardinia is one of the European areas with the greatest geological heritage; in fact, it has a subsoil still very rich in minerals. This fact is at the base of the extractive industry, in particular of stone (whose roots go back to the obsidian age and evolve in many other typologies), marble in the Orosei district and granite in the Gallura district. Furthermore, a well-developed cork is active district in the northeast of the island. Its companies are proud of their ancient native cultivations.

In the field of complementary and auxiliary activities, Sardinia hosts a functional network of operators providing support services for the traditional sectors and acting as accelerators of the whole system. There is a stable banking and insurance sector offering specific services such as health and personal insurances. There are high-quality services are also provided by education, sports and cultural activities providers, as well as catering and rentals companies. Other strong points can be found in the advanced or specialised service industry; Sardinian companies active in the fields of ICT (and especially in new media), research & development (innovation, biotech and genetics), consultancy and professional activities, cover the whole range of business support activities for investors who decide to invest in the island.

For more information, consult the following thematic websites:

Sardegna e Territorio

Sardegna Turismo

Sardegna Agricoltura 

Sardegna Ambiente

Vocazioni produttive

Vocazioni produttive

La Sardegna si caratterizza per essere una terra semplice e cooperativa, in cui prevale l’economia reale. I processi dell’industria tradizionale sono coltivati con cura, a fronte di una strutturata vocazione per le attività del turismo, agroindustria, artigianato e per i servizi avanzati.

L’isola offre una sequenza di livelli settoriali:

  • settore terziario (dal commercio, al turismo, alla logistica);
  • industria in senso stretto (settore estrattivo, manifattura, produzione di energia, etc.);
  • le costruzioni;
  • l’agricoltura.

L’heritage, ambientale, culturale, artistico ed enogastronomico sostengono l’industria turistica, ormai divenuta core business dell’isola, la quale industria favorisce altresì lo sviluppo dell’artigianato di precisione, presente e conosciuto anche nei mercati internazionali.

Il knowhow di qualità nel settore primario favorisce l’agroindustria. La creatività e l'operoso ingegno del mondo imprenditoriale, accompagnati dalla forza delle specializzazioni produttive del capitale umano, supportano tutti i settori dell'industria tradizionale, grazie anche all'abilità nella fruizione delle materie prime. Logistica e servizi avanzati, processi di rispetto della sostenibilità ambientale ed ICT, fanno da collante all'intero sistema produttivo che, nel resistere in maniera fiera agli andamenti economici altalenanti, riesce a valorizzare le proprie vocazioni territoriali.

In Sardegna si trova un sistema economico che presenta alcune realtà produttive organizzate secondo un modello distrettuale, agglomerazioni di imprese localizzate in aree specifiche dove è presente una specializzazione produttiva in termini di filiera. Il modello di distretto industriale creato in Sardegna negli anni novanta si è oggi evoluto ed istituzionalizzato nei sistemi produttivi locali garantendo un’alta specializzazione delle imprese facenti parte degli agglomerati.

I Sistemi Produttivi Locali (SPL) della Sardegna, essenziali per un buon sviluppo regionale, sono definiti come contesti produttivi omogenei caratterizzati da una elevata concentrazione di imprese industriali, prevalentemente di piccole e medie dimensioni.

I Distretti Industriali (DI), sono sistemi produttivi locali che oltre ad avere il requisito della concentrazione delle imprese, hanno anche quello della specializzazione produttiva di sistemi di imprese.

Per quanto riguarda il turismo, i nuclei dei distretti turistici maggiori, impreziositi dall'affascinante sequenza di borghi e paesi, correlati dalla densa rete degli agriturismi, sono localizzati nella celebre Costa Smeralda, nella Riviera del Corallo, nell'accogliente Golfo di Orosei, nel connubio costa montagna dell'Ogliastra, nella varietà della Costa del Sud. L'alta concentrazione di ricettività in queste aree non ha sopito la crescente propensione alla scoperta del territorio, grazie alla sempre maggiore fruibilità dei patrimoni ambientali, culturali ed enogastronomici delle differenti aree tipiche dell'isola, tutte ben caratterizzate e pronte all'offerta delle proprie vocazioni.

In merito all’artigianato, il sapere antico tramandati di generazione in generazione sono il cuore pulsante del sistema artigianale sardo, il quale si caratterizza per la semplicità e l'originalità, che riassume storia, arte e costume. L’artigianato artistico sardo non è solo un'attività produttiva, è uno stile di vita che ritrovi dentro le abitazioni e nelle strutture ricettive, che costituiscono parte integrante dei costumi tradizionali. Nato per dare risposte ad esigenze pratiche, l'artigianato della Sardegna produce manufatti rifunzionalizzati alla vita moderna destinati al commercio interno e per l'export.

L'agroindustria ricopre un ruolo fondamentale nel sistema produttivo. Rappresenta inoltre, una risorsa fondamentale per le qualità non riproducibili in altri contesti, per la cura e sostenibilità con cui vengono portate avanti le tradizioni, per l'affermazione dei suoi prodotti su scala internazionale. I suoi punti di forza sono il vitivinicolo (vitigni autoctoni riscoperti e rivalutati, vitigni internazionali, aziende leader del settore e pluripremiate), l'olivicolo (varietà tipiche locali ed alta concentrazione di aziende specializzate), il lattiero caseario (con punte d'eccellenza nei formaggi), la zootecnia (carne e derivati hanno proprietà organolettiche uniche al mondo), il cerealicolo (grano e frumenti vari) e l'orticolo (su tutti pomodoro e carciofo).

La Sardegna è una delle terre europee col maggior patrimonio geologico, ha infatti un sottosuolo ancora molto ricco di minerali: questa è la radice dell'industria dell'estrattivo, in particolare del lapideo (le cui radici affondano nell'ossidiana ed evolvono in svariate altre tipologie), col marmo del distretto di Orosei e del granito del distretto Gallurese. Sempre nel nord est dell'isola è forte il distretto del sughero, fiero delle sue coltivazioni autoctone.

Nell'ambito delle attività complementari e ausiliari a quelle del primario e delle industrie, c'è in Sardegna una funzionale rete di attori che erogano prestazioni immateriali di servizi che agevolano i comparti tradizionali e fanno da volano al sistema intero. Forte è il sistema dei servizi bancari e assicurativi come quelli sulla sanità e l'assistenza alla persona. Elevata qualità è espressa da quelli dell'istruzione e nelle attività sportive e culturali, così come la ristorazione, catering ed i noleggi. Punto d'orgoglio dei processi d'evoluzione del sistema è il terziario avanzato, perché in Sardegna la community ICT (specie nei nuovi media) e ricerca & sviluppo (specie nei processi d'innovazione, biotech e genetica), il grande profilo delle consulenze e delle attività professionali, copre l'interna gamma delle attività di supporto alle imprese esistenti o che vogliono insediarsi nell'isola.

 

Per maggiori informazioni, si consultino i seguenti siti internet tematici:

Sardegna Territorio

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Sardegna Agricoltura 

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