Agevolazioni per le imprese, archivio

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In questa sezione di archivio puoi conoscere i bandi e gli incentivi già scaduti per il finanziamento delle Imprese in Sardegna.

Sono presenti 10477 bandi e incentivi

Winter School sul trasferimento tecnologico

Sardegna Ricerche, partner del progetto BioTTasa, organizza tra febbraio e marzo a Pula (CA) una Winter School sul tema del trasferimento tecnologico nel settore delle biotecnologie.

Attraverso lezioni frontali, attività dedicate all'interazione dei partecipanti e analisi di case study, la Winter School si propone di intervenire nelle prime fasi di scoperta e validazione di una tecnologia, accompagnando il ricercatore nella definizione dell'ipotesi, nella validazione della tecnologia e nell'identificazione del mercato, verso la creazione di nuova impresa.

Sono previsti due moduli formativi che si articoleranno su tre giornate. I due moduli si svolgeranno rispettivamente dall'11 al 13 febbraio e dall'11 al 13 marzo 2015.

La scuola è aperta sia ai gruppi di ricerca del CNR che hanno aderito al progetto BioTTasa, sia a ricercatori e imprese biotech interessate alle tematiche proposte. Per i ricercatori del CNR sono previsti anche incontri individuali con attività di tutoring e consulenza.

Informazioni e contatti
Marcella Dalla Cia
dallacia@sardegnaricerche.it
Annarita Ricco
ricco@sardegnaricerche.it
Carla Zuddas
zuddas@sardegnaricerche.it
Settore Promozione e sviluppo del Parco scientifico e tecnologico
Sardegna Ricerche, Edificio 2
Loc. Piscinamanna – 09010 Pula (CA) - Italia
Tel. +39 070 9243.1 - Fax +39 070 9243.2203

Documenti correlati
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Eventi - Winter School Primo Modulo

Nuovi aiuti per le piccole e medie imprese turistiche

Sardegna Ricerche ha pubblicato il nuovo bando "Servizi di innovazione per il turismo" che mette a disposizione di micro, piccole e medie imprese turistiche operative in Sardegna una dotazione finanziaria di 500.000 euro per l'acquisizione di servizi di innovazione.

Gli aiuti sono racchiusi all'interno di due distinti piani:
- Piano di intervento: contenente servizi finalizzati all'implementazione di un sistema di strumenti gestionali informatici tra loro integrati per la gestione dei principali processi e attività aziendali
- Piano di potenziamento: contenente servizi di supporto all'innovazione organizzativa e all'innovazione di mercato.

Sono beneficiari degli aiuti le micro, piccole e medie imprese, con unità operativa in Sardegna, operanti come attività prevalente nel seguente settore di attività economica ATECO 2007:
- Sezione I Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione, limitatamente alla Sezione 55 - Alloggio e alle sole Categorie: 55.10.00 Alberghi, 55.20.10 Villaggi turistici, 55.30.00 Aree di campeggio e aree attrezzate per camper e roulotte.

I beneficiari devono avere una struttura ricettiva con un minimo di 50 posti letto. Tale limite può essere ridotto a 25 a condizione che il loro periodo di apertura sia esteso a tutto l'anno.

L'agevolazione consiste in un contributo in conto capitale rispetto alla spesa sostenuta concesso con intensità diverse a seconda della natura dei servizi che compongono il Piano e in particolare:
- Per i servizi finalizzati all'implementazione di un sistema di strumenti ICT inclusi nel Piano di intervento: intensità dell'aiuto pari al 70% dei costi riconosciuti in sede di rendicontazione finale dell'intervento
- Per i servizi di supporto all'innovazione organizzativa e all'innovazione di mercato inclusi nel Piano di potenziamento: intensità dell'aiuto pari al 50% dei costi riconosciuti in sede di rendicontazione finale dell'intervento.

Gli aiuti sono concessi ai sensi del Regolamento (UE) n. 651 del 17 giugno 2014.

I piani presentati devono rispettare i seguenti limiti:
- il costo del Piano di intervento per strumenti ICT non potrà essere superiore a 25.000 €
- il costo dei singoli servizi contenuti nel Piano di potenziamento deve rispettare i massimali di costo
stabiliti nell'allegato C che contiene la lista dei servizi attivabili.

Gli interventi dovranno avere una durata minima di 12 mesi e massima di 24 mesi.

L'intervento è attuato mediante procedura valutativa a sportello, seguendo l'ordine cronologico di presentazione delle domande. La scadenza è fissata per il 31 dicembre 2015.

Il presente bando sostituisce "Servizi ICT per il turismo" che pertanto risulta chiuso.

Informazioni più dettagliate sono reperibili nel bando e nella relativa documentazione a disposizione nella sezione Bandi del sito.

Per assistenza è possibile contattare:
Sabrina Orrù
orru@sardegnaricerche.it
Settore Servizi Reali
Sardegna Ricerche, Edificio 2
Loc. Piscinamanna – 09010 Pula (CA) - Italia
Tel. +39 070 9243.1 - Fax +39 070 9243.2203

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Bando - Servizi di innovazione per il turismo
Programmi dalla a alla z - Servizi di innovazione per il turismo

 

Efficienza energetica: prorogate le detrazioni fiscali per il 2015

Proroga delle detrazioni fiscali del 65% fino al 31 dicembre 2015

Confermate anche per il 2015 le detrazioni fiscali per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici.

La legge di stabilità ha introdotto alcune novità. Per il 2015 la detrazione del 65% si estende infatti anche all'acquisto e alla posa in opera di schermature solari (tende esterne, chiusure oscuranti, dispositivi di protezione solare in combinazione con vetrate o altro - fino a un massimo di 60 mila euro) e di generatori di calore alimentati da biomasse (fino a un massimo di 30 mila euro).

La legge di stabilità rinnova, inoltre, le detrazioni nella misura del 50% per le ristrutturazioni e del 65% per gli interventi di efficienza energetica. Confermata la proroga anche per gli interventi di efficientamento energetico che interessano le parti comuni degli edifici condominiali: anche questi godranno dell'agevolazione maggiorata al 65% fino al 31 dicembre 2015.

La documentazione per fruire delle detrazioni va inviata per via telematica all'ENEA, che svolge anche un ruolo di assistenza tecnica agli utenti. Il sito internet per la raccolta delle istanze per il 2015 sarà attivato entro i termini previsti dalla legge.

Per maggiori informazioni è possibile contattare Linea Amica:
Tel. 06 828 88 725
web www.lineaamica.gov.it 
skype lineaamicapa

Per ulteriori approfondimenti

Fonte: Ministero dello sviluppo economico

L’impresa sociale in Italia. Rapporto Iris Network

È stato pubblicato il rapporto dal titolo “L’impresa sociale in Italia. Identità e sviluppo in un quadro di riforma”, realizzato a cura di Iris Network, la principale rete in Italia degli istituti di ricerca sull’impresa sociale.

L’impresa sociale, rappresenta – soprattutto grazie alla cooperazione sociale – una risorsa affidabile in alcuni settori chiave del welfare; un interlocutore importante che nel corso degli anni ha contribuito ad arricchire le forme e i modelli attraverso cui si esercita una funzione pubblica incardinata non solo sulla Pubblica Amministrazione, ma anche su libere iniziative di cittadini che danno corpo alla sussidiarietà. –

La riforma normativa va proprio in questa direzione: rendere più attrattiva l’impresa sociale migliorando la sua capacità di combinare una molteplicità di risorse da investire per realizzare iniziative che producono un impatto positivo e misurabile. Quello della valutazione è un tema che solleva non pochi e legittimi interrogativi rispetto alla sua effettiva implementazione e sostenibilità, ma che non può essere ulteriormente differito. L’intento, infatti, è di rendere più rendicontabili le imprese sociali affinché possano far valere le loro peculiarità a livello di governance e di redistribuzione della ricchezza. Solo in questo modo sarà possibile qualificare l’interlocuzione con i diversi soggetti, in primis con i cittadini che usufruiscono dei beni e servizi prodotti, ma che spesso contribuiscono a coprodurli e a cofinanziarli.

Approfondisci la notizia: Iris Network

Rapporto: executive summary

Rapporto: full version (pagine affiancate)
Rapporto: full version (pagine singole)

Email marketing: i miti da sfatare per ottimizzare gli invii

Inviare email al proprio database di clienti o potenziali tali è ancora uno dei metodi più efficaci con cui i brand possono comunicare il proprio messaggio o promuovere i propri prodotti e servizi. Secondo gli esperti di marketing digitale, oggi la sfida dell’email marketing non è tanto battere la concorrenza dei social media, quanto quella di risultare efficace nel mare magno dei miliardi di email inviati ogni giorno.

Per risultare efficace, l’email marketing deve basarsi sulle “evidenze” cioè sul comportamento reale degli utenti, e non sui “miti”, cioè su convinzioni non avallate da alcuna statistica. Chi ha individuato alcuni dei più comuni “miti” sull’email marketing è l’agenzia specializzata Email Monks, che sul proprio sito li smonta uno a uno: il messaggio è che l’email marketing funziona diversamente a seconda dei settori merceologici, dei target e dei brand che lo utilizzano, e che non bisogna mai avere convinzioni troppo granitiche su ciò che è o non è efficace. Di seguito, alcuni dei miti da sfatare secondo Email Monks.

Più email si spediscono, più alto è il numero di chi si cancella dalla lista di spedizione 
(falso)
È la più diffusa convinzione riguardo l’invio di email di marketing: Email Monks cita però due diverse statistiche: la prima, elaborata da Alchemy Worx, indica che l’aumento degli invii da 1 a 4 al mese raddoppia il tasso di apertura delle email e genera un aumento medio dell’11% del fatturato generato dal mezzo. La seconda, prodotta da Hubspot, rileva che inviare email 4 o 5 volte al mese dimezza il numero di chi si cancella dalla lista rispetto a 1 solo invio. Un esempio tratto dal grafico di Hubspot: con 2 invii al mese il tasso medio di cancellazione è circa lo 0,65%, mentre con 31 invii al mese è dello 0,12%. La frequenza di invio più gradita varia comunque in base al settore, al brand, ai contenuti. Per trovare la giusta frequenza occorre testare il proprio target.

Le email con immagini sono più efficaci 
(parzialmente falso)
È vero che le immagini sono più immediate ed evocative, ma non è sempre vero che determinano un tasso più elevato di apertura delle email. Uno studio di ExactTarget rileva che più del 60% dei programmi di posta blocca automaticamente le immagini, e secondo Hubspot le email senza immagini vengono cliccate l’1% delle volte in più rispetto a quelle con immagini. Meglio dunque non strafare con le immagini e affiancarvi sempre un testo alternativo che ne riporta il messaggio nel caso non siano viasualizzate dall’utente.

Più breve è l’oggetto dell’email, più alto è il tasso di apertura
(falso)
Secondo Email Monks scrivere un testo lungo per l’oggetto di una mail non è più un peccato, nemmeno veniale: lo conferma una statistica di Adestra, dalla quale emerge che il tasso di apertura di una mail è superiore alla media del 30% se l’oggetto ha 130 caratteri, mentre è inferiore alla media del 17% se ha 30 caratteri. Utilizzare più parole per esplicitare meglio il contenuto del messaggio o per incuriosire l’utente può incrementare l’efficacia della mail anche se, specifica Email Monks, anche in questo caso la lunghezza ideale dipende dal settore e dalla natura del messaggio. Meglio fare qualche test per capire cosa funziona meglio.

L’oggetto dell’email è quello che ne determina o meno l’apertura
(parzialmente falso)
L’oggetto, cioè il titolo della mail, non è l’unico elemento che gioca a favore (o a sfavore dell’apertura): Email Monks afferma infatti secondo le più recenti ricerche la ragione principale per aprire una mail è il nome del mittente (67% dei casi). L’oggetto è al secondo posto (47%), seguito dal tipo di offerta/messaggio (26%) e dalle prime righe dell’email (14%).

Non si può inviare la stessa email due volte 
(falso)
Perché no, domanda Email Monks. Rimandare la stessa email a chi non l’ha aperta al primo invio riduce i costi di una nuova impaginazione e reimmissione di link e codici. Del resto, il tasso medio di apertura delle email nel 2014 è stato del 17,1%. Ciò significa che l’80% del database (di qualunque database) non ha letto l’email la prima volta. Va bene quindi rispedirla, anche se è bene usare l’accortezza di modificarne l’oggetto. L’invio della stessa email con un oggetto diverso incrementa il tasso di apertura del 60%.

Le email più aperte sono quelle inviate il lunedì e il martedì
(parzialmente falso)
Le statistiche indicano che il tasso di apertura medio più elevato (10,7%) si ha nei giorni di martedì e mercoledì. Lunedì e venerdì si eguagliano, con il 10,4%, così come giovedì e sabato, con il 9,4%. Il giorno di invio meno efficace sembra essere la domenica, con un tasso di apertura del solo 8,5%. Sicuramente, anche la scelta dei giorni della settimana deve essere ponderata in base al target, al settore e all’ambito in cui si opera (B2B o B2C).

Chi è iscritto da tempo a lista è un fedele lettore delle mail che gli sono inviate 
(falso)
Non è necessariamente vero che chi riceve da tanto tempo le email di un brand e non si è mai disiscritto dalla lista sia un lettore affezionato. Anzi, dice Email Monks, molte volte è vero il contrario. Più a lungo un utente rimane iscritto a una lista, più è alto il rischio che divenga un utente inattivo. Le statistiche consumer rivelano dopo 31 mesi di iscrizione a una lista di email, il 43% degli iscritti è più propenso considerare spam le email inviategli. Inoltre, il 25% di un database “scade” mediamente dopo un anno a causa del fatto che le persone cambiano lavoro, indirizzo email, provider etc.

Per “pulire” il database è sufficiente eliminare gli indirizzi non più validi 
(parzialmente falso)
Eliminare gli indirizzi non più validi è necessario, ma non sufficiente. “Pulire” una lista per massimizzare l’efficacia della comunicazione significa anche eliminare gli utenti non più attivi (quelli che non aprono mai le email), aggiornare le preferenze degli iscritti, verificare la profilazione, analizzare il comportamento di chi riceve le mail e modificare invii e messaggi di conseguenza. Email Monks riporta che eliminare dal database i nominativi “inattivi” da più di un anno aumenta il tasso di consegna delle mail dal 3% al 5% e che una lista veramente pulita riduce del 98% il tasso di rimbalzo dal sito cui conduce il messaggio email.

Fonte: Eventreport

Quadro strategico 2014/2020: l’impegno di Eu-Osha e Inail per la prevenzione nelle Pmi

Le strategie di azione al centro di un incontro tra la direttrice dell’Agenzia europea, Christa Sedlatcheck, e il network nazionale del focal point Italia, rappresentato dall’Istituto Tra le priorità: un corpus legislativo più snello in materia di salute e sicurezza, i rischi emergenti e il contrasto alle malattie professionali. 

Il bilancio positivo dell’importante lavoro svolto e, soprattutto, la valutazione delle priorità in agenda per il futuro. Sono state queste le finalità dell’incontro tra Christa Sedlatcheck, direttrice di Eu-Osha, l'Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro, e l’Inail, Focal Point italiano dell’Agenzia, svolto a Roma in occasione del recente seminario di dicembre “Come sostenere crescita e competitività sicure per le Pmi in tempi di crisi”, organizzato dall’Istituto nell’ambito delle attività del semestre di presidenza italiana Ue.

Obiettivi, azioni e strumenti del quadro strategico 2014/2020. Presso la direzione generale di piazzale Pastore, Sedlatcheck ha presentato, così – in termini di obiettivi, azioni e strumenti – il quadro strategico comunitario 2014/2020 per fronteggiare le nuove sfide poste dai cambiamenti demografici e del mondo del lavoro. La semplificazione del corpus legislativo in materia di salute e sicurezza sul lavoro, la promozione dell’invecchiamento “attivo”, lo studio dei rischi emergenti (incluse le problematiche relative alla salute mentale) e la prevenzione delle malattie professionali sono state le priorità indicate.

L’importanza del dialogo sociale e di un approccio multidisciplinare. La direttrice Eu-Osha ha definito, così, un contesto operativo nel quale il dialogo sociale e l’approccio multidisciplinare sono considerati i fondamentali strumenti per guidare il cambiamento, sottolineando, tuttavia, come il successo di una politica di azione non possa prescindere anche da un approccio concreto che faccia riferimento alla condivisione di buone pratiche per le Pmi e a efficaci canali di comunicazione e di promozione, come le campagne europee dell’Agenzia.

Piena sintonia col network italiano. Piena condivisione dei contenuti esposti da Sedlatcheck è stata manifestata dal direttore centrale Prevenzione dell’Inail. Ester Rotoli, manager del focal point Italia di Eu-Osha, che, a sua volta, ha illustrato in generale le linee operative di sviluppo delle politiche prevenzionali nazionali, la declinazione dei futuri obiettivi strategici comunitari, nonché la strategia comunicativa di supporto alle campagne europee. Infine, rappresentanti delle parti sociali e delle Regioni, nonché del ministero del Lavoro e della salute, in qualità di Membri del network nazionale del Focal Point Italia, hanno contribuito alla discussione mettendo in luce criticità e punti di forza nella condivisione delle attività con l’Agenzia europea, esprimendo il proprio impegno e proposte di cambiamento.

Rotoli: “Essenziali uno sforzo comune e lo spirito di scambio reciproco”. “In tempi di crisi globale le sfide con cui l’Europa ci pone a confronto sono numerose, in particolare su temi così cruciali come quelli legati al mondo occupazionale in generale e nello specifico alla sicurezza e alla salute sul lavoro – ha detto Rotoli – Ma solo attraverso uno sforzo comune in rete e nello spirito di scambio reciproco riusciremo a vincerle. L’Inail, in qualità di focal point di Eu-Osha, sarà sempre impegnato nella condivisione delle conoscenze sul tema della salute e sicurezza sul lavoro con gli altri Paesi, nell’obiettivo di una sempre più diffusa cultura della prevenzione in tutta Europa”.

La nuova “Guida online sui fattori psicosociali”. Nell’ambito della campagna europea 2014/2015 “Insieme per la prevenzione e la gestione dello stress lavoro-correlato”, promossa a livello nazionale dall’Inail in qualità di focal point Italia, è stata pubblicata a fine dicembre sul sito di Eu-Osha la nuova “Guida online sui fattori psicosociali”, indirizzata alle Pmi, al fine di sensibilizzare e favorire la comprensione e la gestione di tali rischi sul luogo di lavoro. La Guida è disponibile nelle lingue nazionali ed è corredata da informazioni, risorse pratiche e legislazione a livello di stato membro.

I risultati del report Eurofound. Come si evince dal report del 2010 di Eurofound le principali fonti di stress sul lavoro sono correlate alla tipologie delle mansioni – spesso monotone o complesse - alle riorganizzazioni aziendali non pianificate, alla mancanza di autonomia, agli orari prolungati. Per quanto concerne le principali misure adottate a livello aziendale per fronteggiare le problematiche di stress sul lavoro, dall’indagine Esener di Eu-Osha del 2009 è emerso che i cambiamenti organizzativi – condivisi e con precise assegnazioni di ruoli e responsabilità – sono i più efficaci, “commisurabili” all’azienda e inclusivi di tutti i rischi specifici del settore d’attività.

Strategie di prevenzione “a misura” di Pmi. La Guida si inserisce in un contesto europeo – l’Italia è uno dei paesi in cui il tessuto produttivo è costituito principalmente da medie, piccole e micro imprese - in cui le Pmi sono monitorate con rigorosa attenzione e supportate con strumenti pratici per la gestione della salute e sicurezza e attraverso la predisposizione di incentivi economici per la messa in atto di azioni di miglioramento.

I bandi Inail per l’assegnazione degli incentivi. L’Inail, promuove ogni anno bandi per l’assegnazione di incentivi alle aziende e, proprio in qualità di focal point Italia, raccoglie buone pratiche sul tema delle campagne. Le buone prassi sono rese disponibili su pagine dedicate del sito dell’Istituto, e attraverso iniziative di condivisione e trasferimento delle conoscenze, come l’evento conclusivo della campagna europea, in cui tutti i partecipanti al concorso “Buone pratiche” si incontrano per illustrare e scambiarsi le proprie esperienze aziendali.

 

Fonte: INAIL

19 gennaio 2015

Sardegna+semplice, consultazione on line per la semplificazione burocratica

Si tratta di uno speciale che resterà attivo fino all'8 marzo 2015 e che consente ai cittadini, alle imprese e alle associazioni di segnalare le norme e le procedure ritenute più gravose in materia di burocrazia.

"Sardegna+semplice"

Oltre alle segnalazioni, sarà possibile inviare anche proposte di semplificazione e suggerimenti per migliorare il rapporto con la pubblica amministrazione. L'annuncio della consultazione on line è stato dato dall'assessore dell'Industria Maria Grazia Piras in occasione della presentazione del nuovo portale SardegnaImpresa (www.sardegnaimpresa.eu) nel corso di un convegno organizzato a Cagliari. 

Con Sardegna+semplice si rafforza dunque il progetto della giunta Pigliaru per una Regione più vicina ai cittadini e agli imprenditori, troppo spesso alle prese con adempimenti complicati e onerosi che frenano lo sviluppo e scoraggiano le aziende. "La tua esperienza è il nostro miglior aiuto. La semplificazione burocratica si può fare": questo lo slogan scelto per promuovere la consultazione. A esaminare e selezionare le segnalazioni sarà una task-force. Gli esiti della consultazione on line, articolata per aree ematiche e utilizzo del dato, saranno pubblicati entro maggio 2015. La semplificazione normativa e amministrativa, è stato detto nel corso del convegno, è lo strumento chiave per tutte le imprese sarde, e non, che intendono competere in un’economia sempre più globalizzata, senza subire i costi di un’amministrazione inefficiente. 

 

Maria Grazia Piras: «Sardegna, segnali di ripresa»

«La crisi non è passata ma il peggio è alle spalle». È il messaggio di fiducia che l’assessore regionale dell’Industria, Maria Grazia Piras, ha lanciato oggi da Sassari, dove ha concluso i lavori di “Impresa, investimenti e incentivi – Guida alle agevolazioni 2017 per le imprese a supporto degli investimenti”, il seminario organizzato da Sardafidi. «Sono numerosi gli indicatori che segnalano una lieve ripresa anche in Sardegna – dice l’assessore – i dati forniti oggi, provenienti da osservatori qualificati, indicano che le imprese hanno ricominciato ad avere fiducia e si avvicinano nuovamente agli investimenti guardando con moderato ottimismo al futuro». Maria Grazia Piras si è poi soffermata sul ruolo della Regione. «È sotto gli occhi di tutti – afferma – stiamo mettendo a disposizione del mondo delle imprese numerosi strumenti finanziari, dagli incentivi per l’internazionalizzazione e l’innovazione ai bandi per le startup e l’efficientamento energetico». L’assessore ha poi ricordato che «i bandi sul T1 sono andati esauriti, così come quelli del Programma per l’onternazionalizzazione, con oltre 9milioni di euro assegnati». Motivo per cui «il nostro assessorato, con apposita delibera, ha stanziato altri 6milioni di euro per rifinanziare gli stessi bandi». Maria Grazia Piras ha annunciato che «anche i bandi per l’Audit energetico delle imprese stanno avendo un ottimo riscontro». Come lei stessa ammette, «sappiamo che non bastano gli incentivi economici, le imprese vogliono risposte in tempi rapidi e certi e vogliono procedure semplificate». Da questo punto di vista, conclude l’assessore, «la recente approvazione delle direttive di attuazione della legge sulla semplificazione vanno nella direzione auspicata da cittadini e imprese».

EXPO2015-Presentato il progetto di Confartigianato Sardegna e IDEAS. 5mila imprese alimentari per 20milioni di visitatori

EXPO 2015 – 5mila imprese sarde dell’agroalimentare e del tipico-tradizionale si propongono a 20milioni di “clienti” di tutto il mondo. Ecco il progetto di Confartigianato Sardegna e IDEAS per la kermesse mondiale sull’alimentazione di Milano.

Fare rete, avere visibilità, creare una piattaforma di vendita ed essere pronti per distribuire i prodotti sardi in tutto il mondo. Tutto questo per le oltre 5 mila imprese sarde dell’agroalimentare e del tipico-tradizionale che, da oggi, avranno la possibilità di far conoscere le proprie produzioni alla platea di oltre 20 milioni di visitatori del prossimo EXPO2015, in programma a Milano da maggio.

E’ questo l’obiettivo del progetto che Confartigianato Sardegna, in collaborazione con la società IDEAS e il supporto della Regione Sardegna, ha presentato ieri sera a Cagliari (qui il video della presentazione https://www.youtube.com/watch?v=mw2yBDy_Q1s)  e che verrà portato avanti nei prossimi mesi.

Le imprese, artigiane e non, produttrici di pane, pasta, dolci, formaggi, olio e vino ma anche tappeti, tessuti, legno, sughero e gioielli, lavoreranno in “rete” e sfrutteranno l’opportunità di essere presenti a una manifestazione di caratura mondiale, attraverso una serie di attività che si svilupperanno nella città di Milano e nel perimetro della Fiera.

Per 6 mesi, le imprese potranno proporre i propri prodotti attraverso eventi-degustazione nei locali, ristoranti e negozi sardi di Milano, con una intensa attività di promozione della qualità della vita della Sardegna, mediante totem multimediali e una piattaforma di vendita on line e una per gli incontri e le vendite tradizionali. Tutto questo con l’obiettivo di incontrare compratori di Francia, Germania, Spagna, Regno Unito, Belgio, Stati Uniti, Cina, Giappone, Brasile, Emirati Arabi e Qatar, e non solo.

Approfondisci la notizia 

Fonte: Confartigianato Sardegna