Cosa si intende per energia da fonti rinnovabili

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In base alla normativa di riferimento italiana (D.Lgs. 3 marzo 2011, n.28) si definisce energia da fonti rinnovabili quella “energia proveniente da fonti rinnovabili non fossili, vale a dire energia eolica, solare, aerotermica, geotermica, idrotermica e oceanica, idraulica, biomassa,  gas di discarica, gas residuati dai processi di depurazione e biogas”.

Con il termine energia da fonti rinnovabili si intendono, quindi, tutte quelle forme di energia adatte all’impiego umano e prodotte da fonti che si rigenerano almeno alla stessa velocità con cui vengono consumate (sole, vento, calore del sottosuolo). Sono, cioè, non esauribili nella scala dei tempi umani.

Una caratteristica importante è che gli impianti a fonti rinnovabili nella maggior parte dei casi non immettono in atmosfera, durante il loro funzionamento, sostanze nocive e/o climalteranti quali l’anidride carbonica (CO2), principale responsabile dell’effetto serra.

In altri casi gli impianti, come quelli a biomassa, hanno bilancio di emissioni nullo: la quantità di anidride carbonica emessa è pari a quella assorbita dalla biomassa durante la sua formazione.

Esiste una differenza tra fonti rinnovabili e fonti alternative: tra le fonti alternative rientrano pure le fonti nucleari che non hanno il requisito di essere rinnovabili in quanto soggette ad esaurimento, ma che sono semplicemente alternative ai combustibili fossili.

Aggiornato il 17/06/2017