Cosa fare in caso di infortunio

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In caso di infortunio sul posto di lavoro, sono diversi gli obblighi e gli adempimenti che sorgono in capo al datore di lavoro. Il primo di questi è quello di realizzare le attività di primo soccorso a tutela dell’infortunato e provvedere affinché il soggetto venga trasportato alla struttura sanitaria o all’ambulatorio INAIL più vicino.

L’infortunato è chiamato ad informare immediatamente il datore di lavoro in merito all’incidente a prescindere dall’entità dell’infortunio. Questa fase è molto delicata in quanto la trasparenza e la veridicità delle informazioni sarà rilevante nel momento in cui l’imprenditore denuncerà l’accaduto all’INAIL.

Il datore di lavoro deve poi rispondere agli obblighi nei confronti dell’autorità assicurativa, l’Inail – Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro.

Il secondo e principale adempimento è la denuncia telematica all’INAIL. Sul punto, la disciplina differisce a seconda della durata della prognosi. L’imprenditore è infatti obbligato a denunciare all’Inail, entro due giorni da quando se ne ha avuto notizia, qualsiasi infortunio che comporti una prognosi superiore ai tre giorni, senza contare quello in cui si è verificato l’evento. Per qualsiasi infortunio mortale o con pericolo di morte, la denuncia all’Inail dovrà avvenire entro 24 ore da quando se ne ha avuto notizia.

La copertura economica dei giorni di calendario in cui il dipendente non presta alcuna attività è a carico dell’azienda o dell’INAIL a seconda dai casi:

  • Per il giorno in cui si verifica l’infortunio la retribuzione è interamente a carico dell’azienda;
  • I tre giorni successivi quello dell’evento sono anch’essi interamente a carico del datore (si parla di “periodo di carenza”);
  • A partire dal quarto giorno successivo quello dell’infortunio fino al rientro al lavoro il trattamento economico è a carico dell’INAIL.

La denuncia può essere trasmessa attraverso l’applicazione reperibile online.

Per dettagli sull’utilizzo dell’applicazione, si consulti l'allegato ivi presente.

Dal 23 dicembre 2015 il datore di lavoro non ha più l’obbligo di tenuta del registro infortuni né delle relative annotazioni. L’eventuale registro già posseduto dal datore di lavoro, e a suo tempo vidimato dall’Asl competente per il territorio, dovrà essere conservato sul luogo di lavoro per almeno quattro anni dall’ultima registrazione e stare sempre a disposizione degli organi di vigilanza.

Siamo finalmente giunti alla fine della fase di segnalazione dell’infortunio, ma è bene elencare i quattro elementi fondamentali che caratterizzato l’avvenimento come infortunio, al fine di non confondere questo con altri accadimenti che vengono trattati dalla legislazione in modo differente. Per poter parlare quindi di infortunio sul lavoro devono essere presenti più condizioni:

· l’evento deve essere traumatico;

· il collegamento tra l’evento e il lavoro che si svolge;

· la durata dell’astensione dal lavoro;

· la causa violenta. Quest’ultima è il criterio di discernimento per distinguere l’infortunio dal lavoro dalla malattia professionale.

Per maggiori approfondimenti, si consulti la pagina dell' Inail, dedicata alla denuncia di infortunio.

Aggiornato il 25/05/2020