Morti sul lavoro, l’inizio 2018 è disastroso: +11.58% rispetto all’anno scorso

Browse
sicurezza sul lavoro

I morti sul lavoro nel primo trimestre del 2018 sono stati 212, con un incremento dell’11,58% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Aumentano soprattutto i decessi maschili, venti in più del 2017, mentre le donne che hanno perso la vita sul posto di lavoro sono 32 contro le 30 dello scorso anno. Lo rivela il bollettino trimestrale diffuso dall’Inail, che contiene tutte le informazioni relative al numero di denunce d’infortunio e malattie professionali rilevato ogni annoa cadenza trimestrale. I dati diffusi, tuttavia, non possono essere considerati definitivi perché soggetti all’esito della definizione amministrativa dei singoli casi.

Secondo una più attenta analisi su base regionale delle denunce di infortunio con esito mortale, tra gennaio e marzo 2018 al sud c’è stata una riduzione del 20.45% e nelle isole del 23.81%, mentre le morti aumentano nel nord-ovest del 40.43%, nel nord-est del 21.74% e al centro del 21.88%. In Abruzzo il calo è del 78.95%, in Puglia del 50%, in Toscana e Liguria del 40%, in Sicilia del 33.33%, in Friuli Venezia Giulia del 16.67% e in Campania del 7.69%. In Lombardia i decessi sono cresciuti del 56%, nel Lazio del 90%, in Piemonte del 75%, in Emilia Romagna del 33%, in Calabria del 60%, in Veneto del 18%, in Basilicata del 30% e in Sardegna del 33%.

Argomenti
Ambiente e salute
02/08/2018