CETA, cresce l’interscambio commerciale Italia-Canada

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CETA, cresce l’interscambio commerciale Italia-Canada

L’accordo di libero scambio tra Unione Europea e Canada – il CETA – è entrato in vigore in via provvisoria il 21 Settembre 2017, in attesa della sua ratifica da parte dei Parlamenti nazionali dei Paesi Membri dell’UE. Nonostante siano trascorsi solo 7 mesi dall’entrata in vigore provvisoria del CETA, sono disponibili i dati sull’interscambio commerciale relativi ai primi 5 mesi (Ottobre 2017- Febbraio 2018).

Secondo i dati raccolti dall’ICE Agenzia per l’internazionalizzazione e la promozione all’estero delle imprese italiane in Canada e dall’agenzia federale di statistica del Canada (Statistics Canada), nei primi 5 mesi le esportazioni europee hanno registrato un aumento del 10% mentre l’export italiano ha segnato un aumento del 12,8%.

Nel settore agroalimentare, l’Italia è il quarto fornitore del Canada, mentre è il terzo fornitore nel settore delle bevande. Particolarmente apprezzati sono i vini italiani che costituiscono l’80% delle esportazioni totali di bevande verso il mercato canadese. Tale trend si è confermato nei primi 5 mesi dall’applicazione provvisoria del CETA, con il settore agroalimentare che è cresciuto del 14% e quello vitivinicolo del 4% (con una crescita del 9% se si considera l’ultimo anno).

Per ciò che concerne il Made in Italy, secondo i dati relativi al 2016 forniti dall’Agenzia ICE di Toronto, i settori traino per l’export italiano sono: macchinari (1,2 mld €), bevande (361,3 mil €), veicoli (345,8 mil €), farmaceutici (301,3 € mil), strumenti ottici e medici (197,5 mil €), elettronica (192,3 mil €), mobili e arredi letto (183,9 mil €), calzature (156,2 mil €), profumeria e cosmetica (137,4 mil €), prodotti chimici organici (135,5 mil €). Nei settori delle calzature e della cosmetica, l’Italia è il terzo fornitore mondiale, mentre per gli altri settori il nostro Paese è tra i primi dieci partner del Canada.

Argomenti
Internazionalizzazione ed export
22/08/2018