Salute nei luoghi di lavoro, rivalutate le sanzioni

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Sicurezza sul lavoro

L’Ispettorato nazionale del lavoro ha disposto la rivalutazione dell’1,9% delle contravvenzioni e delle ammende per violazioni in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro. La maggiorazione si applicherà alle ammende e alle sanzioni irrogate dopo il 1° gennaio 2018. L’incremento non si applica alle somme aggiuntive da versare per la revoca del provvedimento di sospensione dell'attività.

Nella circolare diffusa dall’Ispettorato sono riepilogate tutte le sanzioni. Ecco le principali:

1. È punito con l’arresto da tre a sei mesi o con l’ammenda da 2.792,06 a 7.147,67 euro il datore di lavoro: 

    a. che non effettua la valutazione dei rischi;

    b. che non provvede alla nomina del responsabile del servizio di prevenzione e protezione.

2. È punito con l’ammenda da 2.233,65 a 4.467,30 euro il datore di lavoro che adotta il documento di valutazione dei rischi in assenza degli elementi previsti dalla legge;

3. È punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da 2.233,65 a 7.371,04 euro il datore di lavoro per la mancata sorveglianza sanitaria dei lavoratori;

4. È punito con l'arresto da due a quattro mesi o ammenda da 1.340,19 a 5.807,48 il datore di lavoro che non assicura una formazione sufficente ed adeguata ai lavoratori in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.

Argomenti
Piccole e medie imprese
19/07/2018