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In questa sezione di archivio puoi conoscere i bandi e gli incentivi già scaduti per il finanziamento delle Imprese in Sardegna.

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Sicurezza informatica, un nuovo corso dell’Accademia Digitale della Camera di Commercio di Sassari

Sicurezza informatica, un nuovo corso a Sassari

Al via in autunno il corso di specializzazione in materia di “Sicurezza informatica” per imprese e professionisti, promosso dalla Camera di Commercio di Sassari. All’interno dell’I-LAB - Centro di Competenza Digitale - è stata attivata l’Accademia Digitale dedicata alla diffusione della cultura digitale e allo sviluppo e consolidamento di nuove competenze specifiche e professionalizzanti. Il corso è inserito in questo contesto e consentirà ai partecipanti di acquisire nuove competenze spendibili nel mondo del lavoro nell’ambito della sicurezza informatica. I candidati devono essere residenti o domiciliati in Sardegna e in possesso dei requisiti previsti dall’avviso. Saranno ammesse 15 persone fisiche. Il corso - gratuito - è organizzato in collaborazione con Pluribus One Srl.

Dopo una panoramica sui principali ruoli del responsabile della sicurezza informatica si approfondiranno i temi della Business continuity e disaster recovery insieme alla legislazione e alla normativa in materia di cyber security e privacy. I partecipanti verranno coinvolti in esercitazioni pratiche per la costruzione di una strategia di difesa cyber, sulle metodologie e strumenti per la gestione degli incidenti informatici (incident response planning). Si approfondiranno inoltre le metodologie e gli strumenti per il monitoraggio, la rilevazione e la risposta agli attacchi informatici insieme ai relativi framework di riferimento.

Sono previsti anche 20 ore dedicate a esercitazioni hands-on su ambienti di penetration testing e allo sviluppo di un project work finale sulla valutazione della sicurezza di un sistema.

Il corso si svolgerà indicativamente tra ottobre e novembre prossimi, con le lezioni in presenza nella sede della Camera di Commercio di Sassari, in via Roma 74.

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Posti vacanti nelle imprese, tasso al 2% nel secondo trimestre 2024

Grafico

L’Istat ha pubblicato le stime preliminari del tasso di posti vacanti riferite al secondo trimestre 2024 per tutte le imprese con dipendenti dell’industria e dei servizi, e anche per il sottogruppo di quelle con almeno 10 dipendenti. 

Secondo l’analisi dell’Istituto nazionale di statistica nel secondo trimestre 2024 il tasso di posti vacanti destagionalizzato, per il totale delle imprese con dipendenti, diminuisce di 0,1 punti percentuali rispetto al livello del trimestre precedente, attestandosi al 2%. In particolare, la diminuzione osservata per il totale economia è dovuta al contributo negativo da parte dell’industria, che fa registrare una variazione negativa di 0,2 punti percentuali. Dal lato dei servizi si registra, invece, un contributo positivo di 0,1 punti percentuali.

Per le imprese con almeno 10 dipendenti il tasso di posti vacanti è fermo all’1,7%, in diminuzione nell’industria.

Come spiegato dall’Istat, i posti vacanti si riferiscono alle ricerche di personale che, alla data di riferimento (l’ultimo giorno del trimestre), sono iniziate e non ancora concluse. In pratica sono i posti di lavoro retribuiti (nuovi o già esistenti, purché liberi o in procinto di liberarsi) per i quali il datore di lavoro cerca attivamente e al di fuori dell’impresa un candidato adatto ed è disposto a fare sforzi supplementari per trovarlo.

Il tasso di posti vacanti è il rapporto percentuale fra il numero di posti vacanti e la somma di questi ultimi con le posizioni lavorative occupate. Tale indicatore può fornire informazioni utili per interpretare l’andamento congiunturale del mercato del lavoro, dando segnali anticipatori sul numero di posizioni lavorative occupate.

Ritorna "Donne in digitale", percorso formativo per imprenditrici

Ritorna "Donne in digitale"

Al via in settembre "Donne in digitale, percorso formativo promosso da Unioncamere per la diffusione della cultura e la formazione imprenditoriale femminile. L'iniziativa si inserisce nel Piano nazionale per la promozione dell'imprenditorialità femminile promosso dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy e realizzato da Invitalia e Unioncamere, a valere sul “Fondo a sostegno dell’impresa femminile” ex art. 1, commi 97-106 della Legge 178/2020 – Capo V, comprensiva della dotazione aggiuntiva del PNRR (Decreto interministeriale 24 novembre 2021).

Progettato e realizzato da Si.Camera, anche sulla base delle riflessioni emerse durante le prime tre edizioni del 2023, Donne in Digitale approfondisce metodologie e strumenti strategici per la presenza online, l’organizzazione del lavoro e il project management, la cura dei contenuti anche attraverso l’intelligenza artificiale e l’utilizzo di tecnologie di e-commerce al fine di accrescere la professionalità manageriale e di migliorare le competenze digitali delle donne che fanno impresa e delle lavoratrici, anche e soprattutto in ottica di contrasto al gender gap.

Il percorso, rivolto a imprenditrici, già attive o aspiranti, e a libere professioniste avrà una durata complessiva di venti e sarà attivato a settembre. Sono previsti cinque moduli della durata di tre ore + due bootcamp pratici della durata di 2,5 ore. L’obiettivo delle attività formative è stimolare percorsi di upskilling (miglioramento delle proprie) e reskilling (acquisizione di nuove competenze) orientati all’acquisizione ovvero al rafforzamento delle competenze digitali relative all’organizzazione del lavoro o alla comunicazione con il mercato e con gli utenti.

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Infortuni sul lavoro, denunce stabili nel 2024

Luogo di lavoro

Il numero degli infortuni sul lavoro denunciati nel corso del 2024 è pressoché stabile rispetto al 2023 e risulta in forte calo rispetto al 2019, primo anno pre covid.

I dati emergono da un’analisi dell’Inail, commentata positivamente dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.

Secondo i dati diffusi dall’Istituto, il numero degli infortuni denunciati in occasione di lavoro ha mostrato una sostanziale stabilità passando da 252.675 casi nel 2023 a 252.951 nel 2024, con un aumento quindi pari +0,1%. 

Rispetto al 2019, “l’anno corretto per un confronto perché precede la pandemia”, spiega una nota del ministero del Lavoro, il tasso di incidenza delle denunce di infortunio per ogni 100mila occupati è in diminuzione, passando da 1394 a 1250 (-10,3%). “Si ricorda che in Italia, a differenza di altri Paesi dell’Ue, i casi di covid-19 contratti nei luoghi di lavoro rientrano nelle statistiche sugli infortuni, così come quelli che avvengono in itinere, ovvero nel tragitto fra casa e lavoro”, precisa ancora il Ministero.

Nel 2024 a crescere è il numero delle denunce di malattie professionali: +19,6% rispetto al 2023. Da evidenziare l’incremento delle denunce tra gli under 15 (+20,6%), legato all’estensione dell'assicurazione Inail agli studenti (così come al personale) nelle scuole di ogni ordine e grado, disposta dal Decreto legge Lavoro n. 48 del 2023.

Cala invece l’incidenza delle denunce di casi mortali, scendendo da 207 decessi per ogni 100mila occupati nel 2019 a 196 nel 2024 (-5,3%). 

Da Ismea contributi e mutui per le pmi agricole condotte da giovani o donne

Da Ismea contributi e mutui per le pmi agricole

Sarà possibile convalidare dal 5 al 30 settembre le domande di Ismea "Più impresa", la misura che sostiene economicamente le iniziative imprenditoriali giovanili e femminili in agricoltura, nei settori della produzione, trasformazione e diversificazione del reddito. La fase di preconvalida è già partita in queste settimane (e si concluderà il 30 settembre), ma sarà la fase di convalida, con la presentazione delle domande, a determinare la data per la definizione dell'ordine cronologico con il quale le domande verranno istruite. Il processo di presentazione sarà tutto telematico e basterà sottoscrivere digitalmente la domanda in modalità "Pades" per accedere alla convalida. Tutti i documenti potranno essere caricati sul nuovo portale senza controfirma dell'utente. 

Con una dotazione finanziaria di 60 milioni di euro, "Più Impresa" finanzia investimenti fino a 1.500.000 euro attraverso contributi a fondo perduto e mutui a tasso zero per una durata massima di 15 anni, concessi a favore di micro, piccole e medie imprese agricole organizzate sotto forma di ditta individuale o di società, amministrate e condotte da giovani di età compresa tra i 18 e i 41 anni non compiuti o da donne.

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In crescita in Sardegna le attività di street food

Street food in crescita anche in Sardegna

Si diffonde sempre più il gradimento anche dei sardi nei confronti del "cibo da strada", che nell'isola trova modalità del tutto originali, fondendo tradizione e modernità. E così anche piatti considerati "antichi" diventano tentazioni per il palato da consumare passeggiando, acquistati da venditori che si muovono su quattro ruote: panadas, focacce, pizzette sfoglia, culurgiones, sebadas ma anche pani frattau, fregula condita, gnocchetti, raviolini di ricotta, frittura del giorno, la lista è inaspettatamente lunga.

Un àmbito quindi in fortissima crescita, come mette in evidenza in un suo report l’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Sardegna, su fonte UnionCamere-Infocamere. Nel 2023 le imprese isolane registrate come “Attività di ristorazione ambulante” sono oltre 200 e sono cresciute del 90 per cento negli ultimi cinque anni.

Un settore che a livello nazionale conta quasi tremila imprese ambulanti e oltre 50mila attività legate alla ristorazione, con un giro d’affari annuo di oltre 600 milioni di euro. E sono sempre più gli italiani, uno su due, che dichiarano di consumarlo almeno una volta la settimana. soprattutto la sera (73 per cento) e 2 su 3 lo preparano da sé. Quasi sette italiani su dieci (il 69 per cento) hanno scelto di consumare cibo di strada in questa estate. I costi sono tutto sommato contenuti. Un successo certificato insomma dalla nascita di nuove attività, in particolare nell’imprenditoria giovanile.
 

Cassa integrazione, impennata di richieste: +28% in un anno

Inps

La cassa integrazione riprende a crescere. Secondo i dati dell’Osservatorio Inps sulle ore autorizzare di cig, a luglio 2024 è stato registrato un aumento delle richieste pari a un +27,9% sull’anno. 

A luglio sono state autorizzate in totale 36,6 milioni di ore, in leggero aumento rispetto al precedente mese di giugno (35,3 milioni), più accentuato l’aumento rispetto a luglio 2023 (28,6 milioni).

Le ore di cassa Integrazione guadagni ordinaria autorizzate sono state 26,1 milioni, circa il 4% la variazione congiunturale rispetto a giugno 2024 (25,1 milioni di ore). A luglio 2023 erano state autorizzate 18,5 milioni di ore.

Il numero di ore di cassa Integrazione guadagni straordinaria è stato pari a 9,1 milioni (di cui 5,9 per solidarietà), in leggera diminuzione rispetto al mese precedente in cui erano state autorizzate 9,5 milioni di ore (di cui 6,8 per solidarietà). In diminuzione anche la variazione tendenziale, -3,7% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente in cui erano state autorizzate 9,3 milioni di ore (di cui 2,8 per solidarietà).

A luglio 2024 non ci sono stati interventi di cassa integrazione guadagni in deroga autorizzati.

Il numero di ore autorizzate nei fondi di solidarietà è pari a 1,3 milioni, in crescita sia rispetto al mese precedente (0,7 milioni), sia rispetto a luglio 2023 (0,8 milioni).

Cinema, online due bandi Contributi selettivi per la produzione di opere artistiche

Pellicola

La Direzione generale Cinema e audiovisivo ha pubblicato sul proprio sito internet due dei quattro bandi previsti per l’annualità in corso relativi alla linea di intervento dei contributi selettivi. Si tratta del:

  • Bando per la concessione di contributi selettivi per la scrittura, lo sviluppo e la produzione di opere cinematografiche e audiovisive – Anno 2024

  • Bando per la concessione di contributi selettivi per la produzione di opere cinematografiche di lungometraggio di particolare qualità artistica – Anno 2024

Per il 2024 sono previste due sessioni per la presentazione delle richieste di contributo:

  • prima sessione: dal 17 settembre al 7 ottobre

  • seconda sessione: dal 19 novembre al 9 dicembre

Tra le novità del bando selettivi per la scrittura, lo sviluppo e la produzione di opere cinematografiche e audiovisive, l’aumento delle risorse stanziate per le sotto-linee di intervento: “Giovani Autori” (7,8 milioni di euro), “Opere Prime e Seconde” (7,5 milioni di euro), “Documentari” (3,6 milioni di euro). Restano invariate rispetto al 2023 le quote relative a “Cortometraggi” e “Opere di animazione” (rispettivamente 900mila e 4,8 milioni di euro).

24 milioni di euro sono destinati a finanziare la produzione di opere su personaggi e avvenimenti dell’identità culturale italiana ed è ripartito tra le opere cinematografiche (21 milioni di euro) e i documentari (3 milioni di euro). Le opere oggetto di questa specifica linea di finanziamento, introdotta a partire dal presente bando, rispecchiano l’identità e la varietà culturale delle diverse tradizioni e storie dell’Italia e delle sue regioni ed hanno l’obiettivo di delineare, preservare, trasmettere e diffondere l’identità culturale del nostro Paese.

Il bando prevede che non siano ammesse a contributo opere il cui soggetto e sceneggiatura e ulteriori materiali artistici siano stati realizzati mediante sistemi di Intelligenza artificiale. Per quanto riguarda lo sviluppo, è stato introdotto l’obbligo, per i beneficiari, di dichiarare le fasi di lavorazione in cui siano stati utilizzati sistemi dell’IA.

Per tutte le linee d’intervento, il beneficiario del contributo può richiedere tramite la piattaforma DGCOL un acconto pari al 50% del contributo riconosciuto.

Nei prossimi mesi la DGCA renderà disponibili gli altri bandi relativi alla linea di intervento dei contributi selettivi ovvero:

  • il Bando per la produzione di opere tv e web e di animazione relativo ai personaggi e agli avvenimenti dell’identità culturale nazionale italiana

  • il Bando per le produzioni audiovisive innovative.


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Oltre 1 milione di euro per innovazione e ricerca con il bando a cascata Spoke 2 – Nuove imprese

imprenditore

Dal 2 settembre al 30 ottobre 2024 sono aperti i termini per la presentazione delle domande di contributo a fondo perduto del bando a cascata “Spoke 2- Nuove imprese”, per cui è disponibile uno stanziamento di 1.250.000 euro, nell’ambito del Programma Rome Technopole, finanziato dall’Unione europea – Next Generation EU sui fondi PNRR MUR – M4C2 –Investimento 1.5. Avviso “Ecosistemi dell’Innovazione”.

Il bando, gestito dall’Unione italiana delle Camere di commercio, con cui si intende finanziare piani di investimento di piccole e medie imprese e microimprese del Lazio e delle regioni del Mezzogiorno, costituite non prima del 1° luglio 2023.

Il bando intende sostenere piani di investimento con le seguenti spese ammissibili:
a) Acquisto di software gestionale, professionale e altre applicazioni aziendali, licenze d’uso e servizi software di tipo cloud e saas e simili, brevetti e d’uso sulla proprietà intellettuale, nella misura massima del 30% della spesa totale del piano di investimento;
b) onorari per prestazioni e consulenze relative all'avvio d'impresa, nei seguenti ambiti:
- 1. logistica; 
- 2. produzione;  
- 3. Organizzazione e gestione di impresa; 
- 4. contrattualistica; 
- 5. contabilità e fiscalità; 
- 6. certificazione di qualità; 
- 7. certificazioni ambientali.
c) consulenze specialistiche legate alla registrazione e allo sviluppo di marchi e brevetti;
d) consulenze specialistiche per la presentazione di proposte progettuali su bandi competitivi europei e nazionali;
e) consulenze specialistiche per la progettazione e realizzazione di prototipi/proof of concept di cui il fornitore è già identificato in fase di presentazione della proposta ovvero spese di ricerca esterna contrattuale affidata a un Organismo di Ricerca (OdR) già identificato in fase di presentazione della proposta;
f) sviluppo di un piano di comunicazione (progettazione dell’identità visiva, progettazione e realizzazione sito internet, registrazione del dominio, progettazione piano di lancio dell'attività) e strumenti di comunicazione e promozione (es. messaggi pubblicitari su radio, TV, cartellonistica, social network, banner su siti di terzi, Google Ads, spese per materiali pubblicitari, etc);
g) costi amministrativi, a copertura dei soli costi di auditor/revisori esterni condotto da personale indipendente e specializzato, iscritti nel registro dei revisori legali che certifichi le spese sostenute e i rendiconti, nel rispetto delle norme comunitarie e delle procedure di revisione in essere, mediante una relazione tecnica unitamente ad attestazione rilasciata in forma giurata e con esplicita dichiarazione di responsabilità.

Il costo complessivo del piano di investimento dovrà essere compreso tra 40.000 e 100.000 euro.
La durata di realizzazione del piano di investimento, entro cui i pagamenti dovranno essere integralmente e definitivamente effettuati direttamente dai beneficiari, non potrà essere superiore a quattro mesi a decorrere dalla data di pubblicazione del provvedimento di ammissione al finanziamento e successiva sottoscrizione del Contratto d’Obbligo.


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Crolla il numero di artigiani: in 11 anni cancellati 410mila titolari

Artigiano

Gli artigiani in Italia sono in via di estinzione. Secondo un’analisi dell’Ufficio studi della CGIA di Mestre, che ha elaborato i dati dell’Inps e di Infocamere/Movimprese, dal 2012 al 2023 la platea degli artigiani si è ridotta di 410mila unità.

In base ai dati analizzati, nel 2012 i soggetti iscritti alla gestione artigiani dell’Inps erano 1.867.000; nel 2023 il numero totale sfiora appena 1.457.000, con 73mila titolari cancellati nell’ultimo anno. 

Non va molto meglio per le imprese artigiane attive. Come spiega la CGIA di Mestre, nel 2008, anno in cui si è toccato il picco massimo di questo inizio di secolo, in Italia le imprese artigiane erano pari a 1.486.559 unità, successivamente sono scese costantemente e nel 2023 si sono fermate a quota 1.258.079.

Una diminuzione nei numeri che in parte può essere spiegata dal processo di aggregazione e acquisizione aziendale dell’ultimo decennio, con il vantaggio dell’aumento della produttività, che ha riguardato molti comparti quali il trasporto merci, il metalmeccanico, gli installatori impianti e la moda.

La provincia italiana dove in 11 anni si è registrato il calo più forte di artigiani è quella di Vercelli, dove il numero si è ridotto del 32,7%. La provincia con la diminuzione minore è quella di Bolzano con -6,1%. 

In Sardegna Oristano è al 39° posto della classifica negativa nazionale con un -23,7%, seguita da Sassari con -21,9% (57ª), quindi Cagliari con -20,8% (64ª) e Nuoro con -18,5% (85ª). Nel complesso la Sardegna è 11ª per calo di artigiani, con 10.086 iscritti in meno tra il 2012 e il 2023, pari al -21,1%.

Ma non tutti i settori dell’artigianato segnano un calo nel numero degli effettivi: dall’analisi emerge che mentre sono sempre meno calzolai, corniciai, fabbri, falegnami, fotografi, lavasecco, orologiai, pellettieri, riparatori di elettrodomestici e Tv, sarti, tappezzieri, a imboccare la strada opposta sono i protagonisti delle nuove forme di artigianato, l’artigianato digitale. Risulta in netta crescita il numero di sistemisti, addetti al web marketing, video maker ed esperti in social media.