Ayuda a las empresas, archivo

In questa sezione di archivio puoi conoscere i bandi e gli incentivi già scaduti per il finanziamento delle Imprese in Sardegna.

Usted tiene 10550 apoyos para las empresas

Metodologia: La Lean Startup di Steve Blank

Spesso, in fase iniziale iniziale, i team e gli imprenditori danno una grande, forse troppa, importanza albusiness plan e alla progettazione del prodotto. Cercano di creare un sistema perfetto, “strutturato” e sicuro. Steve Blank osserva che le startup che utilizzano questo tipo di approccio, detto “tradizionalista”, per il 75 % falliscono (dati di ricerca Havard Business School). Proprio per diminuire tale rischio il famoso docente di Havard ha iniziato a valutare e sviluppare un altro tipo di approccio.

[[{"fid":"1332","view_mode":"default","fields":{"format":"default","field_file_image_alt_text[und][0][value]":"","field_file_image_title_text[und][0][value]":""},"type":"media","attributes":{"class":"media-element file-default"}}]]

La nuova “filosofia” di sviluppo di startup messo a punto da Blank è il famoso lean startup, in cui uno degli aspetti caratterizzanti è learning and discovery, ovvero il processo di miglioramento e apprendimento continuo per il proprio prodotto. Secondo il docente di Havard, solo questo modello permette ad una  startup di essere presente nel mercato, di avvicinarsi in tempi brevi ai potenziali clienti e di modificare abbastanza velocemente i possibili errori di sviluppo del prodotto.

Blank individua i tre aspetti critici per l’utilizzo dell’approccio Lean Startup:

  1. Delineare le ipotesi: anziché investire tempo ed energie nella redazione del business plan, i co-founder devono concentrarsi nello sviluppo del Business Model Canvans e della Value Chain
  2. Essere orientati verso i clienti: la startup dovrebbe basarsi sul modello di Customer Development, ovvero incontrare i clienti e testare con loro le proprie idee e ipotesi. Tramite questo modello la startup può essere presente nel mercato in tempi relativamente brevi attraverso un Minimum Viable Product e svilupparlo in continuo grazie ai feedback ottenuti dagli utilizzatori
  3. Sviluppo Agile e Customer Development: lo sviluppo agile e il customer development devo essere integrati man mano che si avanza con la creazione e l’upgrade del prodotto in modo da eliminare inutili sprechi di tempo e di risorse

Blank individua cinque elementi che limitano la crescita di una startup:

  • Alti costi sia per penetrare il mercato che per ammortizzare i problemi derivanti dal prodotto
  • Cicli di sviluppo tecnologico troppo lunghi
  • Scarsa propensione delle persone a partecipare ad una startup assumendosene tutti i rischi
  • L’attuale struttura del settore del capitale di rischio
  • La concentrazione geolocalizzata delle competenze in materia di startup, dunque la mancanza di un ecosistema diffuso.

Blank afferma che utilizzando l’approccio Lean i primi due limiti si possono ridurre questo perché si continua ad interagire direttamente con il cliente che consente upgrade continui del prodotto abbattendo i costi e i tempi.

Fonte: http://www.italiastartup.it

Turismo: aperte le registrazioni online a BTC 2014, disponibile il programma completo della fiera italiana degli eventi

team digitale

Sono aperte le registrazioni online a BTC 2014 per visitatori e stampa, da effettuarsi sul sito della fiera accedendo alle rispettive sezioni di riferimento. La registrazione alla fiera italiana degli eventi, che si svolgerà alla Fortezza da Basso di Firenze l’11 e 12 novembre, è gratuita e richiede soltanto pochi minuti.

Per registrarsi, professionisti e operatori che visiteranno la fiera devono accedere alla pagina web di pre-registrazione e compilare il form come indicato. Il sistema di registrazione invierà quindi un’email con un link di conferma della registrazione che porta alla pagina web dove scegliere i propri username e password personali per accedere all’area riservata del sito.

Nell’area riservata gli utenti possono stampare il proprio badge per entrare direttamente in fiera senzacode di accredito all’ingresso e iscriversi ai numerosi seminari, convegni e tavole rotonde che si terranonell’ambito del programma Education di BTC. 

Il programma completo delle sessioni è disponibile sul sito scaricabile dal sito Eventreport.

 

 

 

 

Indicazioni Ministeriali: Coordinatori per la sicurezza – durata aggiornamento professionale

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con l’Interpello del 06/10/2014 - n. 19/2014 risponde alla Federazione Sindacale Italiana dei tecnici e Coordinatori per la sicurezza circa la durata dei corsi da sostenere per l’aggiornamento professionale.

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha chiarito che i soggetti che abbiano effettuato l’aggiornamento professionale per una durata inferiore a quella prevista dalla leggenon potranno esercitare l’attività di Coordinatore per la sicurezza ai sensi dell’art. 98 del D.Lgs. 81/2008, fino a quando non avranno completato l’aggiornamento stesso per il monte ore mancante.

Leggi l’istanza: Aggiornamento professionale dei coordinatori per la sicurezza

Pubblicato il nuovo bando "Servizi per l'innovazione"

Sardegna Ricerche ha pubblicato il nuovo bando "Servizi per l'innovazione - Sostegno alla realizzazione di idee e progetti di innovazione delle imprese" che mette a disposizione delle PMI sarde 800.000 euro per il cofinanziamento di un piano di innovazione.

Obiettivo del bando è accrescere l'innovazione delle piccole e medie imprese, sviluppando idee innovative di processo e di prodotto attraverso il cofinanziamento di un piano di innovazione per l'acquisizione di consulenze esterne e prestazioni specialistiche. Le idee e i progetti di innovazione che le imprese possono proporre devono riguardare lo sviluppo di nuovi prodotti, processi o servizi oppure l'innovazione dei processi di organizzazione, produzione e distribuzione di prodotti o servizi già presenti sul mercato. Il costo totale del Piano di innovazione agevolato non potrà superare i 150.000 euro.

Sono beneficiari dell'intervento le PMI individuate come tali in conformità a quanto definito dal Regolamento (UE) N. 651 del 17 giugno 2014, singole o associate, industriali, artigiane e di servizi, operative in Sardegna in uno dei seguenti settori di attività economica:
Sezione B - Estrazione di minerali da cave e miniere
Sezione C - Attività manifatturiere (compreso settore agroalimentare che svolgano attività di trasformazione)
Sezione J - Servizi di Informazione e Comunicazione, esclusivamente per le sezioni e categorie indicate nel regolamento del bando
Sezione M - Attività professionali, scientifiche e tecniche, esclusivamente per le sezioni e categorie indicate nel regolamento del bando.

L'intervento è attuato mediante procedura valutativa a sportello, seguendo l'ordine cronologico di presentazione delle domande a Sardegna Ricerche.

La presentazione delle domande si articola in due fasi consecutive:
1. in primo luogo per via telematica utilizzando l'apposito servizio online messo a punto da Sardegna Ricerche al seguente indirizzo:
www.sardegnaricerche-bandi.it
2. trasmissione entro 15 giorni, a pena di esclusione, di tutta la documentazione validata telematicamente esclusivamente tramite una delle seguenti modalità:
- via Posta Elettronica Certificata (PEC) con o senza firma digitale
- via posta, mediante raccomandata A/R, o a mano.

Le domande devono pervenire a Sardegna Ricerche entro le ore 12:00 del 30 novembre 2015.

Informazioni e assistenza
Antonino Grimaldi
grimaldi@sardegnaricerche.it
Settore Servizi Reali
Sardegna Ricerche, Edificio 2
Località Piscinamanna – 09010 Pula (CA)
Tel. 070 9243.1 - Fax 070 9243.2203

Pagine correlate
Bandi - Servizi per l'innovazione

ISTAT: Euro-zone economic outlook

Nel terzo trimestre, l'attività economica nell'area dell'euro registrerà una ripresa modesta, frenata dalle tensioni geopolitiche che penalizzeranno il clima di fiducia degli investitori e, nonostante il deprezzamento del cambio, le esportazioni. Il PIL crescerà dello 0,2% nel terzo e nel quarto trimestre per poi accelerare marginalmente in T1 2015 (+0,3%).

Questo risultato medio, tuttavia, nasconde andamenti eterogenei tra le diverse economie dell'area. Il progressivo miglioramento della domanda interna costituirà il principale fattore trainante della ripresa.

Gli investimenti fissi lordi riprenderanno a crescere stimolati dalle migliorate condizioni di liquidità, dal più basso costo del capitale e dalla necessità di ricostituire la capacità produttiva persa a causa della crisi finanziaria. Le prospettive per i consumi privati rimangono moderatamente positive e in linea con una graduale ripresa del mercato del lavoro. Sotto l'ipotesi che il prezzo del petrolio si stabilizzi a 97 US$ al barile e che il tasso di cambio dollaro-euro fluttui attorno a 1,28, l'inflazione totale dovrebbe crescere solo marginalmente nei prossimi due trimestri.

I principali rischi associati a questo scenario sono al ribasso e includono una ripresa inferiore alle attese degli investimenti e un incremento del risparmio delle famiglie a scopo di deleveraging. A questi fattori di rischio interni si aggiungerebbero l'indebolimento della domanda estera da parte delle economie emergenti, in particolare Asia e America Latina, e un inasprimento delle tensioni geopolitiche internazionali nell'Europa dell'Est in Iraq e Siria.

Fonte: ISTAT

Come cambiano le sponsorizzazioni degli eventi: le nuove opportunità per gli organizzatori

I tempi cambiano, e anche il fenomeno delle sponsorizzazioni degli eventi si deve adeguare. Tramonta, a poco a poco, la tradizionale formula articolata in “pacchetti” di diverso valore che in sede di congresso garantiscono agli sponsor visibilità di brand attraverso l’esposizione del logo, lo stand e la menzione nei materiali dell’evento, per lasciare il posto a formule personalizzate, che raccolgono l’esigenza degli sponsor di massimizzare il valore dell’investimento attraverso l’incontro diretto con decisori, influenzatori e delegati. 

Questa la tesi di INCON, il brand di partnership che riunisce 8 fra le maggiori agenzie internazionali di eventi (fra cui le italiane AIM Group International ed Ega, il gruppo MCI, la giapponese JCS e la tedesca CPO Hanser Service) che hanno attinto alla propria esperienza nell’organizzazione di congressi nei 5 continenti per fare il punto su come il mercato delle sponsorizzazioni sta cambiando e come i PCO si devono adeguare per portare valore aggiunto ai propri clienti.

Agli sponsor, sostiene INCON, i “tipici” pacchetti platinum, gold e silver non bastano più: massimizzare l’investimento in sponsorizzazione significa oggi generare una relazione one-to-one con il target di interesse ed estenderla oltre la durata del congresso, nonché avere maggiore voce in capitolo nella stesura del programma dell’evento. Il PCO deve dunque lavorare su due fronti: da una parte, garantire che il coinvolgimento dello sponsor non diminuisca l’appeal dell’evento per i delegati né l’imparzialità dei contenuti; dall’altra, rivedere le modalità di sponsorizzazione per offrire opportunità personalizzare e ad alto ritorno.

Le mutate esigenze hanno un primo effetto immediato sul lavoro dell’organizzatore: se prima il reclutamento degli sponsor richiedeva la presentazione del progetto e del pacchetto e la “negoziazione” era relativamente breve, ora il PCO deve cucire la proposta su misura del singolo sponsor e concordare con lui la soluzione ottimale in un processo più lungo e articolato. Inoltre, dicono le agenzie di INCON, per fare una proposta di partecipazione personalizzata allo sponsor occorre avere definito gli elementi portanti del congresso, fra cui gli speaker e il programma, il profilo dei delegati e il loro numero atteso, il budget del congresso e le tariffe di sponsorizzazione.

Se per assicurarsi il supporto degli sponsor è determinante offrire loro la possibilità di instaurare una relazione con i delegati, una delle soluzioni arriva dalla tecnologia, che sta cambiando il modo in cui i partecipanti a un congresso ne fruiscono dei contenuti e favorendo il contatto diretto con sponsor ed espositori. L’opportunità che è data agli sponsor è quella di sfruttare le tecnologie digitali per produrre contenuti di interesse, e non meramente commerciali, per i delegati: interviste con i relatori più importanti prima dell’evento, per esempio, oppure gli highlights del congresso dopo la conclusione, o ancora le sintesi degli interventi più interessanti.

Le nuove opportunità di sponsorizzazione derivano anche dalle tecnologie per la comunicazione di prossimità (near field communication), che possono essere utilizzate onsite dagli sponsor per identificare i delegati che hanno scaricato i loro contenuti oppure partecipato a conversazioni online e avvicinarli direttamente, prescindendo dalla struttura fisica dello stand. Allo stesso modo, attraverso la app dell’evento e le tecnologie che consentono di ricevere risposte in tempo reale, lo sponsor può inviare ai delegati richieste mirate di appuntamento, lanciare sondaggi, fare domande.

L’interazione faccia a faccia dello sponsor in sede di congresso con il suo potenziale cliente non perderà mai la sua rilevanza, conclude INCON. Occorre però tenere presente che i “delegati digitali”, cioè quelli che partecipano all’evento virtualmente, stanno aumentando e la loro presenza porta una serie di nuove opportunità di sponsorizzazione. Sta all’organizzatore saperle sfruttare, creando comunità che mettano in contatto partecipanti, speaker e sponsor sia attraverso l’evento “live” sia attraverso i mezzi digitali.

 

Fonte: http://www.eventreport.it

Se cala il livello occupazionale, niente più bonus per i neoassunti

Le dimissioni del lavoratore o il suo licenziamento per giusta causa legittimano la revoca del credito d’imposta previsto a favore di chi impiega nuovi dipendenti
 
L’agevolazione fiscale prevista dall’articolo 4 della legge n. 449 del 1997 in termini di attribuzione a favore delle piccole e medie imprese (individuate mediante rinvio al decreto del ministro dell’Industria, del commercio e dell’artigianato 18 settembre 1997), che dall’1 ottobre 1997 al 31 dicembre 2000 avessero assunto nuovi dipendenti, di un credito di imposta fino agli importi ivi indicati, detta alcune condizioni di fruibilità, la prima delle quali è nel primo comma indicata nella conformità dell’aiuto statale alla disciplina comunitaria.

La seconda condizione - di natura stavolta spaziale - è prevista dal secondo comma, per il quale le imprese dovevano operare nelle aree comunque situate nei territori di cui all'obiettivo 1 del regolamento Cee n. 2052 del 1988 e in quelli per i quali la Commissione delle Comunità europee aveva riconosciuto la necessità di intervento con la decisione 11 aprile 1997, n. 836, confermata con decisione n. SG (97) D/4949 del 30 giugno 1997.

Infine, ulteriori condizioni vennero statuite nel quinto comma, tra le quali l’impresa, anche di nuova costituzione, doveva realizzare un incremento del numero di dipendenti a tempo pieno e indeterminato (lettera a) e – ai fini che in questa sede interessano – “il livello di occupazione raggiunto a seguito delle nuove assunzioni non subisca riduzioni nel corso del periodo agevolato”,ex lettera c.
 
L’ultimo requisito era stato interpretato dalla circolare del ministero delle Finanze n. 219/E del 1998, la quale aveva illustrato, da un canto, la condizione che il livello di occupazione raggiunto a seguito delle nuove assunzioni non subisca riduzioni nel corso del periodo agevolato sottintende il mantenimento, nel periodo triennale di agevolazione, del livello occupazionale composto sia dall’incremento occupazionale che ha dato luogo al credito d’imposta sia di quello esistente alla data del 30 settembre 1997.

D’altro canto, la suddetta circolare aveva precisato che la riduzione del livello occupazionale a seguito di atti non dipendenti dalla volontà del datore di lavoro, quali quelli individuati a mero titolo esemplificativo nel recesso da parte del lavoratore ovvero nel pensionamento su istanza del medesimo, non costituivano causa di revoca del credito d’imposta, se riferiti al personale esistente alla data del 30 settembre 1997.

Nessun dubbio, quindi, che soltanto la cessazione del rapporto di lavoro dei nuovi assunti avrebbe potuto legittimare il disconoscimento del beneficio fiscale, come confermato dal successivo passo della citata circolare ministeriale, per la quale, “di contro, qualora i predetti atti riguardino lavoratori assunti nel periodo 1° ottobre 1997 - 31 dicembre 2000, gli stessi comportano una riduzione del livello occupazionale raggiunto e, conseguentemente, una corrispondente revoca del credito, nel periodo d'imposta in cui detta riduzione si è verificata, salvo il ripristino da parte dell'impresa del precedente livello occupazionale”.
 
Nella controversia oggetto dell’intervento della Corte regolatrice del diritto in rassegna (sentenza 30 maggio 2014, n. 12160), si era verificato che un lavoratore era stato licenziato per il giustificato motivo individuato nella (evidentemente invalidante) sua malattia e un altro si era dimesso volontariamente e, seppure in entrambi i gradi di merito, era stata confermata l’agevolazione fiscale, i giudici di legittimità hanno optato per la soluzione interpretativa di natura meramente oggettiva della condizione legale prevista nella cennata lettera c dell’articolo 4.
In tal modo, vengono imputati al contribuente effetti da lui non determinati, né, forse, altrimenti inevitabili (si pensi alle dimissioni di un dipendente l’ultimo giorno utile per mantenere il livello occupazione di nuova entità), in base – appunto - al tenore letterale e “all’indubbia ratio della norma, costituita dall'incentivazione alla stabile occupazione in particolari aree del territorio”.
 
Pertanto, la giurisprudenza del Supremo collegio - già dalla sentenza, citata da questa in commento, 27 febbraio 2013, n. 4933, la cui massima viene recepita acriticamente dalla pronuncia della Suprema corte che si annota - aveva dedotto l’effetto dell’indifferenza, ai fini della decadenza dal credito di imposta, della circostanza che i rapporti di lavoro così instaurati fossero poi cessati per fatti non imputabili alla volontà del datore di lavoro.
 
Da parte nostra, si può soltanto aggiungere che, seppure corretta sia l’affermazione del Supremo collegio sull’esclusione delle circolari amministrative dalle fonti del diritto - in quanto atto unilaterale della PA volto a indirizzare e disciplinare in modo uniforme l’attività dei propri organi - non dovrebbero essere considerate legittimamente irrogate le sanzioni tributarie amministrative e gli interessi moratori al contribuente “qualora egli si sia conformato a indicazioni contenute in atti dell'amministrazione finanziaria, ancorché successivamente modificate dall'amministrazione medesima”.
In questi termini dispone ancora vigente una legge dello Stato italiano, peraltro di portata generale, qual è lo Statuto dei diritti del contribuente, approvato con legge n. 212 del 2000, con la disciplina incardinata nell’articolo 10, rubricata “Tutela dell’affidamento e della buona fede. Errori del contribuente”, anche nel testo risultante dopo le modifiche apportate dall'articolo 1, comma 1, del Dl 17 giugno 2005, n. 106, sempreché i difensori in primo grado si ricordino di sollevare tale eccezione.
 
 
a cura di Giurisprudenza delle imposte edita da ASSONIME

Assorel: comunicare le pratiche di sostenibilità ambientale aiuta le aziende a essere più competitive

Per gli Italiani la difesa dell’ambiente non è una moda ma un valore fondamentale: chiedono maggiori informazioni, comportamenti più virtuosi da parte delle imprese e maggiore volontà delle amministrazioni.

Lo sviluppo sostenibile non è più una moda e la riconoscibilità green di un’impresa è divenuta un driver per il brand e un vettore stimolante l’acquisto nonostante la crisi. È quanto emerge dall’indagine sui comportamenti ambientali degli italiani, effettuata dall’istituto di ricerca SWG per Assorel (Associazione Italiana Agenzie di Relazioni Pubbliche), su un campione di 1.500 italiani (rilevazione effettuata agli inizi di settembre 2014) e presentata in anteprima al convegno nazionale “La comunicazione ambientale, fattore immateriale della sostenibilità e della crescita”, organizzato dalla stessa Assorel oggi, 1° ottobre, all’Auditorium dell’Ara Pacis di Roma. 

“Per il 90% degli italiani - ha spiegato Enzo Risso di SWG - è importante che un’impresa si occupi di salvaguardare l’ambiente. Per oltre i due terzi dei consumatori - continua Risso - l’impegno ambientale di un’azienda è un fattore che pesa nella scelta dei prodotti e dei servizi, mentre, già oggi, un’ampia quota di persone (78%) è disposta a pagare di più, se sa di trovarsi fronte ai prodotti di un’azienda impegnata sul fronte ambientale”.

A commentare gli interessanti risultati della ricerca, messi a confronto con alcune case history green che confermano la tendenza (Conai, Tetra Pak, Acqua Minerale San Benedetto e Imprese Mezzaroma), un panel di esperti appartenenti a istituzioni, Pubblica Amministrazione, Consorzi, associazioni, media e blog.

Dalla ricerca emerge anche che “all’atto dell’acquisto – affermaAndrea Cornelli, presidente Assorel -, il cittadino chiede di essere informato sulle buone pratiche di sostenibilità delle aziende produttrici, dunque c’è bisogno di comunicazione e trasparenza. Fare bene non è quindi sufficiente, bisogna anche farlo sapere”.

Le aziende, in questo processo, possono tenere conto di un’altra curiosità evidenziata dall’indagine SWG, che riguarda le fonti da cui le persone apprendono le informazioni utili a migliorare il loro modo di  comportarsi verso l’ambiente. In pole position c’è il web (56%), seguito dal Tv (48%), giornali (27%) e radio (13%).

L’indagine, inoltre, conferma che ben il 74% degli italiani non giudica lo sviluppo sostenibile e la difesa dell’ambiente una moda o un tema dell’élite culturale, ma lo inserisce tra i valori fondamentali cari a tutti i consumatori del Paese. Un fattore capace, quindi, di incidere profondamente sulle motivazioni di acquisto.

Non a caso il 68% delle persone chiede che la riconoscibilità ambientale sia messa bene in evidenza sui prodotti (e non solo pubblicizzata in tv o su internet). Non solo. Anche se siamo in tempi di crisi e il driver dominante resta il costo (46%), l’impegno ambientale di un’azienda è premiato ed è diventato, per il 79% degli italiani, uno stimolo a preferirla. Un incentivo molto concreto: il 78%, anche se nei dovuti limiti, si dice anche disposto a spendere di più per acquistare prodotti o servizi d’imprese attente a non inquinare e a tutelare territorio e ambiente.

Secondo l’opinione pubblica, le azioni personali maggiormente tutelanti l’ambiente sono la raccolta differenziata, l’evitare di sprecare acqua e l’attenzione a non gettare materiali inquinanti negli scarichi. Per custodire il nostro ecosistema, però, è richiesto un forte impegno individuale (53%), una maggiore volontà di governi e amministrazioni (50%), nonché comportamenti più virtuosi da parte delle imprese (43%).

La strada da percorrere per tutelare l’ambiente, quindi, è ancora lunga: l’83% delle persone intervistate, infatti, sottolinea che solo i singoli, con le loro micro-azioni individuali, possono dare un contributo reale alla salvaguardia dell’ambiente e l’85% degli intervistati ritiene insufficienti e troppo scostanti i comportamenti ambientalisti degli italiani.

L’indagine realizzata da SWG traccia anche una mappa delle abitudini ambientali degli italiani. Così scopriamo che il 65% evita di gettare materiali inquinanti negli scarichi; il 59% rispetta l’ambiente urbano; il 52% limita i livelli della temperatura del riscaldamento; il 51% fa la raccolta differenziata e il 48% è attento a non sprecare acqua.

Un po’ più di disattenzione la incontriamo, invece, nell’uso razionale dei detersivi (31%), nell’uso di materiali ecosostenibili (16%), nell’attenzione al tipo e quantità di imballaggi (16%). Non mancano vere distrazioni, come l’abitudine di tenere accesi, anche se in stand by, gli apparecchi (35%); lasciare sempre inserito il caricabatteria del cellulare nella presa (21%); lasciare il televisore acceso anche se nessuno lo guarda (14%).

Maggiore attenzione è riservata ai grandi vettori di consumo: il 57% evita di lasciare i caloriferi accesi quando non è in casa; il 73% non apre le finestre quando ha il condizionatore acceso; il 59% non fa partire la lavatrice o la lavastoviglie con poco carico.

Buone notizie arrivano dal fronte della raccolta differenziata: il 57% mette da parte carta e plastica, il 55% separa il vetro, mentre sull’umido siamo ancora al 44%. Pile esaurite e medicinali scaduti hanno rispettivamente un impegno da parte del 36 e 33 per cento della popolazione.

Il tema su cui gli italiani proprio non riescono a cambiare è l’uso dell’auto o dello scooter. Il 62% usa l’auto tutti i giorni, mentre il 75% degli italiani non utilizza o usa solo saltuariamente i mezzi pubblici. Car sharing e car pooling sono per una pura minoranza (3%), mentre la bicicletta per spostarsi in città (non per le gite domenicali) è preferita solo dal 18% delle persone. 

ASSOREL è l’Associazione Italiana delle Agenzie di Relazioni Pubbliche a servizio completo, fondata nel 1982 che raggruppa i maggiori operatori del settore in Italia e aderisce a Confindustria Intellect e ICCO.

SUAP: firma digitale, ottenerla è gratuito.

persona che digita sulla tastiera

Volete ottenere gratuitamente la vostra firma digitale?

Avete difficoltà ad accedere alla sezione "Invia la tua pratica" del sito per effettuare l'invio telematico della pratica con il SUAP?



Presso l'Urp dell'Assessorato dell'Industria gli imprenditori possono attivare la tessera sanitaria (TS-CNS) già in loro possesso, per il riconoscimento immediato nel portale (senza dover attendere l'invio delle password) e eventualmente anche per la firma digitale dei documenti.



Il servizio è completamente gratuito ed è attivo presso l'URP dell'Assessorato dell'Industria (Viale Trento 69, Cagliari al piano terra) il lunedì, il martedì e il giovedì dalle 9,30 alle 13,00 e dalle 15,00 alle 17,00.

E' possibile prenotare un appuntamento negli stessi giorni dalle ore 9,00 alle 9,30 all'indirizzo sardegnasuap@regione.sardegna.it

Per chi avesse difficoltà a recarsi a Cagliari segnaliamo che lo stesso servizio è offerto anche presso diverse ASL. 

Per informazioni sugli indirizzi e sugli orari di apertura visitare il sito http://www.regione.sardegna.it/tscns



Per attivare il servizio occorre presentarsi allo sportello con un documento di identità e la tessera sanitaria, avendo cura di verificare che la stessa sia provvista di microchip.



Per ulteriori informazioni http://www.regione.sardegna.it/tscns/ oppure contattare il numero 070 6065792 nei giorni di apertura dello sportello e il numero 070 6062528, 2149 e 2646 negli altri giorni.

 

Strumenti per l'innovazione e la creatività dei giovani innovatori e per le imprese

L'iniziativa è organizzata da Sardegna Ricerche per presentare i nuovi bandi "Microincentivi per l'innovazione e la fabbricazione digitale", "Generazione Faber" e la Banca dati Maker.

Gli incontri si svolgeranno nei seguenti giorni:

- Sassari, martedì 7 ottobre a partire dalle ore 11:00 presso la Sala convegni del CNR;

- Nuoro, mercoledì 8 ottobre a partire dalle ore 11:00 presso la sede dell'Ailun in via P.Paoli 2;

- Cagliari, venerdì 10 ottobre a partire dalle ore 16:00 presso la Sala conferenze ex Distilleria in via Ampere a Pirri (Cagliari).


Consulta le pagine nella sezione "Eventi" del portale SardegnaRicerche