Ayuda a las empresas, archivo

In questa sezione di archivio puoi conoscere i bandi e gli incentivi già scaduti per il finanziamento delle Imprese in Sardegna.

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“Filming Cagliari” per progetti di lungometraggio e cortometraggio

Il finanziamento diretto a coprire i costi e le spese, relativi ai progetti ammissibili sostenuti direttamente dal produttore beneficiario esclusivamente all’interno del territorio del Comune di Cagliari tra il 12 luglio e il 31 dicembre 2014, i cui importi siano stati corrisposti a soggetti, persone fisiche o giuridiche, con domicilio fiscale nel Comune di Cagliari ed iscritti, ove previsto in relazione all’attività esercitata, presso la Camera di Commercio di Cagliari, per i seguenti titoli:
- costumi;
- scenografie, teatri e costruzioni, interni e esterni dal vero;
- noleggio mezzi tecnici e trasporti;
- edizione, post produzione, assicurazioni, pellicole, lavorazioni pellicola;
- noleggi di varia natura;
- personale residente a Cagliari: (regia, attori e attrici, personale artistico: scenografo, costumista ecc.);
- produzione, personale tecnico, maestranze;
- affittacamere, catering, alberghi, ristoranti.

Le risorse finanziarie, pari a 128mila euro saranno così ripartite:
- 100mila euro per i progetti di lungometraggio di finzione ;
- 28mila euro per i progetti di Cortometraggio

Le domande di partecipazione dovranno pervenire entro le ore 12 del 10 novembre con le seguenti modalità:
– tramite posta elettronica certificata (PEC) al seguente indirizzo
filmcommission@pec.regione.sardegna.it
– tramite raccomandata con ricevuta di ritorno o corriere, all’indirizzo:Fondazione Sardegna Film Commission – Via Malta 63 - 09124 Cagliari – Italia.

Per informazioni inviare una e-mail all’indirizzo filmcommission@regione.sardegna.it

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Informazione a cura dell'Urp della Presidenza

Adesioni al corso “Analisi sensoriale dei pani tradizionali”

L’Agenzia Laore Sardegna organizza, per l’area del Sinis, Siamaggiore - località Pardu Nou, un corso informativo dal titolo “Analisi sensoriale dei pani tradizionali”, rivolto agli operatori della filiera dei pani tradizionali ed in particolar modo a titolari e tecnici della imprese di trasformazione.

Il corso si propone di dare informazioni sulle materie prime e sui processi tecnologici e microbiologici che condizionano le caratteristiche sensoriali del pane e di fornire gli strumenti per la comprensione dell’analisi sensoriale.
La formazione, che prevede anche il coinvolgimento di tecnici delle Agenzie Laore e Agris Sardegna, si propone di costituire un gruppo di degustatori che, attraverso successivi momenti di approfondimento, sia in grado di verificare le caratteristiche organolettiche dei pani tradizionali secondo le tecniche specifiche del “Panel Test”.

Il corso che si terrà presso la sede dello Sportello Unico Territoriale è articolato in 6 giornate di tipo teorico - pratico che permetteranno di approfondire la conoscenza dei pani tradizionali e nel contempo verificarne le caratteristiche sensoriali.

Il corso è destinato prioritariamente a n. 13 operatori della filiera del pane (titolari, coadiuvanti familiari, dipendenti, soci di aziende che operano nel settore).

La domanda di iscrizione, redatta utilizzando la modulistica allegata, e completa della documentazione richiesta, deve essere presentata oppure inviata via fax, dalle ore 9 di giovedì 9 ottobre alle ore 13 di giovedì 16 ottobre 2014, presso la segreteria organizzativa del Servizio colture erbacee cerealicole foraggere ed industriali, via Baldedda n. 1 – Sassari, fax 079.2558266.

Per informazioni e adesioni
Segreteria organizzativa:
Servizio colture erbacee cerealicole foraggere ed industriali
Sassari – Via Baldedda n. 11
Fax 079.2558266

Per informazioni rivolgersi a:
Bruno Satta
Unità Organizzativa Produzione e Valorizzazione delle filiere cerealicole
Sassari – Via Baldedda n. 11
tel. 079.2558222, 348.2363214

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Informazione a cura dell'Urp della Presidenza

As Do Mar, assessori Falchi e Piras: fare sistema e lavorare sulle filiere

Agroalimentare, innovazione industriale, credito alle imprese e filiera della pesca. Questi i temi che hanno fatto da cornice alla visita degli assessori dell'Industria, Maria Grazia Piras, e dell'Agricoltura, Elisabetta Falchi, negli stabilimenti As Do Mar di Olbia. A fare gli onori di casa il patron dell'azienda di tonno in scatola, Vito Gulli, e il sindaco di Olbia, Gianni Giovannelli.

"È stato un incontro di ascolto e conoscenza - ha spiegato l'assessore Piras - un momento importante, ricco di spunti utili ad arricchire il progetto di valorizzazione dell'agroindustria, su cui questa Giunta intende puntare notevoli energie, partendo innanzitutto dal riallungare le filiere. Sulle risorse da mettere in campo stiamo studiando una serie di interventi finanziari che favoriscano gli investimenti per le nuove imprese, ma anche per quelle già esistenti che intendono rilanciare e far crescere le proprie attività".

I due assessori e Gulli (proprietario del marchio Manzotin delle carni in scatola) hanno anche parlato del settore carni bovine. "Si tratta di un progetto a medio termine - hanno osservato gli esponenti della Giunta Pigliaru - sul quale bisogna lavorare e fare le valutazioni sulla base produttiva presente in Sardegna".

"In questi anni di crisi economica - ha detto Falchi - il settore agroalimentare non ha avuto particolari contraccolpi negativi ed è lì che è necessario puntare per creare occupazione e crescita. Dobbiamo fare sistema e lavorare sulle filiere, valorizzando l'unicità del nostro patrimonio ambientale e la qualità dei prodotti isolani. Attraverso disciplinari di produzione e percorsi di tracciabilità - ha concluso la titolare dell'Agricoltura - permetteremo ai consumatori di scegliere bene e con sicurezza, favorendo allo stesso tempo la promozione e l'apertura di nuovi mercati".
 

Agricoltura: Falchi, dopo 10 anni riparte il tavolo della filiera comparto ovino

Ci sono voluti quasi 10 anni per mettere attorno a un tavolo i maggiori attori della filiera del comparto ovino: mondo della cooperazione, industriali, associazioni di categoria e rappresentanti dei consorzi di tutela dei formaggi dop (Pecorino romano e sardo). "Il momento è favorevole per parlare di politica complessiva del settore e per avviare quindi un processo di riorganizzazione dell'intera filiera lattiero-casearia - ha spiegato l'assessore dell'Agricoltura, Elisabetta Falchi - e dobbiamo farlo con un approccio moderno e innovativo". Nell'incontro, che si è tenuto nella sede di Argea a Santa Giusta (Oristano), si è parlato di programmazione produttiva dei formaggi, produzioni di qualità, modifica dei disciplinari, diversificazione, destagionalizzazione, problemi di sanità animale. Si è dibattuto inoltre del credito, della programmazione e dell'internazionalizzazione dei mercati. "Il tavolo di oggi - ha concluso l'esponente della giunta Pigliaru - si è dato come primo obiettivo quello di far chiarezza sui numeri della produzione e della trasformazione in Sardegna e di dare l'avvio all'iter che dovrà portare all'approvazione del piano dell'offerta produttiva in Comitato di valutazione del ministero delle Politiche agricole e forestali".

Versamento entro il 16 ottobre della prima rata della TASI

Si avvicina la scadenza per pagare l’acconto della Tassa sui Servizi Indivisibili (TASI): coloro che possiedono (a titolo di proprietà, usufrutto, uso abitazione o superficie) o detengono fabbricati, compresa l’abitazione principale come definita ai fini dell’IMU, e aree edificabili, sono tenuti al versamento della prima rata del tributo entro il 16 ottobre nei casi in cui i Comuni abbiano inviato leDelibere di approvazione delle aliquote entro il 10 settembre 2014 (se le Delibere sono state inviate entro il 23 maggio, infatti, la prima rata è già stata versata il 16 giugno, e si dovrà pagare il conguaglio finale entro il 16 dicembre).

Nei comuni che non hanno adottato la Delibera neanche a settembre, la TASI si pagherà direttamente a dicembre con l’aliquota di base decisa per legge all’1 per mille.

Per verificare se il tuo comune ha adottato la Delibera di approvazione delle aliquote a settembre, visita il sito del Dipartimento delle finanze:

www.finanze.it/dipartimentopolitichefiscali/fiscalitalocale/IUC/sceltaregione.htm

Per saperne di più sulla TASI, sulle modalità di determinazione e di pagamento, consulta la nostra Guida TASI

Innovazione: Sardegna Ricerche guarda al futuro

"È bello che i giornali nazionali parlino di questa Sardegna che funziona: una terra che ha voglia di riscatto e che per rinascere punta moltissimo sull'innovazione. In questo contesto, Sardegna Ricerche guarda al futuro per fare attrazione d'impresa e alta tecnologia". Così l'assessore regionale della Programmazione, Raffaele Paci, commenta il reportage pubblicato oggi sul Corriere della Sera.

Leggi il reportage "Il futuro nel parco dei super calcoli. La strategia sarde per le startup"

Nuovi obblighi per il pagamento dei modelli F24

Dal 1° ottobre 2014 molti dei pagamenti da effettuare tramite F24 potranno essere effettuati esclusivamente tramite via telematica: lo stabilisce l'art. 11, comma 2, del D.L. n. 66 del 24.04.2014, convertito in L. n. 89 del 23.06.2014, che ha introdotto nuove regole relativamente ai casi in cui il saldo finale riportato nel modello è pari a zero o positivo, dopo lo scambio tra debiti e crediti, oppure quando, indipendentemente da eventuali compensazioni, l’importo da pagare supera i 1.000 euro.

In particolare:

1)  i modelli F24 con saldo finale zero (l'ammontare dei pagamenti è pari all'ammontare dei crediti utilizzati in compensazione), potranno essere presentati:

  1. dal contribuente utilizzando i servizi dell'Agenzia delle Entrate F24 Web (che consente di compilare e inviare il modello dal sito delle Entrate, senza scaricare alcun software sul proprio pc) o F24 Online (utilizzabile solo scaricando il software gratuito dal sito dell’Amministrazione finanziaria oppure tramite appositi programmi disponibili sul mercato), attraverso i canali telematici Fisconline o Entratel;
  2. per il tramite di un intermediario abilitato (tra quelli individuati dall’articolo 3, comma 3, del D.P.R. 322/1998, ossia professionisti, Caf, associazioni sindacali di categoria, ecc.) che trasmette le deleghe F24 in nome e per conto degli assistiti tramite il servizio Entratel.

Pertanto per le imprese non è più ammesso l'utilizzo dei servizi internet banking

2) i modelli F24 con crediti utilizzati in compensazione con saldo maggiore di zero oppure con saldo superiore a 1.000, potranno essere presentati esclusivamente per via telematica:

  1. mediante i servizi telematici messi a disposizione dall'Agenzi Entrate (F24 web o F24 Online attraverso i canali telematici Fisconline o Entratel)
  2. mediante i servizi di internet banking messi a disposizione da banche, Poste Italiane e agenti della riscossione.

Questi obblighi (introdotti dal D.L. 66/2014) si aggiungono a quelli già vigenti in materia di pagamenti con F24. In particolare, i soggetti titolari di partita Iva restano obbligati a utilizzare:

  • modalità di pagamento esclusivamente telematiche per il versamento di imposte, contributi e premi, nonché delle entrate spettanti agli enti e alle casse previdenziali;
  • esclusivamente i servizi telematici messi a disposizione dall'Agenzia delle entrate, per effettuare la compensazione, tramite modello F24, del credito Iva annuale o relativo a periodi inferiori all'anno, per importi superiori a 5.000 euro annui. 

Se vuoi approfondire le modalità di presentazione delle deleghe di pagamento F24 a decorrere dal 1° ottobre 2014, consulta la Circolare n.27/E del 19/09/2014 dell’Agenzia delle Entrate  

Fonti: www.agenziaentrate.gov.it www.fiscoggi.it

Garanzia giovani: Mura, occasione anche per le donne imprenditrici

"Il programma "Garanzia Giovani" è un'occasione importante per i giovani in cerca di lavoro e rappresenta una grande opportunità anche per le imprese". L'assessore del Lavoro Virginia Mura ha illustrato le potenzialità e lo stato di attuazione del Programma nel corso di un incontro organizzato a Cagliari, nella sede di Confindustria Sarda, dall'AIDDA, l'Associazione Imprenditrici e Donne Dirigenti d'Azienda.

La Raccomandazione del Consiglio dell'Unione Europea sull’istituzione di "Una Garanzia per i Giovani" ha tracciato un percorso chiaro. "Su quelle premesse - ha detto l’assessore Mura - stiamo costruendo e implementando il modello Garanzia Giovani in Sardegna per il quale abbiamo messo in campo 54 milioni di euro". Venerdì sarà pubblicato il bando per il tirocinio, mentre sono una sessantina le agenzie, su oltre 110 accreditate, che hanno inoltrato la domanda per partecipare all'Avviso pubblico per il catalogo unico dell'offerta formativa legato a "Garanzia Giovani". Sono quasi 13 mila, invece, le persone tra i 15 e i 29 anni che si sono iscritte al programma. Poco meno della metà hanno già eseguito i colloqui di primo livello e stanno per essere indirizzati verso i percorsi personalizzati. "La Giunta - ha detto l’assessore Mura - anche sulla scorta del successo che analoghe misure hanno avuto in altre realtà europee, intende raggiungere l’obiettivo dichiarato di mettere al centro dell’azione istituzionale i giovani e la lotta alla disoccupazione e alla dispersione scolastica".
 

Fondi Ue: Pigliaru, qualità istituzionale e scelte consapevoli per miglioramenti reali

Fondi strutturali per cambiamenti strutturali. Questo il concetto al centro dell'intervento del presidente della Regione Francesco Pigliaru, questa mattina al Teatro Massimo di Cagliari, nel corso dell'incontro "Le autorità di Audit incontrano la Commissione europea e l'Igrue".

Il Presidente, di ritorno da Bruxelles, ha riferito di aver ottenuto, insieme all'assessore della Programmazione Raffaele Paci, massima flessibilità dalla Commissione per destinare fondi non spesi della precedente programmazione per coprire le maggiori criticità della Sardegna. "Stiamo lavorando con Bruxelles perché quei soldi non vengano persi e possano essere utilizzati per il bene di tutti i sardi entro il 2015", ha detto Francesco Pigliaru. Il Presidente ha fatto poi riferimento all'esigenza di ridurre i divari esistenti attraverso lo strumento della nuova programmazione comunitaria 2014-2020. Punto di partenza, per consentire le scelte politiche più opportune, una buona qualità istituzionale e l'utilizzo di adeguati strumenti di valutazione sugli effetti delle politiche e dei processi. Spendere non basta, bisogna migliorare la situazione economica, creare occupazione e benessere. La Regione sta pertanto facendo fronte ai problemi fin qui ereditati riformando in primo luogo la macchina amministrativa: "Abbiamo ereditato una struttura verticale che frammenta le responsabilità ed è un ostacolo nella gestione dei processi", ha sottolineato il presidente Pigliaru, spiegando come la riforma attuata da questa Giunta vada nella direzione di una struttura di tipo orizzontale. "A differenza della precedente, la programmazione 2014-2020 è sotto la nostra responsabilità", ha concluso. "Dobbiamo fare le cose giuste, non disperdere in mille rivoli, ma concentrare per integrare. Si può davvero crescere solo se si investe parallelamente sulle infrastrutture e sulle persone".

Sugli stessi temi, in apertura dell'incontro, è intervenuto anche l'assessore della Programmazione Raffaele Paci, specificando che: “senza il controllo della qualità dei processi diventa problematica l'efficienza e, in prospettiva, l'efficacia dei fondi. Per questo portiamo avanti una visione unitaria tra i diversi fondi europei e nazionali, irrobustiamo la responsabilità dei dirigenti e inseriamo, nel piano di rafforzamento amministrativo, elementi di coordinamento".

Leggi anche la notizia del 7 ottobre "Fondi europei: a Cagliari l'incontro annuale delle autorità Audit, Commissione europea e Igrue"

Marchio Ospitalità Italiana: sondaggio tra le imprese certificate

Marchio Ospitalità Italiana: sondaggio tra le imprese certificate

Ottenere una certificazione di qualità favorisce in termini pratici l’impresa turistica? Ospitalità Italiana è convinta di sì. Per confermare questa risposta con numeri alla mano, Isnart ha dato la parola direttamente agli imprenditori che hanno ottenuto il marchio Ospitalità Italiana. E’ stato, perciò, coinvolto nel I trimestre del 2014 un campione rappresentativo di imprese della filiera turistica attraverso una indagine di “customer care” svolta dalla società Comitel&Partners rivolta a 1.200 imprese certificate Ospitalità Italiana, di cui 400 hotel, 400 ristoranti, 280 agriturismi, 120 B&B.

Innanzitutto, ciò che è emerso dall’indagine è la spiccata consapevolezza delle imprese sulle ricadute derivanti dalla certificazione sia a livello economico che di immagine. Ben l’88% delle imprese, infatti, dichiara di aver ottenuto benefici ad ampio respiro. In particolare, nella maggior parte dei casi tali benefici si esprimono in termini di immagine e reputazione positiva della struttura (circa il 67% delle imprese), ma anche in vantaggi di natura economica (oltre il 32% delle imprese).

Ospitalità Italiana, inoltre, si pone nei confronti delle imprese come un supporto strategico e di consulenza che passa attraverso tutte le fasi del progetto stesso: dalla fase di adesione, a quella di valutazione, alla descrizione degli esiti della visita (carenze comprese) e all’attivazione dei canali di comunicazione per la promozione delle imprese certificate. La quasi totalità delle imprese, infatti, ritiene che il supporto fornito da Ospitalità Italiana sia efficace ed utile e circa 6 imprese su 10 utilizzano il sito 10Q come punto di riferimento e fonte di miglioramento per i servizi offerti grazie all’accesso privato alla propria scheda di valutazione. Sono 9 su 10, inoltre, le imprese che espongono in bella vista il materiale che attesta la certificazione ricevuta, come la vetrofania, la targa in ottone e l’attestato ricevuti durante la cerimonia di premiazione.

Quasi il 61% degli operatori conosce ed apprezza le iniziative e gli strumenti messi a disposizione da Ospitalità Italiana, quali ad esempio App per smartphone 10Q, inserimento sui sistemi di navigazione TOMTOM, l’App10Q Ricette Italiane, accordi con editori quali il Gambero Rosso, presenza sulla rivista di bordo Airone, sul sito ProntoHotel e le altre iniziative messe in campo in questi anni da Isnart e dalla Camera di Commercio per promuovere il marchio Ospitalità Italiana in Italia e all’estero. 

La logica dell’indagine, però, è stata anche di approfondimento sui margini di miglioramento delle procedure progettuali e del network Ospitalità Italiana. Tra le imprese che hanno fornito suggerimenti (oltre il 37%), nella metà dei casi l’area di intervento dovrà essere quella promozionale e per quasi il 30% delle imprese l’obiettivo è quello di potenziare l’appeal su nuovi segmenti di clientela che non conoscono ancora le strutture certificate.

Fonte: http://www.impresaturismo.it