Ennesimo rinvio per l’entrata in operatività del Sistri, il Sistema telematico di tracciabilità dei rifiuti. Lo stabilisce la legge di bilancio approvata a fine anno, che sposta l’avvio del sistema di tracciabilità telematica al 2019. Il rinvio è solo l’ultimo di una lunga serie. Fino al 31 dicembre di quest’anno resterà obbligatorio l’utilizzo di registri e formulari cartacei, che potranno essere tenuti anche in formato digitale, secondo modalità che saranno stabilite da apposito decreto del Ministero dell’Ambiente in accordo con Unioncamere. La quarta copia del formulario di identificazione dei rifiuti, il documento con cui cessa la responsabilità del produttore sul corretto smaltimento di rifiuti, potrà essere trasmessa attraverso pec, la posta elettronica certificata.
Al di là del rinvio sul Sistri, la legge di bilancio introduce alcune novità attese da tempo e riguardanti il pagamento dei contributi annuali. Tali novità riguardano la possibilità di regolarizzare i pagamenti dovuti e non versati, obbligatori nonostante la mancata operatività del sistema, il cui mancato pagamento espone alla sanzione che varia da 15mila e 500 euro a 96mila euro, cui si sommano le sanzioni a carico dell'azienda per la responsabilità amministrativa da reato introdotte dalla legge 231/2001, con prescrizione decennale. Anche le modalità di regolarizzazione dei contributi e di rimborso dei contributi pagati in eccesso saranno stabilite con apposito decreto del Ministero dell’Ambiente.
Il rinvio del Sistri conferma anche l’obbligatorietà del Mud, la dichiarazione annuale sui rifiuti, secondo le nuove modalità stabilite dal Dpcm del 28 dicembre 2017. Le principali novità della dichiarazione riguardano la presentazione esclusiva per via telematica e l’eliminazione della possibilità di invio di comunicazione semplificata cartacea, un maggiore livello di dettaglio per gli impianti di trattamento rifiuti e la scheda “shop – immissione sul mercato di borse di plastica” nella comunicazione degli imballaggi.