Stipulare contratti di locazione e di impiego

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Se intendi acquistare una presenza diretta all’estero, una delle prime necessità sarà quella di individuare uno spazio da destinare a ufficio, showroom, magazzino, fabbrica e/o comunque all’esercizio dell’attività societaria.

Esistono diverse soluzioni, a questo fine, che possono fare al caso tuo. Per esempio, potrai concludere un contratto di locazione di un ufficio reale e ad uso esclusivo, oppure potrai individuare opportunità di locazioni condivise ovvero ancora, se non hai bisogno di un ufficio a tempo pieno, potrai ricorrere ad uffici virtuali, affittando un centralino, una casella postale e la possibilità di usare l’ufficio se e quando necessario. Ognuna delle precedenti soluzioni (che sono meramente esemplificative della tipologia di locazioni possibili) rispondono a esigenze logistiche/organizzative e a disponibilità finanziarie diverse.

Certo è che, qualora lo spazio da locare debba essere destinato ad un esercizio commerciale, è sempre necessario:

  • verificare prima l’idoneità dello spazio non solo rispetto alle esigenze pratiche dell’attività, ma anche e soprattutto rispetto ai requisiti legali e regolatori previsti nello Stato estero per l’esercizio di una certa attività in termini di ubicazione, dimensioni, configurazione, etc. (ad es. dotazione di parcheggi minimi obbligatori, disponibilità di un numero minimo di bagni, distanza minima rispetto a certi luoghi);
  • ove sia necessario richiedere visti di lavoro per i dipendenti o per le figure chiave dell’azienda che dovranno lavorare nello Stato estero, verificare preventivamente la necessità di esibire determinate tipologie di contratti (ad esempio, l’Ufficio per l’immigrazione potrebbero richiedere l’esibizione di un contratto di locazione di un immobile idoneo ad ospitare il numero di dipendenti dichiarato);
  • ricorrere all’assistenza di un legale esperto prima di stipulare qualsiasi contratto o lettera di intenti con il locatore, come anche con eventuali mediatori.

Inoltre, a seconda del tipo di attività da svolgere avrai necessità di stipulare polizze di assicurazione, quali, ad esempio, quelle per la responsabilità civile, per la responsabilità da prodotto (che potrebbe non essere inclusa nella responsabilità civile generale), per la proprietà aziendale, inclusa quella intellettuale, per la responsabilità professionale (errori ed omissioni), per gli infortuni sul lavoro. Indaga prima di intraprendere l’attività eventuali obblighi circa l’adozione di polizze assicurative obbligatorie e/o comunque opportune nello Stato.

Infine, se intendi assumere dipendenti presso lo Stato estero sarà inoltre necessario analizzare la locale normativa che disciplina i rapporti di impiego e avere a che fare con i sindacati (ovvero le figure corrispondenti, quali i Syndicat des Travailleurs in Francia, i Trade Unions in UK, etc.) così come l’istituto di previdenza sociale e di assicurazione sul lavoro, se esistente, dello Stato estero. Potranno inoltre essere previsti specifici obblighi di formazione e training dei dipendenti da destinare a certe posizioni, oltre ad obblighi, adempimenti e misure da adottare in tema di sicurezza sul lavoro. In altri termini, non potendo in questa sede fornire informazioni dettagliate poiché le stesse variano per ogni Stato, sarà necessario indagare la normativa vigente con attenzione e consultare professionisti locali.

Aggiornato il 03/08/2022