Sviluppo del Meilogu e di Villanova, la Regione investe 14 milioni di euro

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Paci a Bonorva per il progetto Pro Te, dal Villanova al Meilogu

Un investimento da quasi 14 milioni di euro per mettere in atto le strategie di sviluppo locale in 18 Comuni del Meilogu e Villanova, che contano complessivamente 20mila abitanti. L’obiettivo del progetto “Pro Te, dal Villanova al Meilogu: Cultura, Natura, Identità” è di riuscire a creare un’offerta territoriale unitaria, incentrata sulla valorizzazione dei beni ambientali e culturali e sulla creazione di servizi, anche in chiave antispopolamento. L’accordo è stato sottoscritto a Bonorva dall’assessore regionale della Programmazione, Raffaele Paci.

«Siamo in un territorio straordinario, che ha le migliori caratteristiche della Sardegna, dall’ambiente incontaminato al clima, dalle solide tradizioni identitarie all’agroalimentare, fino all’alta qualità della vita», dichiara Paci. «Su queste caratteristiche si articola un progetto che apprezzo particolarmente, perché due Unioni hanno deciso di mettersi insieme, come abbiamo sempre sollecitato, pensando a un territorio più ampio, con 18 sindaci che hanno superato completamente ogni campanilismo nel nome di un benessere più esteso e dagli effetti più diffusi».

Il vicepresidente della Regione, ricordando che per la prima volta dopo anni si sono realizzati i bandi territorializzati, ha auspicato che all’interno della programmazione territoriale si possa lavorare per ampliare gli interventi, includendo fra i settori di azione anche scuola, sanità e mobilità, sul modello della Strategia nazionale per le aree interne.

Il progetto si snoda su tre fronti tematici. Nove dei 14milioni complessivi sono destinati alla valorizzazione dell’ambiente e del patrimonio culturale del territorio del Meilogu e del Villanova. Quattro milioni e mezzo sono finalizzati ai servizi alla persona per il miglioramento della qualità della vita di residenti e turisti, mentre i restanti quattrocentomila euro serviranno per attivare la governance territoriale per la gestione e l’attuazione del progetto, che va chiuso in 36 mesi.

Argomenti
Ambiente e salute, Cultura
24/10/2018