Aree interne e identità come leva per nuovi mercati: via all’Expo del turismo culturale in Sardegna

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Presentazione Expo Barumini

Si rinnova anche quest’anno l’appuntamento con l’Expo del turismo culturale in Sardegna, in programma dal 29 novembre al 1° dicembre tra il Centro culturale “Giovanni Lilliu” il museo “Casa Zapata” di Barumini e il museo “Genna Maria” e una sala espositiva di Villanovaforru. L’iniziativa, giunta alla sua quinta edizione, è promossa dalla “Fondazione Barumini – Sistema Cultura” in collaborazione col Comune di Barumini. L’evento ambisce a porsi come un punto di riferimento e polo di aggregazione dell’offerta turistico-culturale in Sardegna. I visitatori avranno l’opportunità di intraprendere un viaggio nel cuore dell’isola attraverso varie forme d’arte, come quelle espresse dalla moda e dalle creazioni contemporanee del design, che sanno rievocare le tradizioni popolari e i luoghi più suggestivi.

L’Expo del turismo culturale rientra nel cartellone delle manifestazioni pubbliche di “grande interesse turistico” promosse dall’assessorato regionale del Turismo. «Anche quest’anno l’Expo di Barumini sarà l’occasione per fare il punto sulla nostra offerta di turismo culturale e per riflettere sui progetti che possano arricchirla e renderla sempre più competitiva», spiega l’assessora Barbara Argiolas. «Uno sguardo all’elenco degli espositori e ai temi dei convegni di questa quinta edizione evidenzia come nei territori dell’isola ci sia una consapevolezza crescente che la valorizzazione del patrimonio materiale e di quello immateriale possono diventare non solo elemento di attrazione per i viaggiatori ma anche fattore di sviluppo economico e sociale per le comunità delle zone interne», aggiunge.

«Da questa consapevolezza nascono progettualità territoriali che la Regione sta coordinando e mettendo in rete – spiega Argiolas – per strutturare un’offerta sostenibile sui borghi, sui cammini e gli itinerari religiosi, sul turismo enogastronomico, sugli attrattori archeologici che possano interconnettersi e creare motivi di viaggio nei mesi primaverili e autunnali». Secondo l’assessora «abbiamo un patrimonio archeologico e storico unico nel Mediterraneo, comunità accoglienti dalla grande ricchezza e diversità culturale e produzioni agroalimentari d’eccellenza, da questi punti di forza stiamo creando, con l’apporto fondamentale degli enti locali, delle imprese, degli aeroporti e dei porti sardi, un’offerta turistica unica, nuova e strutturata, che accresca l’attrattività della nostra isola in quei periodi dell’anno dove i turisti cercano esperienze di viaggio a stretto contatto con le comunità locali, coinvolga anche i territori delle zone interne dell’isola e porti sviluppo e occupazione».

Argomenti
Turismo, Cultura
29/11/2018